Rincari bollette, come difendersi dagli aumenti tra offerte e libero mercato
Nel prossimo autunno arriveranno gli annunciati aumenti delle tariffe, ma i consumatori possono sfruttare le opportunità offerte dalla concorrenza venutasi a creare con il regime di libero mercato. Ecco alcune possibili strategie per risparmiare
Sui consumatori italiani incombe l’annunciato aumento delle bollette fino al 40%, a partire da ottobre. Un rincaro che riguarderà non soltanto i clienti del mercato tutelato ma anche quelli già passati al mercato libero. In attesa di un possibile intervento del governo, ecco come i consumatori possono cercare di arginare l'impatto delle bollette sui propri conti, grazie alla possibilità di scegliere sul mercato
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Da qualche tempo sia luce che gas sono servizi offerti anche in regime di libero mercato, modalità che sostituirà il regime di mercato tutelato nel 2023. Sta quindi al consumatore scegliere le offerte più competitive
Rincari bollette, allo studio intervento per ridurre la stangata
Il primo aspetto di cui tenere conto se si vuole cercare di risparmiare è proprio la differenza tra libero mercato e mercato tutelato, che al momento convivono ancora nel sistema italiano: i consumatori infatti hanno la possibilità di scegliere tra le due modalità
Aumento bolletta elettrica, le strategie e le proposte per limitare la stangata
Nel mercato tutelato le tariffe sono interamente definite dall’Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente)
A quanto ammontano i rincari
Nel mercato libero il prezzo di luce e gas è definito dall’Arera solo per quel che riguarda i costi di trasporto, distribuzione e oneri di sistema, mentre è scelto dal fornitore per quel che riguarda la componente energia. La tariffa cambia quindi da fornitore a fornitore
Ecco perché la bolletta elettrica aumenterà del 40% da ottobre
Scegliendo di passare al mercato libero e lasciando la tariffa del mercato tutelato, si possono trovare diverse occasioni di risparmio, grazie alla concorrenza tra i fornitori. In Rete sono disponibili diversi comparatori con i quali si può trovare la tariffa più adatta alle proprie esigenze
Nel valutare queste offerte occorre essere attenti e verificare che ci sia effettivamente un risparmio rispetto al mercato tutelato
Tra i vantaggi del mercato libero la possibilità di scegliere la tariffa più adatta alle proprie esigenze e l’assenza di vincoli, ovvero si può liberamente cambiare fornitore quando si trova un offerta più conveniente
Nel mercato tutelato invece, dove i prezzi vengono calcolati in base all’andamento del mercato all’ingrosso dell’energia, i prezzi vengono aggiornati dall’Arera ogni 3 mesi e quindi non è possibile sapere in anticipo con esattezza quali saranno le tariffe
Solitamente le tariffe del mercato libero prevedono offerte a prezzo bloccato per uno o due anni, l’assenza di rincari imprevisti, e l’assicurazione che alla scadenza del periodo con il prezzo bloccato, il fornitore farà una proposta di un nuovo prezzo al cliente che sarà libero di accettare oppure di cercare un altro fornitore
Un'opportunità di risparmiare qualcosa si ha aderendo a offerte online: come spiega Altroconsumo, si tratta di tariffe che prevedono il pagamento con addebito e bolletta via email. Sono offerte che costano meno ai fornitori di energia e quindi anche ai clienti finali
Vale sempre la pena valutare le differenze tra offerte a prezzo fisso e offerte variabili. Nel primo caso si ha una protezione da eventuali oscillazioni future dei costi, mentre nel secondo solitamente vengono proposti sconti sulle tariffe regolate. Con tariffe di questo tipo è possibile risparmiare fino a 250 euro all'anno, afferma Altroconsumo
Tra i consigli c’è quello di valutare preventivi su base annua, a maggior ragione se si tratta di offerte a prezzo variabile, e di scegliere il fornitore non soltanto in base alla tariffa ma anche alla qualità del servizio offerto
Inoltre un altro suggerimento di cui tenere conto nel momento della scelta del fornitore è tenere a portata di mano le proprie bollette, per valutare dettagli come la percentuale di consumi nelle diverse fasce orarie, l’andamento negli ultimi 12 mesi e altri ancora che possono permettere una scelta più oculata
Va poi ricordato che tutti i clienti domestici possono avvalersi del diritto di ripensamento. Entro 14 giorni dall'adesione è possibile comunicare al nuovo fornitore la volontà di interrompere la procedura di sottoscrizione. Il consumatore si può avvalere in qualsiasi momento anche del diritto di recesso dal contratto, senza spese né penali