
Giallo di Caronia: la morte di Viviana Parisi, la scomparsa di Gioele. Le tappe del caso
Lunedì 3 agosto la donna, una dj, scompare insieme al figlio Gioele, di 4 anni. Al marito dice che sarebbe uscita con il bambino per andare a Milazzo. Percorre invece l’autostrada verso Palermo, tampona un furgoncino e lascia l’auto in una piazzola di sosta, per poi scomparire. Il corpo viene ritrovato l’8 agosto. Per giorni si cerca il figlio: il 19 agosto vengono trovati dei resti che potrebbero essere del bimbo. Diverse le piste che seguono gli investigatori ma ancora la vicenda ha molti punti oscuri

Una vicenda piena di misteri e punti oscuri. Il giallo di Caronia è iniziato il 3 agosto e ancora non si è arrivati con chiarezza a scoprire cosa è successo a Viviana Parisi e al figlio Gioele. La donna è stata ritrovata morta l'8 agosto mentre proseguono da settimane le ricerche del piccolo di 4 anni. Il 19 agosto sono state trovati dei resti che potrebbero appartenere al bambino. Ecco quanto si sa finora sulla vicenda e quali sono gli aspetti ancora da chiarire
Caronia, trovato il corpo di Viviana Parisi. Continuano le ricerche del figlio Gioele
Viviana Parisi, 43 anni, originaria di Torino, viveva con la famiglia a Venetico, un piccolo paese vicino a Messina. Al marito Daniele Mondello, musicista e Dj come lei, la mattina del 3 agosto aveva detto che sarebbe uscita con il bambino per andare in un centro commerciale di Milazzo
Il ritrovamento del cadavere della donna
Avrebbe dovuto percorrere una trentina di chilometri. Invece ne ha percorsi oltre 104, imboccando l’autostrada in direzione Palermo. Uscita all’altezza di Sant’Agata di Militello - si ipotizza per fare benzina - ha poi proseguito la sua corsa
Le prime tappe della vicenda
All’altezza della galleria Pizzo Turda a Caronia, sottostante l'autostrada A20 Messina Palermo, ha tamponato un furgoncino di alcuni impiegati di una ditta di manutenzione, fermandosi poi in un’area di sosta poco dopo la galleria
Trovate tracce che potrebbero essere di Gioele
La sua auto, un’Opel Corsa, è stata ritrovata alle 11 e 30 di lunedì 3 agosto dalla polizia stradale con all’interno la borsa della donna con dentro un centinaio di euro prelevati da poco, i suoi documenti e il cellulare. La vettura recava i segni di un banale incidente

La sera stessa, il marito ha denunciato la scomparsa della moglie e del figlio, diffondendo un appello sui social network. La procura di Patti ha aperto un’inchiesta

Il corpo della donna è stato ritrovato la sera dell’8 agosto a poca distanza dal punto dell’autostrada in cui era stata vista per l’ultima volta, tra gli alberi di una boscaglia, vicino a un pilone dell’alta tensione messo sotto sequestro dalla procura

Ancora tanti gli aspetti da chiarire, a cominciare dal percorso fatto dalla donna dopo l’incidente con il furgone. Secondo la ricostruzione degli operai, che si sono subito fermati per deviare il traffico, la donna sarebbe scesa dall’auto e avrebbe proseguito per un tratto a piedi, si ipotizza col bimbo in braccio, lungo l'autostrada, facendo perdere le sue tracce.

Il suo percorso resta un “giallo” ancora al vaglio della Procura di Patti e della polizia che non escludono alcuna ipotesi. Per fare luce su quanto accaduto, si cerca di scoprire cosa abbia fatto Viviana Parisi nei venti minuti trascorsi tra la sua uscita al casello autostradale di Sant'Agata di Militello e il suo rientro in autostrada, dove poi ha avuto l'incidente.

Sul tavolo degli investigatori sono diversi gli scenari possibili: la madre avrebbe ucciso il figlio e poi si sarebbe suicidata, oppure la donna sarebbe stata uccisa da qualcuno che ha portato via il bambino, o ancora lei stessa avrebbe affidato il figlio a qualcuno per poi togliersi la vita. ”Mia moglie durante il coronavirus stava male - ha raccontato il marito - temeva sia per me che per il bimbo. Siamo una coppia che è sempre stata vicina, lei è una mamma speciale”

Non si esclude neppure un incidente: la donna correndo potrebbe essere caduta violentemente e sbattuto la testa e il piccolo sarebbe fuggito. Solo tesi, al momento, senza una vera soluzione. Ma la priorità per tutti resta una sola: trovare Gioele, e il tempo non è un amico dei soccorritori

Vigili del fuoco, protezione civile, polizia, finanza, carabinieri con unità cinofile e droni stanno setacciando una nuova area. Sono stati già controllati più di 500 ettari, compresi pozzi, rifugi e casolari che si trovano nella campagna di Caronia. Gli investigatori hanno sentito i familiari della donna e i testimoni

L’11 agosto viene eseguita l’autopsia sul corpo di Viviana Parisi. I periti spiegano che "non si può escludere nulla perché le lesività sul corpo possono essere compatibili con tutte le ipotesi possibili. Sono emerse delle fratture su più parti del corpo che era in avanzato stato di decomposizione". Il legale della famiglia Mondello ha riferito che "il corpo non presenta nessuna ferita da arma da taglio o da arma da fuoco, ma solo ferite compatibili con una caduta”
I risultati dell'autopsia
Il 14 agosto, Daniele Mondello, padre di Gioele, ha diffuso un appello video. In lacrime chiede: "Chiunque abbia visto qualcosa dopo l'incidente, nelle campagne, si faccia avanti, chiami la polizia. Io amo mio figlio e lo voglio trovare…"

Nei giorni seguenti emergono altre possibili ipotesi per il giallo: prima non si esclude che il bambino possa essere morto nell'incidente stradale e la madre, dopo avere nascosto il corpo del bambino, si possa essere suicidata per lo choc. Questa versione però non viene ritenuta credibile dalla famiglia della donna perché non sono emerse tracce ematiche

Altre analisi investigative seguono la pista che la donna e il bimbo possano essere stati invece aggrediti da animali selvatici o cani feroci. Un'ipotesi che sarebbe avvalorata dalla presenza sulle gambe della donna di alcuni morsi. Le scarpe di Viviana, inoltre, non sarebbero sporche di terra, come se non avesse camminato a lungo e fosse stata aggredita improvvisamente da qualcuno

Il 17 agosto, dopo una testimonianza, gli inquirenti raggiungono una nuova "ragionevole certezza”: dopo l'incidente stradale "Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale, con gli occhi bene aperti, con la testa appoggiata sulla sua spalla destra e senza alcuna ferita". E la madre aveva nei suoi confronti "un atteggiamento protettivo”

Il testimone, un turista che aveva soccorso la donna dopo l’incidente, ha raccontato di averla vista "di fronte, che camminava in modo veloce verso un passaggio nel guard rail dopo la galleria, dove c'è un piccolo varco". Hanno cercato di aiutarla, ma "quando la signora è sparita dalla loro vista" hanno sospeso le ricerche

Il 18 agosto il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, titolare dell’inchiesta, ha spiegato: "Da quello che ci è stato riferito dai turisti che hanno visto Viviana Parisi viva a Caronia dopo l'incidente stradale sull'autostrada Palermo-Messina, la signora era agitata e impaurita". Al momento è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo e sequestro di persona. "Proseguono le indagini in tutte le direzioni, al momento non ci sentiamo di escludere nulla”. Le ricerche del piccolo Gioele continuano

Il 19 agosto si intensificano le ricerche con il coinvolgimento di numerosi volontari: proprio la segnalazione di uno di loro permette di ritrovare a poche centinaia di metri dall’autostrada alcune tracce, resti ossei e una maglietta che potrebbero appartenere al piccolo
Caso Viviana Parisi, segnalazione di un volontario: tracce di Gioele "al 99 per cento"
Sarà necessario l'esame del Dna per avere la conferma definitiva che i resti ossei ritrovati appartengano al piccolo Gioele. I resti sarebbero stati straziati dagli animali selvatici che li avrebbero trascinati all'interno di una fitta radura, tra la boscaglia che circonda la zona, a circa 700 metri di distanza dal traliccio ai piedi del quale è stato scoperto il cadavere della donna