
Inflazione, dalle bollette al petrolio, fino a grano e olio: ecco quanto costano i rincari
Aumentano i prezzi dei beni in diversi settori: una tendenza descritta in forte crescita e che potrebbe pesare sulle tasche degli italiani. Dai rincari energetici, che sono quelli più evidenti, a quelli di prodotti di uso comune come gli alimentari ma anche quelli della carta e dell’alluminio: ecco per cosa si dovrà spendere di più

Cresce l’inflazione in Italia e succede in diversi settori: da quello energetico a quelli di prodotti come pasta, pane, olio. Ma non solo, visto che aumentano i prezzi anche di carta e alluminio
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Più in generale, conferma lstat, l’inflazione annuale in Italia è passata dal +0,4% di gennaio al 2% di agosto, mentre, secondo Eurostat, quella armonizzata dell’eurozona ha toccato il 3%. A causare questo aumento è però il rincaro dei beni energetici che ha segnato un +19,8% ad agosto
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Inevitabilmente, questo aumento ha conseguenze in particolare sulle bollette che in Italia, nel terzo trimestre, sono salite del 9,9% per l’elettricità e del 15,3% per quella del gas
Bollette, tre miliardi per attenuare i rincariA registrare un forte aumento, seppur limitato rispetto a quello del gas, c’è anche il petrolio il cui prezzo a livello internazionale è tornato stabilmente sopra 70 dollari al barile

Anche in questo caso dietro l’inflazione c’è una causa ben precisa, ovvero le politiche dell’Opec e dell’Opec plus, ma anche l’uragano Ida che ha ridotto la produzione nel Golfo del Messico e la domanda di energia da parte dei Paesi che stanno tornando a produrre dopo la pandemia
In Italia secondo dati Unem, che riunisce le aziende del settore, i consumi petroliferi ad agosto sono stati pari a 4,8 milioni di tonnellate, con un +7,8% rispetto allo stesso mese del 2020. Da gennaio ad agosto, i consumi petroliferi del nostro Paese sono stati pari a 35,5 milioni di tonnellate, con un aumento del 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2020
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Oltre a gas e petrolio, aumentano anche i prezzi dell’acciaio, fattore che ricade sull’edilizia, la meccanica e gli elettrodomestici che utilizzano molto questa materia prima. Secondo le stime dell’associazione delle imprese siderurgiche, da inizio anno sui prodotti lunghi i prezzi sono saliti da 450-500 a 800-850 euro la tonnellata e sui prodotti piani l’aumento è arrivato anche sopra i mille euro

Tra i beni che stanno conoscendo una forte inflazione c’è anche l’alluminio, il cui prezzo, in rialzo di circa il 40% da gennaio, ha aggiornato il record al London Metal Exchange (Lme), arrivando a 2.782 dollari per tonnellata e sfiorando i 3mila euro e registrandosi come il prezzo più alto degli ultimi 10 anni

Aumentano i prezzi anche nell’industria della carta. Secondo i dati di Assocarta, da fine 2020 a giugno 2021, in sei mesi, le cellulose per produrre carta e cartone hanno subito rincari del 60% (fibra lunga Nbsk) e del 70% (fibra corta eucalipto) toccando rispettivamente i 1.350 dollari/tonnellata e 1.150 dollari/tonnellata

Si registrano inoltre forti rincari per le quotazioni della carta e del cartone da riciclare, che da ottobre 2020 a maggio 2021 sono saliti rispettivamente del 138% e 143% a 155 e 170 euro/tonnellata

Aumenta il prezzo anche deI grano che rincara del 60% con inevitabili conseguenze anche sul costo della pasta. Esperti di mercato stimano e indiscrezioni provenienti dal mondo della grande distribuzione parlano di richieste di aumenti di listino da parte di alcuni produttori fino al 20%

Nel mondo dei generi alimentari, si stanno registrando aumenti anche per olio e zucchero. L’indice Fao dei prezzi dello zucchero sul mercato mondiale è aumentato del 9,6% su anno ad agosto rispetto a luglio. Inoltre, l’indice dei prezzi dell’olio vegetale è aumentato del 6,7% ad agosto, con i prezzi internazionali dell’olio di palma tornati ai massimi storici