
Riforma pensioni, dai forestali ai bidelli: ecco quali sono i lavori gravosi
Il governo sta pensando di allargare la “platea” delle mansioni pesanti per psiche e fisico. La commissione istituzionale presieduta dall’ex ministro Cesare Damiano ha individuato nuove categorie. A fine anno, quando si concluderà Quota 100, il presidente del consiglio Mario Draghi dovrà decidere se rivedere o prorogare l'Ape sociale
.jpg?im=Resize,width=335)
Allargare il numero dei cosiddetti lavori gravosi per la psiche e per il fisico, per stabilire chi possa andare prima in pensione. La commissione istituzionale sui lavori gravosi, presieduta dall’ex ministro Cesare Damiano, ha approvato il documento che ora il ministero del Lavoro trasmetterà al governo e alle Camere, probabilmente la prossima settimana
GUARDA IL VIDEO: Pensioni, cantiere ancora aperto per il dopo Quota 100
Si va dagli operai forestali al personale dell'edilizia, dai conduttori di impianti e macchinari pesanti al personale dei servizi sanitari e sociali, fino agli agricoli e ai fonditori
Pensioni, Ape sociale: a chi spetta in attesa dell'estensione plateaTra le mansioni gravose sono state inserite anche bidelli, saldatori, tassisti, falegnami, conduttori di autobus e tranvieri, benzinai, macellai, panettieri, insegnanti di scuole elementari, commessi e cassieri, magazzinieri, portantini, verniciatori industriali
Pensione anticipata fino a 5 o 10 anni: come ottenere la RITA
La commissione ad hoc istituita dal ministro del lavoro Andrea Orlando sta lavorando alla nuova “graduatoria” dalla scorsa primavera. Per stilarla sono state incrociate diverse elaborazioni tra cui dati di Inail, Istat e Inps. Per la prima volta si ha una lista che si basa su dati scientifici che individuano le categorie più esposte di altre a oneri fisici e stress lavorativi

L’elenco delle professioni particolarmente pesanti si dovrebbe dunque allargare da 15 a 57 gruppi e da 65 a 203 mansioni. Spetterà poi al ministero dell’Economia e del Lavoro e al governo decidere quante nuove categorie includere

La lista è stata stilata in base alla frequenza degli infortuni rispetto alla media, al numero di giornate medie di assenza per infortunio, al numero di giornate medie di assenza per malattia. La platea si allarga così a circa mezzo milione di lavoratori

I sindacati sono soddisfatti: la commissione "ha svolto un ottimo lavoro. Il documento approvato fotografa quello che la Uil sostiene da sempre: non tutti i lavori sono uguali", sottolineano il segretario confederale della Uil Domenico Proietti e il segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo
.jpg?im=Resize,width=335)
"Nel documento sono state individuate 31 categorie incrociando con criteri scientifici indici statistici forniti da Inps, Inail ed Istat che valutano l'onerosità fisica e psicosociale delle mansioni oltre che gli indici legati agli infortuni ed incidenti sul lavoro. Un documento arricchito anche da una valutazione sulla iniquità, più volte denunciata dalla Uil, dell'automatismo sull'incremento dell'età pensionabile”, hanno aggiunto i rappresentanti sindacali

Il documento risulta particolarmente importante in vista della prossima legge di Bilancio “per definire una flessibilità più diffusa di accesso alla pensione intorno a 62 anni", hanno puntualizzato Proietti e Barbagallo

L’obiettivo dell’estensione dell’elenco dei lavori gravosi è quello di consentire a più lavoratori di anticipare la pensione a 63 anni con 36 di contributi a patto di aver svolto una mansione gravosa per 6 anni negli ultimi 7 o 7 negli ultimi 10

Ora non resta che capire che cosa accadrà a fine anno, quando la cosiddetta Quota 100 andrà in pensione. Che cosa farà il governo? In quale direzione si muoverà? Una serie di categorie di lavori gravosi già accede all'Ape sociale (l’assegno ponte dell’Inps fino a 1.500 euro al mese che scatta all’età di 63 anni se si hanno 36 anni di contributi fino al conseguimento della pensione di vecchiaia o di anzianità), ma anche questo scade a fine dicembre