
Pensioni, in scadenza Quota 100: le nuove proposte dei partiti per la riforma
Il 31 dicembre scade la misura fortemente voluta da Matteo Salvini e avviata nel 2019. Sono diverse le ipotesi in campo, ma tutti sembrano essere d'accordo su un punto: non tornare alla legge Fornero. Da Quota 41 all'allargamento dell'Ape sociale, ecco cosa potrebbe succedere

Fortemente voluta dal leader della Lega, Matteo Salvini, e avviata nel 2019, il 31 dicembre 2021 terminerà la cosiddetta "Quota 100" per le pensioni. Sono diverse le proposte dei partiti per la riforma pensionistica per cercare di non tornare alla legge Fornero che porterebbe nuovamente a 67 anni l'età di uscita dal lavoro. Ecco le principali ipotesi
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QUOTA 41 - Da "Quota 100" a "Quota 41". Una delle proposte in campo arriva dal deputato della Lega, Claudio Durigon, e prevede il pensionamento anticipato al raggiungimento dei 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Il Carroccio, però, preferirebbe una proroga di un anno a "Quota 100"
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IN PENSIONE A 62 ANNI CON 35 DI CONTRIBUTI - Diversa la proposta avanzata dalla deputata di Forza Italia Renata Polverini, ovvero la possibilità di accedere al pensionamento per quei lavoratori che hanno versato almeno 35 anni di contributi e hanno raggiunto almeno 62 anni di età anagrafica, a patto che l’importo del trattamento non sia inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale e con una riduzione del 2% per ogni anno di anticipo rispetto al limite dei 66 anni
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IN PENSIONE FRA I 62 E I 70 ANNI - Altra opzione simile è quella di Walter Rizzetto di Fratelli d’Italia. Per andare in pensione occorrerebbero un'eta tra i 62 anni e i 70 con almeno 35 anni di contributi. L’importo mensile dell’assegno non dovrebbe essere inferiore a 1,5 l’assegno sociale e con penalizzazioni decrescenti sotto i 66 anni
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SUPER APE SOCIALE - Il Pd, con le proposte a firma di Debora Serracchiani e Carla Cantone (sottoscritte anche dalla presidente della commissione Lavoro, Romina Mura), mirano a una specie di Super Ape social con la conferma dell’anticipo pensionistico ad almeno 63 anni di età e l'allargamento della platea anche a nuove categorie di lavori gravosi
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OPZIONE DONNA - La proposta Dem può essere accompagnata dalla permanenza dell’Opzione donna (la pensione può essere richiesta dalle lavoratrici con 35 anni di contributi e l’età anagrafica aggiornata ogni anno: ad esempio, entro il 31 dicembre 2021 è concessa con 58 anni di età, 59 se autonome), all’introduzione della pensione di garanzia per i giovani e alla riduzione della soglia di età per le lavoratrici madri
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NO AL RITORNO DELLA LEGGE FORNERO - Il Movimento 5 Stelle non ha avanzato nessuna proposta di legge. Il leader pentastellato Giuseppe Conte ha, però, rimarcato la necessità di non tornare alla legge Fornero, favorendo un'uscita anticipata per chi è impegnato in una serie di lavori gravosi. Un orientamento che sembra molto vicino alla proposta del Pd, che il M5s potrebbe dunque appoggiare
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APE SOCIALE RAFFORZATA - Il progetto dell’Ape sociale rafforzata per rimpiazzare "Quota 100" ha il gradimento di quasi tutti i partiti e sindacati. Si tratta di un’indennità erogata dall’Inps a soggetti in determinate condizioni, che abbiano compiuto almeno 63 anni. E la commissione sui cosiddetti lavori gravosi ha chiuso di recente l’istruttoria per allargare l’elenco delle professioni particolarmente pesanti (che meritano anni di anticipo sulla pensione): si è passati da 15 a 57 gruppi e, complessivamente, da 65 a 203 mansioni
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COSA PREVEDE L'APE SOCIALE - L’Ape sociale dà diritto a un "assegno ponte" dall’Inps (fino a 1.500 euro al mese) che scatta all’età di 63 anni (se si hanno almeno 36 anni di contributi, a patto di aver svolto una mansione gravosa per 6 anni negli ultimi 7 o per 7 anni negli ultimi 10) fino al conseguimento della pensione di vecchiaia o di anzianità vera e propria
LA LISTA DEI LAVORI GRAVOSI - I lavori della commissione sui lavori gravosi dovranno adesso essere esaminati dai ministeri dell’Economia e del Lavoro: al governo spetta la decisione finale su quante nuove categorie includere. L'elenco dei lavori usuranti è stata stilata in base ai criteri Inail che applicano ai mestieri del mansionario Istat tre indici: frequenza degli infortuni rispetto alla media, numero di giornate medie di assenza per infortunio, numero di giornate medie di assenza per malattia
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LAVORI GRAVOSI, LA LISTA ATTUALE - La platea, se dovesse arrivare l'ok dei ministeri dell'Economia e del Lavoro, si allargherebbe così a circa mezzo milione di lavoratori. Nel vecchio elenco, erano incluse 15 categorie. Tra questi: operai edili, conciatori, macchinisti, educatori degli asili nido, facchini, addetti alle pulizie
LAVORI GRAVOSI, LA NUOVA LISTA - Nella nuova lista dei lavoratori che svolgono mestieri pesanti potrrebbero essere inclusi anche bidelli, saldatori, tassisti, falegnami, conduttori di autobus e tranvieri, benzinai, macellai, panettieri, insegnanti di scuole elementari, commessi e cassieri, operatori sanitari qualificati, magazzinieri