
Pensioni, Quota 102 per un anno. Novità su Opzione donna e Ape sociale: ecco cosa cambia
Nella manovra approvata dal Consiglio dei ministri la soluzione ponte dopo l'esaurimento a fine 2021 di Quota 100: si potrà accedere all'indennità dell'Inps con 64 anni di età e 38 di contributi. Stretta anche sull'esodo delle lavoratrici. Ecco come funzionerà il sistema

Un anno di Quota 102, per superare Quota 100 in esaurimento a fine 2021, e successivamente nuovi interventi per il sistema pensionistico. La soluzione ponte è contenuta nella manovra approvata dal Consiglio dei ministri. Ecco come funziona
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COSA CAMBIA RISPETTO A QUOTA 100 - Nel 2022, dunque, per andare in pensione saranno necessari 64 anni di età e 38 anni di anzianità contributiva. Quota 100 invece prevedeva il pensionamento a 62 anni con 38 anni di contributi. L'età ordinaria per andare in pensione, al di fuori dei sistemi delle quote, è di 67 anni
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LE PENSIONI ANTICIPATE CON QUOTA 100 - Sono oltre 214mila le pensioni anticipate, con Quota 100, rispetto all'età di vecchiaia liquidate dall'Inps con decorrenza nei primi nove mesi del 2021 ed è probabile che a fine anno si possano aggirare sui livelli del 2020 quando furono 292mila. Gran parte dei pensionamenti anticipati è con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 per le donne) ma le uscite con Quota 100 sono comunque una parte consistente delle uscite prima dei 67 anni
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COSA SUCCEDE COL PASSAGGIO A QUOTA 102 - Il passaggio l'anno prossimo a Quota 102, innalzando l'età minima a 64 anni frenerà almeno questa parte dell'esodo e calcoli della Cgil limitano a 10mila le uscite a fronte delle oltre 100mila annue con Quota 100. Secondo il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, Quota 102 riguarderebbe una platea "di sole 15mila" persone. "È una presa in giro, è uno strumento che permette ai politici di dire che sono soddisfatti. Sostanzialmente rientra in gioco la legge Fornero", ha detto Bombardieri
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CHI BENEFICERÀ DI QUOTA 102 NEL 2022 - L'anno prossimo avranno 64 anni coloro che già avrebbero potuto accedere a Quota 100 con 62 anni. Ci rientreranno, dunque, coloro che negli anni di Quota 100 avevano l'età ma non abbastanza contributi. Bisognerà essere nati nel 1958 o negli anni precedenti
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DRAGHI: OBIETTIVO RITORNO A PIENO SISTEMA CONTRIBUTIVO - Sulle pensioni "l'obiettivo è il ritorno in pieno al sistema contributivo, con una transizione a Quota 102 (38 anni di contributi e 64 anni di età, ndr)", ha detto il premier Draghi nella conferenza stampa dopo l'approvazione della manovra, spiegando che il governo ha messo mano a Opzione donna, all'Ape sociale "ampliando la gamma di soggetti che possono utilizzarlo"

APE SOCIALE, NUOVI LAVORI GRAVOSI - Si allarga la schiera delle attività gravose. ovvero quelle che danno diritto con 36 anni di contributi (6 degli ultimi 7 impegnati in attività faticose) e 63 anni di età a chiedere l'indennità che traghetta fino al pensionamento. Oltre ai conduttori di macchinari per l'estrazione di minerali, agli operai agricoli e agli artigiani sono compresi tra gli altri i professori di scuola primaria e materna, i magazzinieri, gli addetti alla consegna, gli estetisti, i lavoratori delle pulizie, i portantini e i tecnici della salute

COME CAMBIA OPZIONE DONNA - Per quanto riguarda le lavoratrici, sarà possibile accedere al pensionamento con il calcolo dell'assegno interamente contributivo non più con 58 anni di età e 35 di contributi, oltre un anno di finestra mobile se dipendente (59 anni e 18 mesi di finestra se autonome), ma con 60 anni se dipendente e 61 se lavoratrice autonoma. Oltre a questo restano previste le finestre, quindi si uscirà con 61 anni se dipendente e 62 e mezzo se autonoma

CHI BENEFICERÀ DI OPZIONE DONNA NEL 2022 - In pratica ci rientreranno le dipendenti nate nel 1961 e le autonome nate nel 1960 (se in presenza dei contributi necessari non sono già uscite quest'anno). Si ridurrà probabilmente il numero delle persone che decideranno di uscire (nei primi 9 mesi di quest'anno 14.555, oltre 11mila entro i 61 anni)

CONFRONTO GOVERNO-SINDACATI PER IL FUTURO - La soluzione del 2022 è transitoria. Per il futuro "il governo - ha aggiunto Draghi - è disponibile al confronto con le parti sociali" e con il Parlamento "perchè l'obiettivo - ha ribadito - è il pieno ritorno al contributivo che è la "scatola" dentro cui tante cose si possono aggiustare", come ad esempio "recuperare al lavoro chi ne è uscito e si trova in nero"