
Fisco, come funziona il modello danese citato da Draghi nel suo discorso al Senato
Il maggior carico fiscale ricade sul reddito personale e per le aziende sul reddito delle società. La tassazione delle persone fisiche avviene attraverso cinque differenti imposte, di cui una facoltativa: contributo al mercato del lavoro, imposta statale, imposta municipale, oneri sanitari e imposta ecclesiastica (istituita da una legge nel 1997)
Il presidente del consiglio Mario Draghi nel suo discorso per la fiducia al Senato ha citato il fisco danese come modello. Ecco quali sono le sue principali caratteristiche
Il programma di Mario Draghi
Come prima cosa bisogna ricordare che la Danimarca è ai primi posti nell'Ue per il rapporto tra gettito fiscale e Pil, che supera il 46%. La media dell'Unione Europea, invece, si attesta sul 40,2%
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Il gettito fiscale danese è utilizzato per le spese sanitarie, le cure mediche, il sistema scolastico, le forze di polizia, l'esercito, i trasporti pubblici, la manutenzione delle infrastrutture, ecc, e finanzia inoltre le borse di studio statali, le prestazioni monetarie e la previdenza sociale
Le parole più utilizzate nel discorso di Draghi al Senato
La tassazione delle persone fisiche avviene attraverso cinque differenti imposte, di cui una facoltativa: contributo al mercato del lavoro, imposta statale, imposta municipale, oneri sanitari e imposta ecclesiastica
L'analisi del discorso di Mario Draghi al Senato
Sono soggetti a tassazione tutti i redditi dei contribuenti residenti e solo quelli di fonte danese per quelli non residenti. Si è considerati residenti se si ha una residenza ufficiale in Danimarca o vi si risiede per più di sei mesi
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L'imposta nazionale è pari al 12,16% per i redditi da 42.800 corone (5.755 euro) a 513.400 corone (69.035 euro)e del 15% per lo scaglione di redditi superiori. L'imposta comunale varia tra il 22,5% ed il 27,8%. L’imposta sanitaria è stata abolita a partire dal 2019 in parte sostituita da un incremento della tassazione nazionale
Il discorso di Draghi al Senato, il video
A tutti i contribuenti è riconosciuta un'esenzione per le prime 46.200 corone (8.632 euro), importo ridotto a 34.500 corone (4.639 euro) per i minorenni. Sono poi riconosciute deduzioni per gli interessi passivi, i figli a carico, i contributi previdenziali (fino a 52.400 corone, l'equivalente di 7.046 euro), i contributi per il fondo di disoccupazione e le spese per il trasporto tra casa e lavoro

Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta un'ulteriore deduzione pari al 7,65% della remunerazione totale (compresi i benefit) che può arrivare fino ad un massimo di 37.200 corone (5.002 euro). A questo si aggiunge un ulteriore 5,4% per i genitori single. Le soglie di esenzione e gli altri importi considerati vanno raddoppiati

Sul reddito viene prima calcolato il contributo al mercato del lavoro con un'aliquota dell'8%. L'ammontare di questo contributo viene poi dedotto dal reddito al fine del calcolo delle altre imposte. I redditi da capitali sono tassati separatamente al 27% fino a 54mila corone (7.261 euro) mentre per importi superiori l'imposta è del 42%

Esiste anche l'imposta ecclesiastica, istituita da una legge del 1997, che è dovuta dai membri della Chiesa danese, la religione ufficiale dello Stato. L'aliquota varia dallo 0,41 all'1,50% a seconda dell'autorità municipale. L'imposta è facoltativa ma viene prelevata automaticamente qualora il contribuente non comunichi di non essere membro della Chiesa e quindi la volontà di essere esentato

L'imposta sul reddito delle società ha un'aliquota del 22%. I soggetti passivi sono le società residenti per tutti i redditi prodotti e quelle non residenti soltanto per i redditi di fonte danese. Una società si considera residente quando la sede della sua direzione effettiva è situata in Danimarca

Alcuni soggetti sono invece totalmente o parzialmente esonerati, come le comunità religiose riconosciute e le istituzioni ecclesiastiche collegate alla religione di Stato, la Banca centrale danese, i servizi sanitari industriali, le imprese di risanamento urbano, i fondi pensione

I redditi derivanti da attività non commerciale sono tassati solo se eccedono 1 milione di corone (134.466 euro) nel caso delle compagnie di mutua assicurazione

Gli immobili situati in Danimarca sono tassati con aliquota dell'1% fino a 3.040.000 corone (408.778 euro) e del 3% sul valore eccedente. La base imponibile è il valore catastale, che è considerato molto inferiore a quello di mercato

È stata inoltre approvata una riforma che prevede una riduzione delle aliquote (rispettivamente 0,44% e 1,1%) e l'adeguamento dei valori catastali. I terreni sono tassati a livello comunale con aliquota tra l'1,6% e il 3,4% a seconda del comune e dell'utilizzo