
L'imbarcazione naufragata il 13 gennaio 2012 era un piccolo gioiello costruito con tutti i comfort di lusso: 1.500 cabine, quattro piscine salate, cinque ristoranti e il più grande centro benessere su una crociera. Ecco le immagini di come appariva prima della tragedia e dopo

Il 13 gennaio 2012 la Costa Concordia è naufragata davanti all'Isola del Giglio. Nell'incidente sono morte 32 persone. La nave da crociera era lunga 291 metri e larga 35, con 1.500 cabine e un equipaggio di 1.100 persone: era considerata una delle imbarcazioni più lussuose in circolazione. Ecco le immagini degli interni, prima e dopo la tragedia
GUARDA IL VIDEO: Naufragio della Concordia, passeggero risarcito per stress
La nave da crociera Costa Concordia è stata costruita nei cantieri di Genova Sestri Ponente. È stata varata il 2 settembre 2005 e il 'battesimo' è avvenuto il 7 luglio 2006 a Civitavecchia. Due giorni dopo è salpata per il suo viaggio inaugurale. I suoi tredici ponti avevano i nomi di altrettanti Stati europei
Chi erano le vittime della Costa Concordia
Per quanto riguarda l’intrattenimento, Costa Concordia aveva una teatro disposto su tre ponti, chiamato Atene
Costa Concordia, l'ex comandante Schettino dalla tragedia ad oggi
Ma poteva contare anche su un simulatore di guida da GP con la replica di una vettura di Formula 1, sale videogiochi, una discoteca, sale da ballo, un cinema 4D e una maxi schermo da 18 metri quadri
Lo speciale sulla Costa Concordia
La nave era dotata di 1.500 cabine totali, delle quali 87 all'interno dell'area benessere e 505 con balcone privato. C'erano anche 58 suite con balcone privato e altre 12 suite all'interno dell'area benessere
La rimozione del relitto in timelapse. VIDEO
La Concordia poteva vantare il più grande centro benessere su una nave da crociera, chiamato Samsara Spa: era dislocato su due ponti con una superficie di 1.900 metri quadrati
Dieci anni dalla tragedia della Costa Concordia: il racconto per immagini
La nave aveva quattro piscine salate. Due di queste avevano una copertura semovente in cristallo che ne permetteva l'utilizzo anche d'inverno o in caso di maltempo, una aveva invece un acquascivolo
Che fine ha fatto la Costa Concordia naufragata al Giglio. FOTO
La nave disponeva di cinque ristoranti, dei quali uno alla carta (a pagamento). I bar presenti a bordo erano 13

Tra i tanti comfort, Costa Concordia poteva contare su cinque grandi vasche idromassaggio Jacuzzi ad acqua calda, un campo polisportivo e un percorso jogging

Un'immagine di uno dei ristoranti della Costa Concordia, nei momenti successivi all'impatto con gli scogli al Giglio, avvenuto alle 21.45 del 13 gennaio 2012

Le prime immagini degli interni dopo la tragedia sono state scattate già nelle fasi iniziali delle operazioni di soccorso, quando ancora si cercavano sopravvissuti. Le vittime del naufragio furono 32, tra passeggeri e membri dell'equipaggio

Dopo aver dichiarato la "perdita totale" (total loss) della Costa Concordia, fu deciso che il relitto venisse smantellato a carico di Costa Crociere e degli assicuratori

Nel settembre 2013 è iniziata l'operazione di "parbuckling" per disincagliare la nave dal fondale e raddrizzarla in posizione di galleggiamento. Nei mesi successivi, alcuni sopralluoghi nel relitto hanno mostrato come erano gli interni a due anni dal naufragio

Ecco come appariva il ponte di comando della Costa Concordia dopo due anni dal naufragio

Ecco una delle fotografie dell'interno della Costa Concordia scattata durante due sopralluoghi effettuati da periti e inquirenti nel gennaio e nel febbraio 2014
Si decise che la demolizione dovesse avvenire nel porto di Genova. Nell'estate del 2014 sono state completate le procedure per il rigalleggiamento del relitto, che è stato quindi spostato dal Giglio alla Liguria
Il costo delle operazioni di smantellamento è stato di 1 miliardo di euro, il doppio del costo di costruzione della nave

Nel 2015 il relitto della nave, alleggerito di 5.700 tonnellate di materiali, dopo un trasferimento notturno di 10 miglia dalla banchina di Pra', è stato collocato nell'area dell'ex Superbacino del porto di Genova per essere definitivamente smantellato
L'operazione di demolizione delle oltre 110.000 tonnellate della nave si è caratterizzata per il recupero di elementi riutilizzabili, tra cui parti dei motori e le eliche, scambiatori di calore, depuratori e bitte

Oltre all'acciaio (circa 50.000 tonnellate), sono stati riciclati alluminio, rame, bronzo, piombo, legno, plastica, vetro e apparecchiature elettriche. Come spiegato da La Repubblica, solo una parte relativamente piccola è stata avviata a discarica indifferenziata, fra cui arredi interni per 8.600 tonnellate, prodotti confezionati per 600 tonnellate e materiali di isolamento per 1000 tonnellate