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Nuova lettera Ue a Italia: manovra incompatibile con calo debito

Economia
Il ministero dell'Economia in una foto d'archivio

La Commissione chiede chiarimenti: “Il debito pubblico italiano rimane una vulnerabilità cruciale” e una “preoccupazione per l’area euro”. La risposta “dovrà essere trasmessa entro il 13 novembre”. Tria incontra il ministro tedesco a Berlino per presentare la manovra

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Il ministero dell’Economia ha ricevuto una nuova lettera dell’Ue in cui si chiedono chiarimenti sull'andamento del debito (L'ALTRA LETTERA - LA RISPOSTA DI TRIA). Nel documento, spiega il Mef, la Commissione europea chiede all’Italia “di fornire una relazione sui cosiddetti ‘fattori rilevanti’ che possano giustificare un andamento del rapporto Debito/Pil con una riduzione meno marcata di quella richiesta”. La risposta “dovrà essere trasmessa entro il prossimo 13 novembre”. Una lettera analoga, ricorda il Mef, era stata inviata anche negli anni passati. La risposta, aggiunge, “sarà inviata a Bruxelles rispettando la scadenza indicata”. Nella stessa giornata il minsitro dell'economia italiano Giovanni Tria ha incontrato a Berlino il suo omologo tedesco Olaf Scholz. Il Mef ha fatto sapere che "si è parlato anche della manovra di bilancio italiana: il ministro Tria ne ha spiegato la logica economica, che è puntata sulla crescita per ridurre il debito del Paese". Al centro delle discussioni – si legge nella nota del ministero - la preparazione di Eurogruppo ed Ecofin della prossima settimana: "I temi affrontati sono la riforma dell'Eurozona e il completamento dell'Unione bancaria".

Le preoccupazioni sul debito

La nuova lettera inviata al governo italiano, datata 29 ottobre, è indirizzata al direttore generale del Tesoro, Andrea Rivera. In essa Marco Buti, direttore generale della direzione Affari economici e finanziari della Commissione europea, scrive che “il debito pubblico italiano rimane una vulnerabilità cruciale”. “Un debito pubblico così elevato – sostiene – limita lo spazio di manovra del governo per spese più produttive a beneficio dei suoi cittadini”. “Un debito pubblico così elevato”, si legge ancora nella lettera, “è anche una fonte di preoccupazione per l'area euro nel suo complesso”.

“Traiettoria di bilancio incompatibile con necessità di ridurre rapporto debito/Pil”

Nella missiva, inoltre, la Commissione Ue ricorda che “l'ampia espansione di bilancio prevista per il 2019 è in netto contrasto con l'aggiustamento di bilancio raccomandato dal Consiglio”. “Questa traiettoria di bilancio, unita ai rischi al ribasso per la crescita del Pil nominale, sarà incompatibile con la necessità di ridurre in maniera risoluta il rapporto debito/Pil dell'Italia”, si legge.

La scadenza del 13 novembre

Nella lettera dell'Ue la questione dei tempi torna due volte. "Al fine di consentire alla Commissione europea di riflettere appieno nella sua relazione il contributo dell'Italia sui fattori significativi, gradirei ricevere la sua risposta entro il 13 novembre 2018 al più tardi", si legge alla fine. Ma già all'inizio si ricorda di aver "chiesto all'Italia di presentare un progetto riveduto di Dpb il prima possibile e in ogni caso entro tre settimane dalla data del parere". Il Mef garantisce che la risposta, "alla luce della quale si giustificherà la traiettoria di discesa del rapporto Debito/PIL indicata nel Documento programmatico di bilancio", arriverà entro la scadenza.

Tria a Berlino

Il Ministro dell'Economia Giovanni Tria ha intanto incontrato a Berlino il suo omologo tedesco Olaf Scholz. Ne dà notizia un comunicato del Mef, spiegando che "si è parlato anche della  manovra di bilancio italiana: il ministro Tria ne ha spiegato la logica economica, che è puntata sulla crescita per ridurre il debito del Paese". Al centro delle discussioni, poi, la preparazione di Eurogruppo ed Ecofin della prossima settimana: "I temi affrontati sono la riforma dell'Eurozona e il completamento dell'Unione bancaria", si legge nella nota.