
Via libera del Senato al decreto Sostegni: da Imu a fondo separati, le misure
Palazzo Madama ha dato l’ok al provvedimento, che ora passa alla Camera per il via libera definitivo. Per fronteggiare i danni economici causati dalla pandemia di coronavirus, prevede nuovi ristori a favore delle imprese e aiuti alle famiglie. Ecco cosa contiene il testo e le modifiche apportate dal Senato. Salta il "superbonus per le aziende"

Il decreto Sostegni ha ottenuto il via libera del Senato: l'aula ha confermato la fiducia al governo sul provvedimento con 207 voti favorevoli, 28 contrari e 5 astensioni. Ora il decreto, che scade il 21 maggio, dovrà passare alla Camera per il via libero definitivo. Come deciso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio, l'esame slitta al 17 maggio (inizialmente previsto il 12) e anche in questo caso il governo porrà la fiducia. Ecco alcune delle misure contenute nel testo
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NUOVI RISTORI - Il decreto Sostegni, con i suoi 32 miliardi di euro, è uno degli interventi per fronteggiare i danni economici causati dalla pandemia di coronavirus con nuovi ristori a favore delle imprese (per cui sono stati modificati platea e criteri di calcolo degli aiuti, eliminando i codici Ateco e innalzando a 10 milioni la soglia massima di fatturato dei beneficiari)
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MONTAGNA - È stato previsto uno stanziamento di 700 milioni per il settore della montagna
Decreto Sostegni, fondo per aiutare genitori separati con assegno di mantenimento
RISCOSSIONE - Per alleggerire il carico della riscossione è stato sospeso l'invio delle cartelle e sono state annullate le cartelle esattoriali per i redditi più bassi relative al periodo 2000-2010
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LICENZIAMENTI E CIG - Il dl ha prorogato a fine giugno il blocco dei licenziamenti e la Cig ordinaria e al 31 dicembre la cassa integrazione in deroga
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STAGIONALI - Riconosciuta un'indennità di 2.400 euro ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo

REDDITO D’EMERGENZA E CITTADINANZA - Rifinanziati il reddito di cittadinanza con 1 miliardo e quello di emergenza con 1,5 miliardi

SANITÀ - Alla sanità vanno 5 miliardi, di cui 2,8 ai vaccini e ai farmaci anti-Covid

L’INTERVENTO DEL SENATO - Il Senato è quindi intervenuto con una serie di modifiche a favore di famiglie e imprese, in attesa che il nuovo Sostegni bis elargisca nuove risorse

PIÙ TEMPO PER VOUCHER VIAGGI E CONCERTI - La durata dei voucher viaggi emessi per voli, treni, pacchetti turistici ma anche per le gite scolastiche passa da 18 a 24 mesi. Durano invece tre anni quelli per gli spettacoli. Voucher potranno essere emessi dalle palestre, da usare fino a 6 mesi dopo la fine dello stato di emergenza
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SUPPORTO AI GENITORI SEPARATI - Viene creato un Fondo da 10 milioni per aiutare i genitori separati o divorziati in difficoltà economiche causa Covid a garantire l'assegno di mantenimento. Il beneficio massimo è di 800 euro al mese

STOP AI SEGGI NELLE SCUOLE - Per evitare chiusure legate alle elezioni si chiede ai Comuni di individuare entro metà luglio sedi alternative alle aule per i seggi della prossima tornata d'autunno. A disposizione c'è un fondo da 2 milioni

STOP IMU, CANONE RAI E COSTI FISSI - Niente prima rata Imu per le imprese con cali di fatturato del 30%, niente canone Rai per alberghi, bar e ristoranti, che potranno anche mettere i tavolini all'aperto senza pagare la tassa sull'occupazione del suolo pubblico fino alla fine dell'anno. Arrivano inoltre fondi per le tv locali, i bus turistici, le città d'arte e per le start up 'esodate' dai ristori. Prorogate le concessioni degli ambulanti

NIENTE INGORGHI PER GLI SFRATTI - Parziale sollievo per i proprietari, che non dovranno più pagare le tasse sui canoni non riscossi anche per i contratti in essere già prima del 2020. Nuovo intervento sugli sfratti che da un lato proroga il blocco per le procedure esecutive attivate da febbraio 2020, dopo l'inizio della pandemia, e dall'altro conferma lo sblocco a partire dal primo luglio per gli sfratti pre-Covid. Una scelta per "evitare ingorghi" e uscire in modo graduale dalla misura

NON CEDIBILI BONUS MOBILI E 4.0 - I crediti fiscali del bonus mobili ed elettrodomestici così come quelli sull'acquisto di beni strumentali legati a Transizione 4.0 (il soprannominato superbonus per le aziende) non potranno essere ceduti, al contrario di quanto inizialmente approvato dalle Commissioni. Le norme non erano finanziariamente coperte. Il M5S annuncia che ripresenterà la norma nel decreto Sostegni bis. Letta conferma: il superbonus per le aziende "sarà rifinanziato e stabilizzato fino al 2023"