Dopo la lettera del 18 ottobre con le preoccupazioni dei commissari Dombroviskis e Moscovici sulla manovra, il ministro dell’Economia ha risposto rassicurando l'Ue: “Rispetteremo gli obiettivi indicati”. Domani la Commissione si riunisce per decidere i prossimi passi
La manovra "non espone a rischi la stabilità finanziaria dell'Italia né degli altri Paesi dell'Unione europea". Questa la rassicurazione contenuta nella lettera inviata oggi dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, alla Commissione Europea. La risposta arriva dopo la missiva ricevuta lo scorso 18 ottobre e firmata dai commissari Valdis Dombroviskis e Pierre Moscovici in cui si è parlato di una “deviazione senza precedenti nella storia del Patto di stabilità”. Le scelte dell’Italia, sottolinea il titolare di via XX Settembre, sono “difficili ma necessarie” per migliorare le condizioni economiche del Paese attraverso riforme e investimenti che, una volta compresi, rassicureranno anche i mercati.
Le rassicurazioni nella lettera
"Riteniamo che il rafforzamento dell'economia italiana sia anche nell'interesse dell'intera economia europea", si legge nella lettera di Tria che ribadisce che “il posto dell'Italia è in Europa e nell'area Euro”. Il testo continua poi rassicurando i partner europei sulle “riforme strutturali” di cui si è finora parlato poco, ma che “formeranno parte integrante della manovra e avranno un impatto significativo sulla percezione e sui comportamenti dei cittadini, delle imprese e degli investitori". Il governo si dice quindi “fiducioso” che il recente rialzo dei rendimenti sui Btp “verrà riassorbito quando gli investitori conosceranno tutti i dettagli delle misure previste”.
“Scelte difficili ma necessarie”
Il governo italiano, continua la lettera, sul deficit strutturale "è cosciente di aver scelto un'impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di Stabilità e Crescita. È stata una decisione difficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre-crisi e delle drammatiche condizioni in cui si trovano gli strati più svantaggiati della società italiana". A questo proposito, il ministro Tria assicura: “Qualora i rapporti deficit/Pil e debito/Pil non dovessero evolvere in linea con quanto programmato, il Governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affinché gli obiettivi indicati siano rigorosamente rispettati”.
Le prossime tappe
Dopo aver ricevuto la lettera del governo italiano, il portavoce del presidente Jean Claude Juncker ha fatto sapere che il collegio dei commissari si riunirà domani, 23 ottobre, per discutere i prossimi passi da effettuare all’interno delle regole del semestre europeo.