
Nel Dl Sostegni era stata inserita una misura rivolta ai futuri sposi, un contributo del 25% sulle spese per le coppie, poi bocciato. La commissione Bilancio a Montecitorio, dove si stanno discutendo i vari emendamenti al decreto, ha invece stanziato un fondo di 60 milioni per le aziende che organizzano feste e sposalizi

Il governo prova a dare una mano al settore del wedding. Nel Dl Sostegni è stato inserito il cosiddetto bonus matrimoni, poi ritoccato in commissione Bilancio
Bonus matrimonio, arrivano misure per le imprese. Ma non per gli sposi
La misura in un primo momento era rivolta sia ai futuri sposi che alle imprese del settore, tramite detrazioni per le famiglie e contributi a fondo perduto per le aziende. Ma la detrazione del 25% ai futuri sposi sulle spese per la cerimonia, fino a un massimo di 25mila euro, è saltata
Bonus ristrutturazioni, cosa occorre
Il contributo a fondo perduto ammonta al 30% della differenza tra il calo di fatturato annuale del 2020 e quello del 2019. Alle attività avviate dal 2019 spetteranno invece 5mila euro

La detrazione sarebbe stata divisa in 5 quote annuali di pari importo in dichiarazione dei redditi e copriva quasi tutte le voci di spesa per l’organizzazione del matrimonio

L’emendamento approvato in commissione Bilancio ha stanziato un fondo di 60 milioni per le imprese che organizzano feste di matrimonio. Di questi, 10 milioni sono destinati al settore dell'intrattenimento e altri 10 a quello degli hotel, ristoranti e catering
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