Come riferito dal pm Angelo Cavallo, che coordina le indagini, la conferma è arrivata dalla fede e dalle scarpe indossate dalla donna. Sarà eseguito sia l'esame del dna che l'autopsia. Al momento "sono aperte tutte le ipotesi, dall'incidente al gesto estremo"
È di Viviana Parisi il cadavere trovato nel pomeriggio nei boschi attorno a Caronia (Messina). La conferma è arrivata dalla fede che la donna aveva al dito (all'interno c'è scritto il nome del marito, Daniele Mondello), e dalle scarpe indossate. Lo riferisce il pm Angelo Cavallo che coordina le indagini. Al momento, sono "aperte tutte le ipotesi, dall'incidente al gesto estremo". Solo l'autopsia potrà dire come e quando è morta. Ancora nessuna traccia del piccolo Gioele che era con la mamma al momento della scomparsa.
La scomparsa di Viviana e Gioele
Viviana Parisi risultava dispersa, assieme al figlio di 4 anni, dal pomeriggio di lunedì 3 agosto. L'auto sulla quale viaggiavano i due è stata trovata, con i segni di un incidente, nel Messinese, sull'autostrada A20 Messina-Palermo, all'altezza di Caronia. A dare l’allarme era stato il marito, che non ha visto rincasare la donna e il bambino.
Il ritrovamento del cadavere
Nell'area, da giorni, erano al lavoro squadre di vigili del fuoco, protezione civile, polizia e carabinieri, impegnate nelle ricerche con l'aiuto di cani molecolari e biologici e con il sorvolo di droni ed elicotteri. Il cadavere di una donna, che indossava un paio di pantaloncini jeans, una maglietta e un paio di scarpe bianche, era stato trovato nel pomeriggio di oggi, 8 agosto, nella boscaglia nei pressi dell'autostrada Palermo-Messina, non molto distante dal punto da cui Viviana si sarebbe allontanata. Una scarpa era indossata, l'altra è stata trovata vicino al cadavere che giaceva bocconi tra gli alberi di una boscaglia, non molto distante dal punto dell'autostrada A20 da cui Viviana si è allontanata. Poi la svolta: un indumento indossato dal cadavere è stato riconosciuto dal marito.
Le ricerche del bambino
Le ricerche del bambino sono riprese con un massiccio impegno di uomini, mezzi e cani molecolari che proseguiranno per tutta la notte. L'area divisa per reticoli è di oltre 300 ettari. Le ricerche si svilupperanno a partire dal punto in cui è stato ritrovato il corpo di Viviana. In linea d'aria è a meno di un chilometro dalla galleria Pizzo Turda nel quale la donna ha avuto il lieve incidente con il furgone degli operai di una ditta di manutenzione. Secondo la ricostruzione degli stessi operai, che si sono subito fermati per deviare il traffico, Parisi avrebbe proseguito per un tratto e poi sarebbe scomparsa. I vigili del fuoco hanno seguito le sue tracce per alcune centinaia di metri. La logica avrebbe voluto che Viviana imboccasse un varco sul lato destro della carreggiata. Invece, la posizione del cadavere indica che abbia lasciato a piedi l'autostrada scavalcando il guard rail a sinistra. Da qui si sarebbe allontanata per alcune centinaia di metri prima di trovare la morte nella boscaglia vicina. Gli operai sostengono che era sola, altri dicono che fosse con il figlio.