
Covid, voucher viaggi scaduti: Fondo garanzia basterà per tutti? I dubbi su cifre e tempi
Il Centro Europeo Consumatori Italia avanza qualche perplessità sul fatto che il Fondo, implementato da un decreto da poco pubblicato in Gazzetta ufficiale, riesca a soddisfare tutti: “Auspichiamo che venga finanziato anche per il 2022”. I dubbi riguardano sia le risorse stanziate sia il fatto che molti voucher non saranno ancora scaduti entro la fine dell’anno. Le domande devono essere inviate entro il 31 dicembre: ecco i dettagli

Chi è in possesso di un voucher scaduto per viaggi o vacanze cancellati a causa dell’emergenza coronavirus, e non ha ottenuto il rimborso per l’insolvenza o il fallimento dell’operatore commerciale che l’ha emesso, ha tempo fino al 31 dicembre 2021 per presentare allo Stato la domanda di indennizzo. Il Centro Europeo Consumatori Italia, però, avanza qualche perplessità sul fatto che il Fondo di garanzia riesca a soddisfare tutti
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Il Fondo, previsto dalla legge 77/2020 per indennizzare i titolari dei cosiddetti Covid-voucher non rimborsati, è stato implementato grazie a un decreto pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento, che ridefinisce anche le modalità di accesso, entrerà in vigore il prossimo 30 novembre. Nei 30 giorni successivi, poi, il ministero del Turismo dovrà pubblicare sul proprio sito un avviso con i dettagli su come presentare la domanda di indennizzo
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Insieme alla domanda bisognerà presentare il voucher che non è stato utilizzato entro la scadenza e la richiesta di rimborso inviata - senza esito - all’operatore turistico o al vettore. Inoltre, dovrà essere indicato l’atto con cui è dichiarato il fallimento o accertato lo stato d’insolvenza dell’operatore commerciale
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Dovrà essere inviata anche un’autocertificazione con i dati del richiedente, come data e luogo di nascita, residenza, cittadinanza, codice fiscale ed eventualmente partita Iva. Come spiega il Centro Europeo Consumatori Italia, infatti, “l’accesso al fondo potrebbe non essere riservato ai soli consumatori: anche i professionisti potranno presentare domanda purché non si trovino in stato d’insolvenza, fallimento o abbiano presentato domanda di concordato preventivo"
Il comunicato del Centro Europeo Consumatori Italia
Le domande devono essere inviate in via telematica entro le 12 del 31 dicembre 2021. Stando al decreto, l’erogazione dei soldi è poi prevista entro 120 giorni dalla scadenza per la presentazione delle domande. L’indennizzo dovrebbe essere pari al valore monetario del voucher, ma non è detto che sia così. Come specificato nel decreto, infatti, se le risorse stanziate non dovessero bastare, ai consumatori aventi diritto verranno erogati indennizzi in misura ridotta e proporzionale al totale dei rimborsi riconosciuti
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Il Fondo “sarà sufficiente a soddisfare tutte le richieste? Probabilmente no”, dice il Centro Europeo Consumatori Italia. Il Fondo per il 2021, spiega, è di un milione di euro, mentre “i 5 milioni per l’anno 2020, inizialmente previsti, non sono più disponibili in quanto, come si legge nelle premesse del decreto, non impegnati entro la chiusura dell’esercizio finanziario 2020”
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“Siamo lieti di apprendere che sia stato dato seguito all’impegno di indennizzare i consumatori”, ha detto Maria Pisanò, direttrice del Centro Europeo Consumatori Italia. “Tuttavia – ha aggiunto – permangono delle perplessità in merito all’attuazione concreta di quanto previsto dal decreto”

E i dubbi non riguardano solo i soldi a disposizione. “I voucher emessi in conformità alla normativa emergenziale hanno validità 24 mesi, non 18 come scritto nell’atto, e dunque - eccezion fatta per quelli relativi ai servizi di trasporto il cui rimborso può essere chiesto dopo 12 mesi - ad oggi ed entro il 31 dicembre 2021 ben pochi consumatori saranno in possesso di un voucher scaduto e dunque legittimati ad accedere al fondo”, ha spiegato Pisanò

“È necessario ricordare che i Covid-voucher, secondo la normativa emergenziale, sono solo quelli emessi per contratti con esecuzione prevista tra l’11 marzo e il 30 settembre 2020 in caso di cancellazione/rinuncia entro il 30 luglio 2020. Ciò implica che molti voucher scadranno, e cioè diventeranno rimborsabili, solo a partire dal 2022”, ha precisato anche Barbara Klotzner del Centro Europeo Consumatori di Bolzano

Inoltre, è la riflessione del Centro Europeo Consumatori Italia, “se l’operatore turistico o il vettore sono insolventi e dunque in una situazione finanziaria critica, che senso avrebbe per il consumatore attendere la scadenza del voucher per tentare di ottenere il rimborso?”

“Le disposizioni attuative del Fondo destano alcuni dubbi sull’effettiva realizzazione dell’obiettivo di proteggere i consumatori da eventuali insolvenze o fallimenti degli operatori turistici. Auspichiamo che il Fondo venga finanziato anche per l’anno 2022 e che il ministero del Turismo voglia avviare un dialogo proficuo con le associazioni di consumatori, che, in prima linea, hanno sostenuto e tutelato i viaggiatori sin dalle prime manifestazioni delle nefaste conseguenze della pandemia per la creazione di un fondo di garanzia strutturale”, ha concluso Pisanò