La nuova legge di Bilancio raddoppia le agevolazioni per incentivare l'occupazione femminile previste dalla legge Fornero, che dal 2013 riconosceva una decontribuzione del 50% degli oneri fiscali. Via libera dunque a una riduzione contributiva del 100% per i datori di lavoro, per nuovi contratti a tempo indeterminato o la trasformazione di quelli a tempo determinato. Ecco a quali categorie spetta
La legge di Bilancio del 2021 introduce alcuni sgravi per incentivare l'occupazione femminile in Italia, già in difficoltà e ulteriormente danneggiata dalla pandemia di coronavirus. Ecco quali sono
La manovra stanzia 37,5 milioni di euro per l’anno 2021 e 88,5 milioni di euro per l’anno 2022, la cui copertura è fornita dal programma europeo Next Generation Eu
Smart working semplificato, scadenza il 31 marzo: cosa succede dopo
La nuova legge di Bilancio prevede il raddoppio degli sgravi fiscali introdotti dalla legge Fornero (articolo 4 della legge 92/2012) per le assunzioni di donne, per il 2021 e il 2022
Dagli over 50 ai disabili: quando spettano i bonus assunzioni
Per questo sgravio è previsto un limite annuo
A QUANTO AMMONTA L'AGEVOLAZIONE - Lo sgravio riconosciuto consiste in una riduzione contributiva totale, pari al 100% dei contributi a carico del datore di lavoro, fino a un importo massimo di 6mila euro l’anno
L'agevolazione viene riconosciuta per assumere donne con contratto di lavoro a tempo indeterminato o trasformare a tempo indeterminato contratti di lavoro dipendente a tempo determinato
QUANTO DURA L'AGEVOLAZIONE - Nel caso di assunzione a tempo indeterminato, lo sgravio spetta per 18 mesi, a partire dalla data di assunzione
Per quanto riguarda la trasformazione da contratto a tempo determinato a contratto a tempo indeterminato, invece, la riduzione contributiva si applica fino al 18esimo mese dalla data di assunzione con il contratto a termine poi stabilizzato
A CHI SPETTA - Possono usufrire dell'agevolazione i datori di lavoro che assumono donne over 50, disoccupate da oltre 12 mesi, ovunque residenti
Lo sgravio spetta anche per l'assunzione di donne di qualsiasi età, residenti in una delle aree che possono accedere ai finanziamenti dei fondi strutturali europei (Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna e altre zone destinatarie di aiuti) e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi
L'altra categoria che rientra negli sgravi è quella delle donne di qualsiasi età, ovunque residenti, con una professione o di un settore economico caratterizzati da una accentuata disparità occupazionale di genere (individuati dal Decreto ministeriale del Ministero del Lavoro del 16 ottobre 2020), e prive di impiego da almeno 6 mesi
I settori interessati per quest'ultima categoria sono: agricoltura, Costruzioni, industria estrattiva, acqua e gestione rifiuti, industria energetica, industria manifatturiera, trasporto e magazzinaggio, informazione e comunicazione, servizi generali della Pa
Infine, possono usufruire degli sgravi i datori di lavoro che assumono donne di qualsiasi età prive da almeno 24 mesi di impiego regolarmente retribuito, ovunque residenti
La manovra precisa poi che le assunzioni devono comportare "un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti"
Lo sgravio finora riconosciuto era quello della legge Fornero dal 2013, ossia una riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per l'assunzione di lavoratrici in determinate condizioni