Nella Cattedrale l'ultimo saluto alla presentatrice, scomparsa a 40 anni per un tumore. A celebrare la messa il parroco simbolo della lotta nella Terra dei Fuochi. Centinaia di persone presenti, Parenti depone sul feretro la cravatta delle Iene. LIVEBLOG
A Brescia è il giorno dell'ultimo saluto a Nadia Toffa, la conduttrice delle Iene morta il 13 agosto a 40 anni a causa di un tumore. Migliaia di persone sono arrivate nella città per i funerali
Tra loro erano presenti i colleghi delle Iene da Enrico Lucci a Filippo Roma, Giulio Golia e Matteo Viviani. L'ideatore del programma televisivo, Davide Parenti, prima dell'inizio dei funerali ha deposto sulla bara chiara la cravatta nera, simbolo della redazione delle Iene
I genitori della conduttrice sono entrati in chiesa mano nella mano, seguiti dalle sorelle e dagli altri parenti di Nadia. Durante la cerimonia ha preso la parola una nipote che ha ricordato il coraggio dell'inviata, aggiungendo: "Avrei potuto godere più a lungo del tuo amore eri molto molto coraggiosa"
Un altro amico della conduttrice ha ricordato Nadia come "una persona che univa, era magica". Con la voce rotta dalla commozione ha poi raccontato: "Mi aveva convinto che ce l'avrebbe fatta, nonostante il suo male fosse incurabile. Ecco Nadia era capace di convincerti di qualunque cosa". Tra i banchi in chiesa c'era anche Omar Pedrini
"Non faceva tutto questo per mettersi in mostra. Detestava l'ingiustizia. Era una rompicoglioni terribile che non staccava mai. Aveva un odio incredibile per le ingiustizie. Una persona autentica e la gente l'ha capito", ha detto invece l'ex Iena Enrico Lucci. "Ha raccolto l'odio della gente in un'efficace azione giornalistica" ha aggiunto
A celebrare la messa, come richiesto da Nadia stessa, è stato Padre Maurizio Patriciello, simbolo della lotta nella Terra dei Fuochi. Durante il funerale, il parroco “antiroghi” di Caivano (Napoli) ha detto: "Nadia ha messo l'Italia sottosopra, è stata amata da Nord a Sud, dalla Terra dei fuochi a Brescia. È entrata nel cuore di tutti perché è stata autentica, cocciuta perseverante, tosta. Ha avuto fame e sete di giustizia"
"Nadia era dalla parte dei deboli - ha detto dal pulpito don Maurizio -. Come Gesù è stata amata e odiata. Pagheremo la voglia di giustizia e verità come ha fatto Nadia, amata per la sua sete di verità. Hai saputo fare del tuo lavoro una missione"
In chiesa c'è chi è arrivato in autobus anche dalla Puglia, da Taranto, viaggiando per tutta la notte. "Siamo qui - hanno detto in piazza - per rendere omaggio all'onestà di Nadia che ci ha insegnato a lottare a testa alta senza paura"
Tra le tantissime persone presenti anche li amici del minibar di Tamburi, quartiere di Taranto in cui c'è l'Ilva, che Nadia Toffa aveva conosciuto durante uno dei suoi reportage
I ragazzi hanno indossato una maglietta con la scritta "Ie jesche pacce pe te!", in tarantino "Io esco pazzo per te", che è il fulcro di un progetto benefico
"Fu lei che vedendo quella maglietta ebbe l'idea - hanno raccontato i ragazzi del minibar di Tamburi - e, negli anni, siamo riusciti a raccogliere 700 mila euro e abbiamo aperto un reparto oncologico pediatrico. Senza di lei non sarebbe stato possibile"
L'arrivo del feretro è stato accolto con un lungo applauso, mentre alla fine della cerimonia, una ragazza ha cantato l'Halleluja di Leonard Cohen per l'ultimo saluto a Nadia Toffa
Fuori dalla Cattedrale di Brescia dopo i funerali, davanti a centinaia di persone, uno a uno i colleghi di Nadia, della redazione delle Iene, hanno sfilato davanti al feretro e hanno reso omaggio alla presentatrice