Bolletta elettrica verso aumento oltre il 40%: le strategie per limitare la stangata
Dopo l'annuncio del ministro Cingolani, partiti, parti sociali e associazioni chiedono che il peso dei rincari non ricada più sui cittadini. Tra le proposte delle forze politiche il taglio dell'Iva su elettricità e gas, come fatto dal governo spagnolo, o degli oneri di sistema. Per le organizzazioni ambientaliste Wwf, Greenpeace e Legambiente occorre accelerare sulla transizione verso le fonti rinnovabili
L’annunciato aumento della bolletta elettrica di oltre il 40%, su cui ha messo in guardia il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, ha creato allarme nella politica, tra le parti sociali e nel mondo delle associazioni dei consumatori. Stanno quindi arrivando alcune proposte per cercare di contrastare questa spirale dell’aumento dei prezzi e limitarne l’impatto
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Il ministro Cingolani ha sottolineato: "Il governo è fortemente impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie"
Rincari bollette, l’annuncio è stato del ministro Cingolani
Dal centrosinistra si propone al Governo di seguire l'esempio spagnolo. A Madrid il governo Sanchez, dopo l'aumento delle tariffe elettriche del 34,9% in un anno, ha applicato alcune misure, come l'abbassamento temporaneo dell'Iva sull'elettricità dal 21% al 10% per la maggior parte dei consumatori, per contenerne gli effetti sulle bollette
A quanto ammontano i rincari
Sanchez ha annunciato alla televisione pubblica Tve che verranno poi approvate altre misure. Si parla di una riduzione dal 5,1% allo 0,5% della tassa sull'energia elettrica
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Una delle proposte è il taglio degli oneri di sistema. Come auspica il segretario del Pd Enrico Letta: “Un intervento del governo per ridurre una tantum gli oneri di sistema e così limitare un impatto che è una gelata sui consumi delle famiglie e sulla ripresa”
Sempre il Pd, attraverso il responsabile Economia Antonio Misiani, ricorda quanto avviene in altri Paesi come la Germania, dove i costi sanno salendo ma la fornitura è contrattata per periodi di uno o due anni e ad un prezzo fisso
In Francia invece l’aumento non pesa sui consumatori perché la maggior parte ha una tariffa fissa con il gigante EDF (di proprietà statale per più dell’80%) che è regolata annualmente.
Secondo la capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, Tiziana Beghin, “il caro bollette va contrastato accelerando la transizione ambientale che prevede il solo utilizzo delle fonti rinnovabili”
Il M5s vorrebbe che “la Commissione europea vieti ogni tipo di finanziamenti alle fonti fossili, accompagnando la sostenibilità e imponendo target obbligatori su rinnovabili, efficienza energetica, riduzione dello smog, riciclo e riuso”. In questo modo, afferma Beghin, “i cittadini non pagherebbero questi rincari intollerabili”
I deputati M5s ipotizzano poi di ridurre l'Iva su elettricità e gas
La proposta di Forza Italia, attraverso Alessandra Gallone, vicepresidente dei senatori azzurri e responsabile nazionale del Dipartimento Ambiente del partito, è di togliere del tutto l'Iva dalle bollette di luce e gas “come segnale concreto di attenzione del governo verso i cittadini”
“Se avessimo migliori rapporti con la Russia il gas ci costerebbe meno, se riavviassimo studi sull'utilizzo del nucleare moderno, sicuro e pulito, come fanno tutti i Paesi del G8 e l'Europa (128 centrali operative) torneremmo un grande Paese": questa l’idea della Lega espressa dal leader Matteo Salvini
Salvini precisa di aver "chiesto fortemente a nome della Lega al governo e al presidente Draghi in primis interventi per tagliare la parte di tasse che appesantisce le bollette"
Per il segretario della Cgil, Maurizio Landini, sul fronte energetico "è il momento di un progetto nazionale e di un'idea di sviluppo del nostro Paese. C'è bisogno di un ruolo pubblico perché tutte le grandi imprese che si occupano di energia, generalmente, sono a controllo pubblico: parliamo infatti di Enel, Eni, Snam, Terna", afferma. "Il ragionamento da fare è quello di capire come si costruiscono le filiere produttive nel nostro Paese, che vuol dire creare posti di lavoro, aumentare le entrate fiscali e in prospettiva ridurre i costi"
Le organizzazioni ambientaliste WWF, Greenpeace e Legambiente hanno emesso un comunicato congiunto: il nuovo aumento in bolletta “dovrebbe indurci ad accelerare sulla transizione energetica e, nel settore elettrico, favorire il passaggio diretto alle rinnovabili”
Sulla stessa linea l'Anev, l'associazione delle aziende dell'eolico: “L'unico modo per evitare sorprese in bolletta è completare più velocemente possibile il processo di transizione ecologica, accelerando l'installazione delle fonti di energia rinnovabili (FER). Attribuire alle fonti di energia rinnovabili il rincaro della bolletta è fuorviante perché, essendo causa degli attuali prezzi il gas per l'80% e la CO2 per il 20%, è evidente che se avessimo una produzione maggiore di energia rinnovabile pagheremmo meno”