
Ecobonus auto verso il rifinanziamento: le ipotesi in campo
Molti gli emendamenti presentati al Senato relativi al decreto fiscale dello scorso ottobre, che aveva stanziato 100 milioni di euro in più per gli incentivi sull'acquisto di nuove vetture. Ecco come potrebbero cambiare

Le commissioni Finanza e Lavoro del Senato stanno esaminando gli emendamenti presentati dai partiti in riferimento al decreto fiscale varato dal governo lo scorso 15 ottobre. Alcune di queste proposte potrebbero modificare il quadro attuale del sistema degli incentivi legati alle automobili: gli stanziamenti approvati e le ipotesi in campo
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Con l’ultimo decreto fiscale il governo ha rifinanziato il fondo ecobonus auto per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, con un totale di 100 milioni di euro. Nelle bozze precedenti all’approvazione si parlava di 300 milioni di euro
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Degli stanziamenti totali, 65 milioni erano pensati per incentivare l’acquisto di veicoli M1 compresi nella fascia di emissioni 0-60g/km CO2 , in sostanza auto elettriche e ibride plug-in. Disponibili dal 27 ottobre, sono andati esauriti prima della fine dello stesso mese. Dieci i milioni rivolti invece all’acquisto di auto con emissioni 61-135 g/km CO2 (ibride non plug-in di piccole e medie dimensioni ed Euro 6 a gasolio o benzina)
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Altri 5 milioni di euro erano stati previsti per l’acquisto di veicoli M1 usati con emissioni di 0-160 g/km CO2, mentre 20 sono stati messi a disposizione per veicoli commerciali N1 o M1 speciali
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Diversi emendamenti, come riporta Quattroruote, punterebbero a rifinanziare i bonus. La Lega propone di innalzare a 119 milioni di euro i fondi già esauriti per le auto elettriche e le ibride plug-in. Inoltre, punta a portare i fondi sui veicoli commerciali da 20 a 158 milioni, quelli sulle auto ibride e con motore termico nella fascia 61-135 km/CO2 da 10 a 64 e quelli sulle Euro 6 già usate da 5 a 59 milioni. Altri 100 milioni sarebbero destinati ai mezzi agricoli. In tutto, si parla di 500 milioni di euro
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In alternativa a questo piano di finanziamento, un altro emendamento della Lega, più contenuto e meno costoso per lo Stato, propone lo stanziamento di un fondo di 50 milioni extra in totale, così ripartiti: dieci a testa per le auto 0-60 g/km CO2, le 61-135 g/km CO2 e le auto usate e gli ultimi venti per i veicoli commerciali

Punta più in alto la proposta di Fratelli d’Italia, riporta sempre Quattroruote, che ha pensato a un rifinanziamento di 450 milioni di euro nel 2021 e di 800 nel 2022, senza però chiarire come verrebbero ripartiti tra gli incentivi per i diversi tipi di auto

Il MoVimento 5 Stelle spinge invece sul bonus per la trasformazione elettrica di auto termiche. L’incentivo era già stato introdotto dal decreto rilancio 2020 ma non era diventato operativo. Ripreso dal più recente decreto infrastrutture, è ancora in attesa dei provvedimenti attuativi

Italia Viva e Fratelli d’Italia vorrebbero spostare 5 milioni di euro, dei 10 stanziati per l’acquisto di veicoli 61-135 g/km CO2, a incentivi per la trasformazione delle Euro 5 ed Euro 6 in auto a gas, Gpl o metano. Tuttavia, i 10 milioni di euro previsti dal decreto fiscale sono già esauriti

Il Partito Democratico ha invece richiesto che vengano estesi i tempi previsti per l’immatricolazione delle macchine acquistate con gli ecobonus. A oggi, le date sono quelle del 31 dicembre 2021 per le auto comprate prima del 31 giugno 2021 e del 30 giugno 2022 per quelle comprate a partire dal 1° luglio. La proposta allungherebbe i tempi di sei mesi per entrambe le ipotesi, quindi fino al 30 giugno e al 31 dicembre 2022