Pensioni, governo lavora a un mix delle Quote 102, 103 e 104: le ipotesi allo studio
L'esecutivo sta lavorando per capire come garantire "l'uscita anticipata" dal lavoro. Si stanno facendo simulazioni, si cerca un accordo in maggioranza con i sindacati sul meccanismo "graduale" di ritorno al sistema ordinario di pensionamento previsto dalla legge Fornero ed è al vaglio un insieme di misure per tutelare le categorie più fragili (lavori gravosi e donne)
I lavoratori che hanno maturato gli anni di lavoro per andare in pensione quali soluzioni hanno a disposizione? Il governo sta facendo delle simulazioni per capire come gestire l’anticipo dell’addio all’impiego
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Il premier Mario Draghi e la sua squadra di governo stanno valutando l’uscita anticipata dal lavoro con Quota 102 nel 2022 e nel 2023 e il passaggio a Quota 104 nel 2024 . O un meccanismo più graduale, con Quota 102 nel 2022, Quota 103 nel 2023, Quota 104 nel 2024
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Ma c’è il nodo maggioranza e sindacati: il governo deve infatti trovare un'intesa in maggioranza e con i sindacati sul meccanismo "graduale" di ritorno al sistema ordinario di pensionamento previsto dalla legge Fornero
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È anche in fase di studio e di valutazione un mix di misure che mettano al centro la tutela delle categorie più fragili
Secondo Draghi non solo è necessario allontanarsi dal sistema delle quote, che è stato già bocciato più volte anche dall'Europa, ma bisogna trovare un sistema di contenimento delle risorse al momento previste per le pensioni nella legge di bilancio, con soli 600 milioni nel 2022
"Non concordavo" con quella misura, ha detto lapidario il premier. Il destino di Quota 100 "è oggetto di discussione della legge di bilancio, che presenteremo la settimana prossima. Io ho sempre detto che non condividevo Quota 100: ha una durata triennale e non verrà rinnovata. Quello che occorre fare ora è assicurare gradualità nel passaggio alla normalità. Occorre essere graduali. I dettagli verranno resi noti nel corso della legge di bilancio"
Tra le soluzioni che sono al vaglio del ministero dell'Economia c'è il mix delle tre "quote" 102, 103 e 104 con però il rafforzamento dell'Ape social per i lavori gravosi alle categorie individuate dalla commissione Damiano
Secondo le prime indiscrezioni, Opzione donna non dovrebbe essere rinnovata, ma non è detto che lo strumento di flessibilità per le lavoratrici non venga ripristinato dal momento che il sistema delle quote penalizza proprio le lavoratrici
I Dem sposerebbero la proposta Tridico di uscita a 63 anni con il minimo contributivo calcolato secondo criteri attuariali, per poi arrivare alla pensione piena a 67 anni
Matteo Salvini frena, optando per almeno due anni la Quota 102, con uscita a 64 anni di età e 38 di contributi. A questo la Lega vorrebbe aggiungere un mix di misure, dall'estensione del contratto di espansione - che incentiva anche il ricambio generazionale - per le piccole aziende sotto i 100 dipendenti, fino a una maggiore flessibilità per alcune categorie, come i lavoratori precoci e gli operai
La Cgil ha però presentato uno studio in cui sottolinea come Quota 102 con 64 anni almeno di età e 104 nel 2023 con almeno 66 anni sia una misura sostanzialmente "inutile": porterebbe a poco più di 10mila (8.524 nel 2022 e 1.924 nel 2023) uscite per la pensione. La stima è ricavata dalla proiezione nel prossimo biennio dei dati relativi a chi ha usufruito finora di Quota 100 e assumendo i vincoli anagrafici previsti dalla nuova norma. Molti dei soggetti che potrebbero perfezionare Quota 102 nel 2022 e Quota 104 nel 2023 hanno maturato Quota 100 al 31 dicembre 2021
Intanto sembra che si stia discutendo anche del taglio del costo del lavoro lato imprese e lato lavoratori. Si ragiona sul taglio dei contributi per i lavoratori, sull'estensione del bonus Irpef, oggi di 100 euro, o sul taglio dell'aliquota del terzo scaglione. Per le aziende potrebbe arrivare una riduzione dell'Irap