Covid, stagione sciistica 2021 in pericolo? Cosa sappiamo

Cronaca

In Alto Adige la quota degli immunizzati è del 10% inferiore al resto dell’Italia. Osservati speciali anche i mercatini di Natale. Il contagio corre anche in Valle d’Aosta

A 20 mesi di distanza sulle Alpi torna l'incubo per gli appassionati dello sci. La nuova stagione invernale dovrebbe scattare tra la fine di novembre ed i primi di dicembre, ma preoccupa l'aumento di contagi e la pressione sugli ospedali: tanti pazienti covid ricoverati, un basso tasso di persone vaccinate e circa 700 sanitari "no vax" sospesi. Le prenotazioni nelle strutture ricettive per dicembre e gennaio sono tante ma, come avvertono il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher e l'assessore alla sanità, Thomas Widmann, "siamo quasi al livello della Germania e registriamo i valori più elevati a livello nazionale. Siamo praticamente in zona gialla e il passo verso l'arancione è breve”.

 

L’assessore Widmann: “Siamo a un passo dal deragliamento”

 "La quarta ondata - ha detto l’assessore alla sanità di Bolzano- arriva da nord e di certo non si ferma al Brennero. Siamo ad un passo dal deragliamento, anche perché in Alto Adige abbiamo una bassa percentuale di vaccinati".

La quota degli immunizzati è infatti del 10% inferiore al resto dell'Italia. In due settimane il numero di nuovi casi è aumentato di 15 volte e il numero di ricoveri è triplicato. Secondo Widmann, "servono il rispetto delle regole in vigore, più controlli e la terza dose che da oggi sarà accessibile a tutti dopo sei mesi".

 

Il governatore Kompatscher: “Non serve escludere i non vaccinati dal Green Pass se non viene controllato”

Come ha aggiunto il governatore Arno Kompatscher, l'incidenza è più alta nelle regioni del nord, come l'Alto Adige e il Friuli, "ma non solo per questioni climatiche, ma anche per il basso tasso di immunizzati". "Non serve - ha aggiunto - escludere i non vaccinati dal Green Pass, se questo non viene controllato".

 

Mercatini di Natale osservati speciali

Anche i mercatini di Natale dell'Alto Adige (nella storica piazza Walther a Bolzano è in corso la costruzione delle casette che dovrebbero aprire da giovedì 25 novembre) sono osservati speciali. Quello del capoluogo altoatesino è stato il primo “Mercatino di Natale” in assoluto d'Italia e l'edizione 2021 sarà la trentesima. La situazione viene valutata di giorno in giorno.

 

La quarta ondata arriva da nord. Berlino sconsiglia viaggi in Austria

I dati confermano che la quarta ondata arriva da nord. In Alta Austria l'incidenza settimanale è a 1.422 e a Salisburgo addirittura a 1.519, mentre l'Italia è saldamente sotto 100. In Alta Austria negli ultimi quattro giorni sono deceduti 59 pazienti. "Abbiamo spazio in terapia intensiva solo perché ci sono pazienti che muoiono", ha detto al quotidiano Der Standard Jutta Oberweger, portavoce dell'Azienda sanitaria del land austriaco. Simile la situazione a Salisburgo, dove è stato istituito un gruppo triage, composto da cinque medici e un giurista. Berlino sconsiglia viaggi in Austria e chi torna da lì deve stare dieci giorni in quarantena. Difficile immaginarsi una stagione invernale senza tedeschi.

 

Il contagio corre anche in Valle d’Aosta

Anche in Valle d'Aosta il contagio ha ricominciato a correre, soprattutto tra i giovani. La situazione per il momento resta sotto controllo, le soglie di occupazione dei posti letto ospedalieri e di quelli in terapia intensiva non destano preoccupazioni. Con tali condizioni di pressione sull'ospedale Parini si spera di poter avviare al meglio la stagione dello sci, la cui apertura - ad eccezione di Cervinia dove si scia già da alcune settimane - è prevista tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre.

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