
Nuovo Decreto Covid, sbloccati dal 3 maggio i concorsi pubblici 2021: come cambiano
Il provvedimento, approvato dal Cdm e in vigore dal 7 aprile, prevede una sola prova scritta e una orale “per il reclutamento di personale non dirigenziale” e l’utilizzo di strumenti di videoconferenza. Dovranno essere rispettate le linee guida approvate dal Cts: i candidati saranno obbligati a presentare la certificazione di un test antigenico rapido o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, e le prove si svolgeranno in sedi decentrate a carattere regionale per minimizzare gli spostamenti

Con il nuovo decreto Covid arriva lo sblocco dei concorsi pubblici per circa 110mila posti, affiancato da nuove procedure semplificate. “In Consiglio dei ministri abbiamo sbloccato tutti i concorsi pubblici e li abbiamo tutti digitalizzati. Non ci sarà mai più un concorso pubblico con carta e penna. Simbolicamente ha un enorme valore, è un upgrade di crescita del sistema verso una burocrazia più giusta", ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta
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"Dal 3 maggio 2021 è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni", si legge nel testo del decreto, approvato dal Consiglio dei ministri e in vigore dal 7 aprile
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La norma che sblocca i concorsi è stata inserita nel decreto dopo il via libera del Cts al protocollo del ministero della Funzione pubblica
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L'aggiornamento, ha spiegato Brunetta, si è reso necessario per rimuovere alcuni vincoli, a partire da quello dei 30 partecipanti a sessione per lo svolgimento delle prove in presenza, che rendeva impossibile lo svolgimento dei concorsi a molte amministrazioni
Ecco i principali concorsi pubblici interessati dallo sblocco
Il tetto non è più previsto, ma sono state introdotte regole più stringenti per garantire la sicurezza anti-contagio, fra cui l’obbligo per i candidati - anche già vaccinati - di presentare la certificazione di un test antigenico rapido o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti
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La durata massima della prova è limitata a un'ora e gli organizzatori dovranno predisporre orari scaglionati di arrivo dei candidati
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Si prevede lo svolgimento delle prove in sedi decentrate a carattere regionale, dove possibile anche all’aperto, minimizzando gli spostamenti

Le sedi devono avere percorsi dedicati di entrata e di uscita e adeguate volumetrie di ricambio d'aria per ogni candidato

Ognuno avrà a disposizione 4,5 metri quadri e dovrà essere a una distanza di 2,25 metri dalle altre persone

Inoltre è obbligatorio per tutti indossare mascherine FFP2

Tra le novità contenute nel decreto è previsto, "nei concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale, l'espletamento di una sola prova scritta e di una prova orale"

Ma anche "l'utilizzo di strumenti informatici e digitali e, in particolare, lo svolgimento in videoconferenza della prova orale, garantendo comunque l'adozione di soluzioni tecniche che ne assicurino la pubblicità, l'identificazione dei partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali"

Si prevede inoltre "una fase di valutazione dei titoli e dell'esperienza professionale ai fini dell'ammissione alle successive fasi concorsuali" e "in tal caso, il relativo punteggio concorre alla formazione del punteggio finale"

Si prevedono modalità ulteriormente semplificate (prova orale facoltativa) per i concorsi relativi al periodo dell'emergenza sanitaria e la possibilità a regime per le commissioni di suddividersi in sottocommissioni

Sono esclusi dalle procedure semplificate i concorsi per alcune categorie (il personale in regime di diritto pubblico, ex articolo 3 del Dlgs 165/2001) tra cui magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia