
Bollette, ecco le ipotesi per fermare l’aumento: 5 miliardi dai ristori inutilizzati
Il governo lavora al provvedimento per tamponare il caro bollette, che potrebbe contenere sia un intervento generale per famiglie e imprese, sia misure specifiche per le fasce deboli. Fra gli scenari quello di attingere agli aiuti messi in campo per la pandemia, ma mai utilizzati

È ancora sul tavolo del governo la questione dell’aumento delle bollette dal 1° ottobre e il tema di un provvedimento per cercare di tamponarlo. L’impegno finanziario dell’esecutivo, riporta Il Messaggero, potrebbe arrivare fino a 5 miliardi di euro
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Soldi che potrebbero derivare dalle aste delle quote di emissione (Ets) e dai fondi non utilizzati per gli aiuti messi in campo per la crisi pandemica, nello specifico i ristori alle imprese che sono stati usati in misura molto minore del previsto
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Si attende comunque che l’Autorità per le reti fornisca la quantificazione definitiva degli aumenti, dettati dagli andamenti di mercato. Per ora sono stati quantificati nel 45% per il gas e nel 35% per la luce
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Il provvedimento del governo potrebbe prevedere sia un intervento generale - per dimezzare le spese di famiglie e imprese -, sia alcune misure pensate specificamente per le fasce deboli
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Una di queste potrebbe essere il rafforzamento dei bonus sociali riservati sotto forma di sconto ai nuclei familiari più bisognosi: quelli con Isee fino a 8.265 euro, oppure con 4 figli e Isee fino a 20mila, o ancora percettori di reddito e pensione di cittadinanza
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Nell’immediato l’obiettivo è azzerare i cosiddetti “oneri di sistema” e trasferirli alla fiscalità generale
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Dai ricavi delle aste sui permessi di emissione di CO2 (la tassa Ue a carico di chi inquina di più) dovrebbero arrivare tra i 700 e gli 800 milioni

Altri 3,5 miliardi potrebbero essere presi dagli aiuti Covid non utilizzati: si tratta in particolare dei ristori alle imprese, che alla fine sono stati utilizzati da poco più della metà delle imprese inizialmente conteggiate

Se necessario, spiega Il Messaggero, potrebbero essere esaminate anche altre voci come quelle destinate ai vari bonus per le categorie, senza escludere di attingere in caso anche al fondo per la riforma fiscale

"Il governo sicuramente farà un provvedimento d'urgenza per ridurre l'impatto degli aumenti delle bollette su consumatori, famiglie e imprese", ha detto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti

"C'è poi il tema - ha aggiunto Giorgetti - su che energia produrre, quanta produrne e come consumarla, che riguarda le grandi scelte che abbiamo assunto in Europa. Dobbiamo essere coscienti che tali tipo di scelte hanno un costo e decidere come distribuirlo. Come si produce energia non è una questione banale"

Sul tema nei giorni scorsi è intervenuto anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha ricordato: "Dobbiamo considerare che una transizione" ecologica "così grande e rapida comporta anche costi economici e sociali immensi. Da un lato siamo determinati a percorrere questa transizione, dall'altro siamo determinati a proteggere specialmente i più deboli dai costi sociali che, come abbiamo visto ora con l'aumento delle bollette, potrebbero essere veramente significativi”