
Decreto Sostegno, dai vaccini al reddito di cittadinanza: le novità nella bozza
Un documento di 26 articoli e circa 50 pagine, con misure per contrastare la crisi economica scatenata dall’emergenza Covid. Tanti i temi: dai vaccini al reddito di cittadinanza. Ma si parla anche di lavoro, trasporti pubblici e cartelle esattoriali

È pronta la bozza preliminare del decreto Sostegno del governo Draghi: 26 articoli per contrastare la crisi economica scatenata dall’emergenza Covid. Tanti i temi al centro delle misure: dai vaccini al rifinanziamento del reddito di cittadinanza
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Si tratta di un documento di circa cinquanta pagine che riguardano nuove misure per il lavoro, le cartelle esattoriali, ma anche risorse aggiuntive per il trasporto locale
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Per rispondere alle esigenze emerse dalle nuove chiusure ci sarebbero nuovi interventi per i congedi parentali e per il potenziamento degli asili nido
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Stando alla bozza il decreto Sostegno stanzia 2,1 miliardi per i vaccini e per l'acquisto di farmaci per la cura del Covid-19
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Nello specifico 1,4 miliardi andrebbero ai vaccini e 700 milioni per l’acquisto di farmaci, Remdesivir e monoclonali (rispettivamente 300 e 400 milioni di euro)

Sarebbe previsto inoltre un investimento di 345 milioni di euro da stanziare per coinvolgere i medici di famiglia nella campagna vaccinale

Ulteriori 51,6 milioni servirebbero invece a prorogare fino al 31 marzo i Covid hospital

Risorse in arrivo anche per gli enti locali: dovrebbe essere stanziato un miliardo per l'esercizio delle funzioni degli enti oltre a 600 milioni per le autonomie speciali

Sarebbe previsto poi un finanziamento alle Regioni di 800 milioni per il trasporto pubblico

Si pensa anche ai Comuni, ai quali sarebbero destinati 250 milioni per il "ristoro parziale" delle mancata entrate della tassa di soggiorno e del contributo di sbarco
E ancora nuovi contributi a fondo perduto per tutti i titolari di partita Iva con ricavi non superiori a 5 milioni di euro e perdite di almeno il 33%
Tali contributi andrebbero da un minimo di mille a un massimo di 150 mila euro
Per calcolare l’ammontare si dovrebbe calcolare la differenza tra il fatturato di gennaio e febbraio 2021 con quello di gennaio e febbraio 2019

Dopodiché si dovrebbero applicare tre percentuali: 20% per le imprese con ricavi o compensi nel periodo di imposta 2019 non superiori a 400.000 euro, 15% per quelle con ricavi fino a 1 milione e 10% fino a 5 milioni