
Tax credit musica fino a 75mila euro, come funziona e come richiederlo
Pubblicate in Gazzetta ufficiale le istruzioni per accedere al credito d'imposta pari al 30 per cento delle spese di sviluppo, produzione, promozione sostenute dal 1° gennaio di quest’anno dalle imprese del settore dello spettacolo

Il 2 novembre scorso sono state pubblicate in Gazzetta ufficiale le 'Disposizioni applicative del credito d’imposta per la promozione della musica, nonché degli eventi di spettacolo dal vivo di portata minore' del ministero della Cultura, guidato da Dario Franceschini (nella foto), di concerto con il Mef
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Arrivano dunque le istruzioni per accedere al tax credit pari al 30 per cento delle spese di sviluppo, produzione, promozione sostenute dal 1° gennaio di quest’anno dalle imprese del settore tra le più colpite dalle restrizioni dovute all'emergenza Covid. Per questo motivo, a più riprese nei mesi scorsi, i lavoratori dello spettacolo e dell'industria musicale sono scesi in piazza per protestare
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L’importo totale delle spese eleggibili è limitato alla somma di 250.000 euro per ciascuna opera, la quale, di conseguenza, potrà beneficiare di un credito d’imposta massimo pari a 75.000 euro, e comunque entro l’importo massimo di beneficio riconoscibile, per ciascuna impresa, pari a 800.000 euro nei tre anni
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L'agevolazione consiste in un credito di imposta pari al 30 per cento dei costi sostenuti per le attività di sviluppo, produzione, digitalizzazione e promozione delle opere con i seguenti requisiti: registrazioni fonografiche o videografiche musicali su supporto fisico o digitale; con almeno 8 brani non già pubblicati diversi tra loro, ovvero da uno o più brani non già pubblicati di durata complessiva non inferiore a 35 minuti; sono ammesse cover in una misura non superiore al 20% del numero complessivo dei brani o del minutaggio complessivo dell’opera
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Per richiedere il bonus musica e spettacolo, le imprese devono possedere le seguenti caratteristiche: risultare esistenti da almeno un anno prima della richiesta di accesso alla misura; avere nell’oggetto sociale la produzione, in forma continuativa e strutturale, di fonogrammi, di cui all’art. 78 della legge n. 633 del 1941; avere tra i propri codici Ateco il codice 5920, nonché la produzione di videogrammi musicali, la produzione e l’organizzazione di spettacoli musicali dal vivo
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Nel calcolo possono essere comprese le seguenti voci di spesa: compensi che riguardano lo sviluppo dell’opera; spese per la formazione e l’apprendistato; utilizzo e nolo di studi di registrazione, noleggio e trasporto di materiali e strumenti; post-produzione, ovvero montaggio, missaggio, masterizzazione, digitalizzazione e codifica dell’opera, nonché spese di progettazione e realizzazione grafica; spese di promozione e pubblicità dell’opera

Il ministero della Cultura, entro i primi giorni del 2022, dovrà pubblicare le indicazioni per la presentazione della domanda di accesso al tax credit che deve essere presentata dal 1° gennaio al 28 febbraio dell’anno successivo alla distribuzione dell’opera, “intesa come data di prima messa in distribuzione e commercio del relativo supporto fisico, ovvero a quello di prima pubblicazione dell’opera digitale”

Nella domanda per ottenere il tax credit, che dovrà essere sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa, dovrà essere specificato per la singola opera: data di distribuzione e commercializzazione o di prima pubblicazione; costo complessivo della realizzazione e ammontare totale delle spese eleggibili; attestazione di effettività delle spese sostenute; credito d’imposta spettante

All’istanza deve essere allegata, a pena di inammissibilità, anche idonea documentazione comprovante la distribuzione e la commercializzazione dell’opera su supporto fisico in numero non inferiore a 1.000 copie ovvero, in caso di supporti digitali, in numero non inferiore a 1.000 copie (per opere in download ) e in numero non inferiore a 1.300.000 accessi streaming on demand

Il tax credit musica, una volta ottenuto, è utilizzabile in compensazione a decorrere dal decimo giorno successivo alla comunicazione all’impresa del riconoscimento dell’agevolazione. Il credito di imposta è cumulabile con altri aiuti pubblici entro il 70 per cento dei costi ammissibili, ma non con le altre agevolazioni fiscali previste per i videogrammi musicali