
Pensioni, età per Opzione donna resta invariata: salta “lo scalino” anagrafico per il 2022
Nel disegno di legge sulla manovra approvato in Consiglio dei ministri l'età per il pensionamento anticipato veniva alzata da 58 a 60 anni per le lavoratrici dipendenti e da 59 a 61 anni per quelle autonome. La modifica scompare nel testo che verrà esaminato dal Parlamento. Non cambiano nemmeno gli ulteriori requisiti: richiesti almeno 35 anni di contributi. Rimane anche il ricalcolo dell'assegno in chiave contributiva

Salta l’innalzamento d’età per le lavoratrici per poter usufruire di Opzione donna, previsto in prima battuta nel testo della manovra finanziaria per il 2022 approvato dal Consiglio dei ministri
GUARDA IL VIDEO: Pensioni, ipotesi uscita anticipata con ricalcolo retributivo
I requisiti per il pensionamento anticipato dovrebbero quindi rimanere – salvo modifiche dell’ultimo minuto - gli stessi di adesso: almeno 35 anni di contributi versati e un’età anagrafica di 58 anni (59 per le lavoratrici autonome)
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Il governo, nel disegno di legge di bilancio 2022, aveva innalzato gli anni a 60 per le lavoratrici dipendenti e 61 per le autonome
Pensioni minime, per chi potrebbero aumentare nel 2022Lo “scalino”, riporta Il Sole 24 Ore, è adesso scomparso dalla versione del testo su cui dovrà lavorare il Parlamento in fase di approvazione della manovra
Giovani e pensioni, a che età e con quali requisiti la otterranno?
Non cambia nemmeno il metodo di ricalcolo dell’importo pensionistico per chi deciderà di usufruire di Opzione donna: l’assegno sarà configurato solamente con il metodo contributivo
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Dopo l’approvazione del disegno di legge sulla manovra, dentro la maggioranza si erano levate diverse voci per spingere a eliminare lo scalino, dalla Lega al Pd

Le critiche erano state motivate dal fatto che il rialzo anagrafico sarebbe stato poco utile a tagliare le spese statali, dal momento che Opzione donna non è uno strumento utilizzato da una fetta troppo ampia di popolazione
Nel 2020 le richieste accolte dall’Inps sono state 14.510, l’anno prima 21.090

Il meccanismo del ricalcolo in chiave contributiva delle pensioni anticipate potrebbe essere utilizzato anche per la riforma degli altri assegni previdenziali
L’ipotesi resta in campo per accompagnare il futuro previdenziale dal 2023, dopo che si sarà esaurita Quota 102 (uscita con 64 anni d’età e 38 di contributi), voluta dall'esecutivo per rendere più graduale il passaggio tra Quota 100, che scade a dicembre 2021, e la legge Fornero in versione integrale (comprensiva dei provvedimenti in vigore che l’anno preceduta)