
Pensione anticipata con la totalizzazione: cosa c'è da sapere e quando conviene
Si tratta di uno strumento che permette di sommare gratuitamente la contribuzione accreditata in diverse gestioni di previdenza obbligatoria differenti per raggiungere l'uscita dal mondo del lavoro. Risulta particolarmente interessante per coloro che sono ancora giovani per la pensione di vecchiaia ma possiedono molti contributi versati in diverse gestioni previdenziali
La pensione anticipata può essere ottenuta grazie al cosiddetto "cumulo" (42 anni e 10 mesi di versamenti in casse diverse, un anno in meno per le donne). Ma un altro metodo meno conosciuto è la totalizzazione, con cui è possibile ottenere la pensione di anzianità con 41 anni di contributi
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Come spiega il sito laleggepertutti.it, la totalizzazione è uno strumento che consente di sommare gratuitamente la contribuzione accreditata presso diverse gestioni di previdenza obbligatoria differenti per raggiungere la pensione. Si possono addizionare i contributi accreditati presso tutte le casse di previdenza obbligatoria amministrate dall'Inps (Fondo pensione lavoratori dipendenti, gestione commercianti, gestione separata, gestione dipendenti pubblici) e quelli accreditati presso le casse professionali (Cassa Forense, Inarcassa, Enpam)
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Lo strumento non è molto usato perché in tanti utilizzano il cumulo, che consiste in un'altra modalità per sommare senza costi i contributi accreditati presso casse diverse: presso la generalità delle gestioni amministrate dall’Inps, il cumulo non obbliga al ricalcolo contributivo del trattamento, mentre questo svantaggio è in molti casi comportato dalla totalizzazione. Ma la totalizzazione non obbliga al ricalcolo contributivo in diverse ipotesi in cui l'interessato raggiunga il diritto ad autonoma pensione
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Quali contributi si possono riunire con la totalizzazione? Possono essere sommati i contributi di queste gestioni di previdenza obbligatoria: Assicurazione generale obbligatoria (Ago), che comprende Fondo pensioni lavoratori dipendenti e gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, agricoli); Fondi sostitutivi Ago (ex Fondo Elettrici, Telefonici, ex Enpals, Fondo Volo, Inpgi); Fondi esclusivi Ago (regime ex INPDAP: Cassa Stato, Cpdel, Cpi, Cpug, Cps; Poste, Fs); Gestione Separata Inps; Gestioni previdenza liberi professionisti; Fondo Clero
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Si possono poi riunire i contributi: obbligatori; volontari; figurativi; da riscatto/ricongiunzione. Non possono però rientrare nell’operazione di totalizzazione tutti i contributi versati presso gestioni di previdenza non obbligatoria. Quindi non si possono riunire i contributi versati presso il fondo di previdenza complementare, presso il fondo casalinghe o presso l’Enasarco
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Quali condizioni bisogna soddisfare per richiedere la totalizzazione? L'operazione di totalizzazione deve comprendere tutti i contributi presenti nelle gestioni in cui l’assicurato è (o è stato) iscritto. Non è consentita la totalizzazione parziale; non è fruibile da una persona già titolare di una pensione autonoma erogata da una delle gestioni alle quali è iscritta, anche se si vogliono sommare dei periodi contributivi maturati in casse diverse da quella in cui sia stata già liquidata una prestazione a favore del pensionato

Come può essere fatta la richiesta di totalizzazione? Se in una gestione si ha diritto ad un’autonoma pensione, purché non ancora liquidata; se si fruisce di una pensione ai superstiti; se si fruisce di una pensione erogata da un fondo diverso dalle gestioni potenzialmente coinvolte nella totalizzazione, o di un trattamento pensionistico erogato da un ente estero, purché la contribuzione non sia stata già utilizzata per la totalizzazione internazionale

La domanda di totalizzazione non è consentita se l'interessato ha richiesto e accettato la ricongiunzione dei contributi, cioè se ha già effettuato il pagamento della prima rata oppure l’intero pagamento dell’onere di ricongiunzione

Quali sono i requisiti per ottenere la pensione anticipata in totalizzazione? Si può ottenere la pensione di anzianità in totalizzazione nel caso in cui, tra tutte le gestioni, si possiedano almeno 41 anni di contributi, contando periodi non coincidenti. Sono esclusi dalla contribuzione utile al diritto i contributi figurativi per malattia o disoccupazione, che comunque sono utili per calcolare l’ammontare della pensione. Dalla maturazione dei requisiti, per ottenere la liquidazione della pensione, bisogna attendere un periodo di 21 mesi
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Come si calcola la pensione anticipata in totalizzazione? Il calcolo della pensione anticipata in totalizzazione, presso le gestioni amministrate dall’Inps, avviene con sistema integralmente contributivo. È invece retributivo/misto se si risulta iscritti presso una delle gestioni di previdenza pubbliche prima del 1996 e si hanno già raggiunto, in una di tali gestioni, i requisiti minimi per il conseguimento del diritto a un’autonoma pensione

Viene utilizzato il sistema di calcolo contributivo anche presso le casse dei liberi professionisti privatizzate, ma con alcune particolarità: per la determinazione del montante contributivo (la somma dei contributi, da rivalutare annualmente e trasformare in pensione), si considerano i contributi soggettivi versati dall’iscritto, entro il tetto di reddito, se previsto dal regolamento della cassa; si considerano anche i contributi da riscatto, mentre, salvo particolarità dettate da appositi regolamenti, sono esclusi i contributi integrativi e di solidarietà

Inoltre la determinazione del tasso di capitalizzazione (cioè della rivalutazione) del montante contributivo avviene in base alle regole del decreto sulla totalizzazione e deve essere utilizzato come coefficiente di trasformazione, basato sull’età pensionabile, quello indicato nella tabella A della legge Dini. La quota di pensione annua viene maggiorata in proporzione all’anzianità contributiva maturata presso l’ente di categoria, applicando una relazione matematica
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I parametri di calcolo potrebbero cambiare ed essere armonizzati, in caso di modifiche dei sistemi previdenziali da parte dei singoli enti: le variazioni devono essere deliberate e poi approvate dai ministeri. È possibile, presso le casse dei liberi professionisti, utilizzare il sistema di calcolo della pensione previsto dall’ordinamento della singola gestione, non integralmente contributivo, se i versamenti accreditati nella gestione pensionistica sono uguali o superiori a quelli minimi richiesti per il conseguimento del diritto alla pensione di vecchiaia

Relativamente alle casse private (le cosiddette "nuove casse professionali", non si tratta delle casse privatizzate) dei liberi professionisti, ad esempio l’Enpapi, viene utilizzato il sistema di calcolo vigente nel singolo ordinamento, che è normalmente quello contributivo

Come si sommano i contributi per il diritto alla pensione in totalizzazione? Ai fini del diritto alle pensioni in regime di totalizzazione, i periodi di iscrizione nelle diverse gestioni si convertono nell’unità di tempo prevista da ciascun ordinamento, sulla base dei seguenti parametri: 6 giorni equivalgono ad una settimana e viceversa; 26 giorni equivalgono ad un mese e viceversa; 78 giorni equivalgono ad un trimestre e viceversa; 312 giorni equivalgono ad un anno e viceversa