
Tv, libri e musica: come sono cambiate le nostre abitudini durante l’emergenza coronavirus
Cresciuti enormemente i consumi televisivi durante il lockdown, così come sono aumentati la lettura dei libri e l’ascolto della musica. Grande successo per il digitale mentre si rivelano poco attrattive le visite virtuali dei musei e dei siti archeologici. Dall’indagine di Impresa Cultura Italia-Confcommercio emerge inoltre come gli italiani siano disposti a pagare fino al 50% in più per assistere a eventi culturali dal vivo. FOTO

Crescono i consumi televisivi, la lettura dei libri, l’ascolto della musica e i servizi digitali, mentre è scarso il successo per le visite virtuali a musei e siti archeologici: queste alcune delle rivelazioni dell’indagine di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, in collaborazione con Swg, sugli effetti del covid-19 e del lockdown per i consumi culturali degli italiani
GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL CORONAVIRUS
Secondo i dati rivelati, i consumi televisivi durante il lockdown sono cresciuti del 47%
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Tra i consumi televisivi, si segnala un significativo aumento dell'utilizzo di piattaforme web in abbonamento (per il 34%) e, più in generale, dei canali a pagamento con un +20%
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Importante anche la crescita della lettura dei libri che durante la pandemia ha fatto registrare un +14%
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Per quanto riguarda quotidiani, riviste e fumetti, inoltre, durante il lockdown un lettore su sei ha dichiarato di avere abbandonato la versione cartacea in favore di quella digitale

Regge, invece, la lettura tradizionale dei libri sebbene, anche in questo caso, l'8% dei lettori sia passato in questi mesi all'e-book

Per quanto riguarda la lettura esclusiva dei fumetti, questa è diminuita del 27% durante il lockdown

Diminuita anche la lettura delle riviste: -10%

Si segnala invece un incremento per quanto riguarda l’ascolto della musica con un +7% durante la pandemia

Si segnala anche un incremento significativo dei consumi e dei servizi culturali digitali: +34%

Dallo studio emerge invece uno scarso successo degli spettacoli dal vivo in digitale

Poco sfruttate anche le visite virtuali a musei e siti archeologici

In pochi (solo il 4%) hanno approfittato della possibilità di visite virtuali a musei e siti archeologici

Dallo studio emerge inoltre che cresce la voglia di attività culturali legate al divertimento (+15% rispetto a dicembre 2019) e al relax (+14%)
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Inoltre, circa un italiano su tre sarebbe disponibile a pagare di più per assistere a eventi culturali dal vivo. Una quota che tra gli appassionati arriva a superare anche il 50%
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