Un agricoltore di 55 anni, della provincia di Cuneo, è stato salvato con un trapianto eseguito all'ospedale Molinette. Sono stati necessari quattro passaggi in sala operatoria e il complesso degli interventi è stato definito dalla Città della Salute "ai limiti dell'impossibile"
In seguito allo schiacciamento della parte superiore destra dell'addome contro il braccio di una pala agricola, un 55enne aveva riportato un grave trauma epatico. Trasportato in codice rosso all’ospedale di Cuneo, era stato immediatamente operato per una gravissima emorragia dovuta ad una lacerazione traumatica del fegato. L'organo è stato "impacchettato" per contenere la perdita di sangue e poi sottoposto, per altre due volte, a intervento chirurgico ma dopo quasi due settimane dall’incidente il fegato aveva ricominciato a sanguinare.
Insufficienza epatica acuta
Sono stati eseguiti altri due interventi ma ormai gran parte del fegato era andata perduta e il paziente stava precipitando in insufficienza epatica acuta. L'ospedale ha quindi lanciato l'allarme a Torino, dove l'agricoltore è stato trasferito. Il nome è stato inserito nella lista di super urgenza nazionale e nel giro di poche ore il Centro nazionale trapianti di Roma ha segnalato al corrispettivo del Piemonte la disponibilità di un fegato da donatore compatibile di un'altra regione italiana.
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Il trapianto
A 18 ore dall'immissione della lista il paziente è entrato nel Centro trapianti di fegato delle Molinette, dove sono intervenuti il direttore Renato Romagnoli con la sua equipe e l'epatologa Silvia Martini. Con la prima operazione è stato sostituito il fegato, con le altre tre si è giunti al termine della terapia chirurgica. A tre settimane dal trapianto il paziente è stato trasferito nell'area Semintensiva del Centro trapianti fegato di Torino "dove attualmente - affermano alla Città della Salute - si trova in piena ripresa".