
Riaperture ristoranti, prenotazioni aumentate di 10 volte rispetto a maggio 2020
Il dato è stato rilevato da “The Fork”, l'app che serve proprio a riservare tavoli nei locali, in questi primi giorni di ripartenza delle attività all’aperto in zona gialla. Si registra anche una crescita rispetto all'ultimo riavvio di gennaio 2021, prima della chiusura per l'emergenza Covid

Le prenotazioni online dei ristoranti dal giorno delle riaperture dello scorso 26 aprile sono dieci volte superiori a quelle registrate a maggio 2020, quando l’Italia usciva la primo lockdown deciso per l'emergenza Covid
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Il dato, rilevato dalla app 'The Fork’, che serve proprio per riservare tavoli nei ristoranti, è ancora più significativo se si considera che dal 26 aprile l'ospitalità per i clienti è limitata alle terrazze e ai dehors
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Un anno fa, dopo il lockdown che durò da marzo a maggio, alla riapertura, i ristoranti potevano accogliere sia all'aperto sia al chiuso
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L'aumento delle prenotazioni si registra anche rispetto all'ultima riapertura parziale - quella successiva all’Epifania - in cui l'Italia era ancora divisa in colori, ma tornavano i pranzi al ristorante dopo i mesi di stop totale

Le prenotazioni online registrate nei primi giorni di riapertura di aprile 2021 sono nel caso del confronto con la ripartenza di gennaio 2021 dalle 4 alle 5 volte superiori

Intanto in questo weekend del primo maggio sono quasi 140mila i bar, i ristoranti, le pizzerie e gli agriturismi con attività di ristorazione all'aperto presenti nelle regioni gialle con il servizio al tavolo all’esterno

È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sul primo fine settimana, dopo l'entrata in vigore del decreto anti-Covid dal 26 aprile con la nuova mappa dei colori che prevede un'Italia con 46,6 milioni di italiani in zone gialle, il 78% del totale

Consentire la riapertura dei ristoranti a pranzo e cena per chi ha spazio esterno, ricorda la Coldiretti, riguarda meno della metà dei servizi dei 360mila servizi di ristorazione presenti in Italia. Ma i posti all’aperto dei locali sono molti meno rispetto a quelli al coperto

Le maggiori difficoltà si registrano nei centri urbani stretti tra traffico e asfalto

Nelle campagne ci si sta organizzando al meglio per offrire agli ospiti degli agriturismi la possibilità di cenare sotto gli uliveti o in mezzo alle vigne

La possibilità di spostamento tra le regioni gialle favorisce le gite fuori porta, nelle località di mare e le scampagnate tradizionali per la festa del lavoro

A preoccupare è il limite fissato per il numero di commensali e il coprifuoco alle 22 e questo soprattutto per gli agriturismi situati nelle aree rurali che richiedono tempo per essere raggiunti dalle città