
Covid, per il turismo 2.000 mld dollari di perdite nel 2021: "Ripresa lenta e fragile"
A dare l’allarme è l'Organizzazione mondiale del turismo (Omt). Nonostante lievi miglioramenti nel terzo trimestre del 2021, con l’Europa che ha registrato la migliore performance anche grazie al certificato Covid, i casi in aumento, l’emergere di nuove varianti e la crisi economica rendono la situazione “totalmente imprevedibile”. Ecco i dati del report

Il settore turistico a livello mondiale dovrebbe segnare quest'anno perdite pari a 2.000 miliardi di dollari rispetto al periodo pre-pandemico, la stessa cifra registrata nel 2020. È quanto prevede l'Organizzazione mondiale del turismo (Omt), che giudica la ripresa del settore "lenta" e "fragile"
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Le restrizioni ai viaggi imposte negli ultimi giorni dopo l'apparizione della nuova variante Omicron dimostrano che "la situazione è totalmente imprevedibile" e che il settore turistico non è al riparo da incertezze capaci di provocare "enormi danni economici", ha detto il segretario generale dell'Omt Zurab Pololikashvili
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Secondo l'ultima edizione del Tourism Barometer dell’Omt, gli arrivi di turisti internazionali sono aumentati del 58% a luglio-settembre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Tuttavia, sono rimasti del 64% al di sotto dei livelli del 2019
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L'Europa ha registrato la migliore performance nel terzo trimestre, con gli arrivi internazionali in calo del 53% rispetto allo stesso trimestre del 2019. Ad agosto e settembre gli arrivi si sono attestati a -63% rispetto al 2019, i migliori risultati mensili dall'inizio della pandemia
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Pololikashvili ha dichiarato: “I dati per il terzo trimestre del 2021 sono incoraggianti. Tuttavia, gli arrivi sono ancora inferiori del 76% ai livelli pre-pandemia e i risultati nelle diverse regioni globali rimangono disomogenei”
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A causa dei casi in aumento e dell'emergere di nuove varianti, ha aggiunto che "non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare i nostri sforzi per garantire parità di accesso alle vaccinazioni, coordinare le procedure di viaggio, utilizzare i certificati di vaccinazione digitali per facilitare la mobilità e continuare a sostenere il settore”

In Europa, il certificato digitale Covid, insieme ai progressi sulle vaccinazioni e all'allentamento delle restrizioni, ha contribuito a facilitare la libera circolazione e ha aumentato la fiducia tra i viaggiatori, facendo esplodere la domanda dopo mesi di viaggi limitati

Ma nonostante i recenti miglioramenti, i tassi di vaccinazione irregolari in alcune parti del mondo e le nuove varianti di Covid-19 potrebbero avere un impatto sulla già “lenta e fragile” ripresa. Secondo gli ultimi dati, gli arrivi di turisti internazionali dovrebbero rimanere dal 70% al 75% al di sotto dei livelli del 2019 nel 2021, un calo simile a quello del 2020

Inoltre la crisi economica causata dalla pandemia rischia di pesare anche sulla domanda dei viaggi, senza contare che i costi sono aggravati dal recente aumento dei prezzi del petrolio e dall'interruzione delle catene di approvvigionamento

La ripresa sicura del turismo internazionale continuerà a dipendere in gran parte da una risposta coordinata tra i Paesi in termini di restrizioni di viaggio, protocolli armonizzati di sicurezza e igiene e comunicazione efficace per aiutare a ripristinare la fiducia dei consumatori, conclude l’Omt