Il discorso di Draghi al Senato, tra emozione e citazioni: l'analisi

Politica

Marco Di Fonzo

Il Presidente del Consiglio lancia la guerra al virus per risorgere come nel Dopoguerra. Con un occhio al lavoro di Conte e molte novità per il futuro. L’incognita della durata, le faglie politiche sotto la maggioranza

Un discorso più lungo del previsto, un premier più emozionato, forse, di quanto ci si aspettasse. Zero retorica, da Mario Draghi, ma valori, indicazioni e giudizi netti, che echeggiano lo stile di uno dei suoi maestri: Carlo Azeglio Ciampi. (GOVERNO, LA FIDUCIA AL SENATO. LA DIRETTA - LE REAZIONI AL DISCORSO DI DRAGHI - IL VIDEO INTEGRALE DEL DISCORSO DI DRAGHI)

 

Il Presidente del Consiglio in Senato parla per quasi un’ora ma va subito dritto al punto: siamo tutti in trincea nella guerra contro il virus. E dunque serve la responsabilità di tutta la Nazione per uscirne. Cita Cavour, il Risorgimento, per mettere in agenda assieme emergenza e riforme. Da fare insieme, senza politica dei due tempi. Con un obiettivo che guarda a un altro momento fondante della nostra storia il Dopoguerra: come allora la missione è compiere una Nuova Ricostruzione.

Senza buttare a mare tutto quel che è stato fatto finora. Di qui il ringraziamento a Conte, sottolineato con uno degli applausi più intensi della ex maggioranza giallorossa. Molto però va rivisto, per accelerare e migliorare: su vaccinazioni, scuola, economia, Recovery, ruolo delle donne e parità effettiva di genere.

 

Su alcuni dossier il programma è articolato, dettagliato, pensiamo alla scuola. Su altri meno compiuto ma già chiaro come direzione di marcia. E alcuni punti fermi sono piantati con tutta la forza che ha nel campo politico: l’Europa e l’atlantismo. Con una chiosa rivolta verso chi, come Salvini, ancora ieri lo metteva in dubbio: “Sostenere questo governo – scandisce - significa condividere l'irreversibilità della scelta dell'euro”.

 

Un governo senza aggettivi, lo definisce, segnato da spirito repubblicano e dal dovere dell’unità. E con un sostegno parlamentare tanto ampio quanto assortito, aggiungiamo noi. Dentro corre il solco tra giallorossi e centrodestra, una faglia sismica sotto la maggioranza che vedremo quanto arriverà a scuotere palazzo Chigi.

 

Lui, Draghi, rende omaggio al nuovo incarico rivelando di non essere mai stato così emozionato. E riconosce il valore dei partiti quando spiega che il suo gabinetto non nasce dal fallimento della politica, ma piuttosto da un passo in avanti di tutti verso le necessità del Paese.

 

Sulla durata del governo non si sbilancia. In molti guardano alla possibilità che tra meno di un anno da palazzo Chigi salga al Quirinale per succedere a Mattarella. Spesso ci sono stati esecutivi dalla vita breve, si limita a dire, ma questo non ha impedito di compiere scelte decisive.

 

Ringrazia Mattarella, cita Papa Francesco. Punti di riferimento per gli italiani: inclusivi nei modi e assieme radicali nei valori. Modelli per Draghi, che scioglie le vele di fronte a un Paese stanco, nervoso, preoccupato. Ma con una gran voglia di tornare a vivere fino in fondo.

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