
Superbonus, Sisma bonus rafforzato e altri contributi per eventi sismici: le novità
Le agevolazioni previste dal Decreto Rilancio e quelle già in vigore dal 2016 per le aree più colpite dagli ultimi terremoti non si escludono a vicenda. È possibile rinunciare alle seconde e richiedere il Superbonus rafforzato, con tetti di spesa aumentati del 50%, oppure usufruire di entrambe le tipologie di contributi. L’Agenzia delle Entrate e il Commissario straordinario per la ricostruzione post sisma fanno il punto in una guida

Il Superbonus edilizio previsto dal decreto Rilancio, come modificato dalla legge di bilancio 2021, e i contributi pubblici per la ricostruzione post sisma previsti dal decreto legge n.189/2016, sono cumulabili? Se sì, con quali regole? L’Agenzia delle Entrate e il Commissario straordinario di governo per la ricostruzione post sisma hanno fatto il punto della situazione con la guida “Ricostruzione post sisma. Italia centrale e Superbonus 110%”. Ecco cosa hanno stabilito
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Il decreto Rilancio (decreto legge n.34/2020), modificato dalla legge di bilancio 2021, ha elevato al 110% l’aliquota di detrazione per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 a fronte di specifici interventi, nell’ambito del Superbonus 110%. Tra questi, anche lavori antisismici
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Chi deve ricostruire un’abitazione danneggiata in seguito a un terremoto, può dunque contare su una serie di diverse agevolazioni fiscali. Alcune previste già prima della pandemia da coronavirus, altre nell'ambito del Superbonus, come quella per i lavori legati all’efficientamento energetico (super ecobonus) e i lavori per il consolidamento statico (super sisma bonus)
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L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i contributi per la ricostruzione del 2016 e quelli previsti nella disciplina del Superbonus, come regola generale, possono convivere

Non solo. Il contribuente, se decide di rinunciare al contributo per la ricostruzione, spesso non abbastanza per coprire le spese necessarie, può optare per una versione rafforzata del super sisma bonus e del super ecobonus

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Rinunciando al contributo per la ricostruzione, i contribuenti possono usufruire di tetti di spesa che aumentano del 50% rispetto a quelli previsti dalle misure generiche. Anche i lavori definiti “trainati” ricadono nell’ambito dell’agevolazione del 50% del “Superbonus rafforzato” (ad esempio, quelli per gli infissi di una porta)

Chi invece sceglie di usufruire sia del contributo di ricostruzione sia del Superbonus ha comunque un'agevolazione, anche se i tetti di spesa non vengono innalzati. Può presentare infatti un unico progetto di ricostruzione

Nella documentazione da tenere per richiedere le agevolazioni, sarà necessario dividere tra i lavori che si intende sottoporre alla disciplina del contributo di ricostruzione e quelli invece che andranno a ricadere nella disciplina del Superbonus

L’Agenzia delle Entrate specifica che si può richiedere il Superbonus anche se i lavori oggetto di contributo sono già iniziati, presentando la documentazione integrativa necessaria

L’ente precisa che tale possibilità non è esclusa nemmeno in presenza di una variante progettuale in corso d’opera

L’Agenzia delle Entrate specifica poi che i tempi stabiliti dalle ordinanze commissariali per la conclusione dei lavori di riparazione, demolizione e ricostruzione degli edifici con danni lievi possono essere prorogati se il cittadino ha manifestato la volontà di usufruire, oltre che del contributo sisma del 2016, anche del Superbonus

In tal caso, i tempi previsti per la conclusione dei lavori, ai fini della concessione del Superbonus, sono prorogati di ulteriori sei mesi rispetto ai tempi individuati dalle stesse ordinanze commissariali