
Bonus imprese teatro e spettacoli, il vademecum dell’Agenzia delle Entrate: a chi spetta
Nuove istruzioni per richiedere l’aiuto economico destinato al settore delle attività teatrali e degli spettacoli dal vivo. Il beneficio spetta a condizione che l'ammontare del fatturato dell'anno 2020 abbia subito una riduzione in misura pari almeno al 20% rispetto al 2019. Previsto il riconoscimento di un credito di imposta del 90% delle spese sostenute nel 2020. Ecco requisiti e spese ammesse

L'Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni per richiedere il nuovo bonus destinato al settore delle attività teatrali e degli spettacoli dal vivo, così come previsto dal Dl Sostegni. Si tratta di categorie particolarmente colpite dalla pandemia
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Il beneficio spetta a condizione che l'ammontare del fatturato dell'anno 2020 abbia subito una riduzione in misura pari almeno al 20% rispetto all'ammontare del fatturato dell'anno 2019. Verificata tale condizione, la norma prevede il riconoscimento di un credito di imposta pari al 90% delle spese sostenute nel 2020
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Il credito d'imposta è riconosciuto a favore delle imprese che effettuano attività teatrali e spettacoli dal vivo, anche attraverso l'utilizzo di sistemi digitali, ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione
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Oltre alle imprese residenti, il bonus può essere utilizzato anche dalle stabili organizzazioni di soggetti non residenti, che indipendentemente dalla natura giuridica, dal regime contabile adottato, nonché dalle dimensioni aziendali, operano nell'ambito delle attività teatrali e degli spettacoli dal vivo
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Tra queste attività, a titolo esemplificativo, rientrano il teatro, la musica, inclusa la lirica, la danza, le attività circensi e dello spettacolo viaggiante. Possono inoltre beneficiare del contributo sia gli enti commerciali, sia gli enti non commerciali, ma con riferimento, per questi ultimi, all'attività commerciale eventualmente esercitata

Il credito d’imposta del 90% sarà riconosciuto per le spese sostenute nel 2020, anche qualora gli spettacoli realizzati siano stati sostenuti mediante strumenti digitali. La circolare dell’Agenzia delle Entrate si sofferma in maniera specifica sui costi ammissibili

Nel calcolo del bonus spettante rientrano le seguenti categorie di spese: costi per il personale, costi di ospitalità, costi di produzione, costi di gestione spazi, costi di pubblicità e promozione, formazione, investimenti ammortizzabili, costi generali, spese per viaggi, trasporto materiali e trasferimento locali, per circo e spettacolo viaggiante, le spese per l’acquisto di attrazioni, impianti e macchinari

Il riconoscimento del bonus è subordinato al rispetto del limite massimo di spesa previsto dal decreto Sostegni, ovvero a 10 milioni di euro per l’anno 2021. Dopo la scadenza del 15 novembre per l’invio delle domande d’accesso, l’Agenzia delle Entrate calcolerà il totale dei crediti richiesti. In caso di sforamento del limite stanziato la percentuale sarà riparametrata

Successivamente sarà possibile utilizzare in compensazione il credito d’imposta, tramite il codice tributo che verrà istituito con successiva risoluzione da parte dell’Agenzia