
La manovra ha alzato il tetto massimo a 16mila euro per detrazioni del 50% in dichiarazione dei redditi. Ma attenzione, ci si può avvantaggiare di questo sgravio solo in caso di ristrutturazione dell'immobile

Nella legge di Bilancio 2021 è previsto un innalzamento del tetto a 16mila euro per il Bonus mobili, vale a dire la detrazione Irpef del 50% delle spese documentate per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici in fase di ristrutturazioni edilizie
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Rispetto ai precedenti 10mila euro è stato deciso di alzare la spesa massima di ulteriori 6mila euro
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Il bonus mobili, infatti, è collegato al bonus ristrutturazione, per lavori cominciati dopo il primo gennaio 2020

La data di inizio dei lavori di ristrutturazione dovrà dunque risultare precedente a quella dell’acquisto dei mobili

Resta confermata anche la detrazione del 50% della spesa effettuata, da presentare nella dichiarazione dei redditi (rigo E57 del modello 730)

Si precisa inoltre che il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte, dunque un tetto di 16mila euro per ciascuna unità abitativa
Il bonus vale anche per grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni)
Il bonus mobili scatterebbe solo in relazione ai lavori di recupero del patrimonio edilizio non ai lavori di riqualificazione energetica (ecobonus)

Tuttavia anche diversi interventi edilizi agevolati ai fini dell'ecobonus rientrano nella definizione di lavori di ristrutturazione edilizia. Dalla sostituzione degli infissi agli interventi di isolamento termico dell'involucro dell’edificio

Se sul proprio immobile sono stati fatti questi lavori, e successivamente sono stati acquistati dei mobili d'arredo o degli elettrodomestici per lo stesso immobile, si prospettano quindi due opzioni

O si usufruisce dell'ecobonus, e si rinuncia al bonus mobili. Oppure si sceglie di avvantaggiarsi del bonus ristrutturazioni potendo così agganciarvi il bonus mobili