
Frana a Ischia, la colata di fango che ha distrutto Casamicciola: cosa è successo. FOTO
Tra il 25 e il 26 novembre 2022 il fragile terreno dell'isola campana ha ceduto sotto il peso dei detriti che, partiti dal monte Epomeo, sono scesi verso il mare distruggendo strade, case e macchine. Non è la prima volta che succede: la storia di Ischia è segnata da tragedie ambientali e abusivismo edilizio

Nella notte tra il 25 e 26 novembre 2022 l’isola di Ischia è diventata, ancora una volta, vittima del maltempo. Le forti piogge che l’hanno colpita hanno provocato una frana che, dal monte Epomeo, è arrivata fino al mare, abbattendosi sul comune di Casamicciola Terme. Una colata di fango e di terra ha travolto tutto quello che incontrava: case, negozi, veicoli parcheggiati. C’è chi ha perso la vita: a ricerche dei dispersi ancora in corso, sono almeno otto le vittime accertate
GUARDA IL VIDEO: Frana Ischia, le immagini della colata di fango
Un’abitante di Casamicciola ha raccontato che, intorno alla mezzanotte di quella sera, “ha iniziato a piovere fortissimo”. Verso le tre di mattina, il “primo boato e un rumore forte, come quando c’è un incidente d’auto”. La terra ha iniziato a franare. Poi, intorno alle cinque, “ecco un'altra frana”
Chi sono le vittime della tragedia a Casamicciola
Il Cnr-Irpi ha poi fatto sapere che, tra la mezzanotte e le sei, si sono registrati 126 mm di pioggia. Una cifra record. “Negli ultimi 20 anni – periodo per il quale abbiamo accesso ai dati dei pluviometri – questo dato non era mai stato raggiunto e rappresenta un indice di gravità della pioggia”, hanno detto dal Centro
Clima, frana a Ischia: 130 eventi estremi sono nel 2022
"Negli ultimi 20 anni – periodo per il quale abbiamo accesso ai dati dei pluviometri – questo dato non era mai stato raggiunto e rappresenta un indice di gravità della pioggia”, ha sottolineato il Cnr. Il picco massimo di pioggia oraria sui due pluviometri più vicini ai luoghi della tragedia è stato di 51,6 mm in località Forio e di 50,4 mm al Monte Epomeo
Ischia, dall'abusivismo edilizio al condono 2018
La frana si è staccata da lì ed è scesa giù verso valle, travolgendo la vegetazione e le case, aprendo un varco tra alberi secolari e abitazioni dalle fondamenta incerte. Da piazza Maio si è incanalata lungo via Pio Monte della Misericordia e poi sul piazzale del porto, dove alcune auto sono state trascinate in mare insieme a due bus turistici
GUARDA IL VIDEO: Frana Ischia, il dolore di una residente
Centinaia di uomini dei soccorsi sono arrivati a Ischia dal resto della Campania e di tutta Italia: Protezione civile, volontari, forze armate. Aerei, bobcat, pale meccaniche, motopompe, idrovore, escavatori, torri. Napoli ha cancellato simbolicamente la prima inaugurale al Teatro di San Carlo in segno di vicinanza all’isola. Il governatore Vincenzo De Luca ha chiesto lo stato di emergenza, il premier Giorgia Meloni ha convocato d’urgenza un Consiglio dei ministri che ha stanziato due milioni di euro per ricostruire Ischia e aiutare i suoi abitanti

Non è la prima volta che l’isola campana è vittima di maltempo e frane. Negli ultimi 16 anni sono almeno tre gli eventi tragici causati in parte da quelli che la scienza chiama “eventi climatici estremi” e in parte dall’aggressione edilizia che reso ancora più fragile un territorio già in bilico per la sua struttura idrogeologica. Il 30 aprile 2006 era stata sempre una frana di detriti e di fango a colpire l’isola, all’altezza del monte Vezzi. Un’abitazione fu spazzata via, insieme alle vite di quattro persone che ci vivevano

Solo tre anni dopo, il 10 novembre 2009, sempre Casamicciola fu colpita da violente piogge. Sempre dal monte Epomeo si staccò un costone che trascinò verso il mare tutto quello che incontrava, tra cui anche Anna De Felice, una ragazza di appena 15 anni. Il 21 agosto 2017 fu un terremoto di magnitudo 4.0 a far crollare le abitazioni e a uccidere due persone. Ma la storia delle tragedie di Casamicciola ha radici ancora più antiche

Costruita su un terreno franoso, capace di amplificare terremoti e altri fenomeni di entità modesta, la frazione fu distrutta nell’estate del 1883, quando un sisma di potenza 4.3 uccise oltre 2mila persone. Di 15 fenomeni tellurici registrati tra il 1228 e il 1883 a Ischia, 12 si sono verificati a Casamicciola. Il direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Mauro di Vito, spiega che i terreni dell’isola sono “piroclastici, ovvero derivati dal materiale eruttato dai vulcani, e sono di tipo poroso e fine”

I terreni si “saturano facilmente di acqua e questo facilita la mobilizzazione di queste masse terrose, che non sono molto spesse ma che il più delle volte riguardano aree molto estese”. E quindi, “nel momento in cui inizia a mobilizzarsi questo strato superficiale di terreno, anche se non è di grosso spessore, estendendosi su un'ampia area crea comunque un grosso volume composto da acqua e fango che scende ad alta velocità lungo i valloni"

Man mano che la conformazione del vallone si restringe, "le colate di acqua e fango aumentano di velocità e raccolgono altro materiale portandolo a valle”. Fenomeni naturali, quindi. Ma non solo. A pesare, sottolinea di Vito, è “anche la mancata manutenzione del territorio”, unita al fatto che “molte di queste valli sono diventate strade”. Su cui sono state costruite delle case. L’abusivismo edilizio è da sempre considerato uno dei principali nemici di Ischia, troppo fragile per sopportarne le conseguenze

L’ultima frana ha riportato al centro del dibattito le polemiche sulle norme inserite dal governo Conte I nel decreto del 2018 dedicato a un’altra tragedia italiana, quella del Ponte di Genova. L’articolo 25 della legge consentiva l’accesso ai fondi pubblici per ricostruire le case distrutte dal terremoto del 2017. Anche quelle risultanti da abusi edilizi, a cui però non era stata ancora applicata la sanatoria

La norma prevedeva un percorso accelerato per sanare gli abusi edilizi compiuti sulle case danneggiate o distrutte, in modo da permettere ai proprietari di queste case di ricevere i fondi statali per la ricostruzione. La sanatoria fu combattuta dagli ambientalisti e Legambiente riferì che a Ischia erano 28mila le richieste ufficiali di sanatoria edilizia
Ischia, Curcio a Sky TG24: "Rabbia e dolore per quanto accaduto"