Giulio Andreotti, Bettino Craxi, Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Massimo D'Alema. Sono solo alcuni dei personaggi politici al centro di una parte delle oltre 14mila vignette che Forattini ha prodotto nella sua lunga carriera. Ecco alcune tra le più significative
OLTRE 14MILA VIGNETTE
- ''La prima vignetta fu quella nel 1974 dopo la vittoria del referendum sul divorzio, disegnai Fanfani come un tappo (era molto basso) che saltava via da una bottiglia con un grande NO sull'etichetta''. Questo uno degli aneddoti raccontati da Giorgio Forattini, celebre fumettista morto a 94 anni. Era nato a Roma nel 1931. Maestro della satira, ha prodotto circa 14mila vignette che hanno coinvolto presidenti della Repubblica, Papi, leader e Capi di Stato stranieri e scandito momenti cruciali della vita pubblica, italiana e non solo.
UNA LUNGA CARRIERA
- Forattini, nella sua lunga carriera, ha lavorato per Panorama e Paese Sera, quotidiano della capitale nel quale entrò come grafico. Ma anche per 'La Repubblica e L' Espresso, per La Stampa e per Il Giornale di Silvio Berlusconi dal quale uscì dopo le polemiche seguite a una vignetta sul Cavaliere in mutande. Uno dei suoi obiettivi è stato, in diverse occasioni, anche Giulio Andreotti
BERLUSCOTTI
- Sia Andreotti sia Berlusconi sono riproposti in una vignetta del 1999, con la didascalia "Berluscotti" ed un personaggio che raffigura i tratti somatici di entrambi i due influenti uomini politici.
OLTRE 55 LIBRI
- Un'altra vignetta, questa volta del 1991, che ritrae ancora una volta Giulio Andreotti. Traendo spunto dalla prolifica produzione di Forattini sono stati pubblicati anche 55 libri da Mondadori, che hanno venduto più di tre milioni di copie. Con Mondadori sono apparse anche le ultime due antologie delle sue vignette: "Il Forattone. 1973-2015" (2015) e "Arièccoci. La Storia si ripete" (2016). Il suo ultimo libro è "Abbecedario della politica" (Clichy, 2017), che illustra come nasce una vignetta.
ABU MAZINGA
- E' del 2005 invece la vignetta di Giorgio Forattini, intitolata "Abu Mazinga", pubblicata in prima pagina su "La Stampa" nel giorno in cui il quotidiano torinese rende noto che il vignettista terminerà a fine febbraio di quell'anno la sua collaborazione. Protagonista della vignetta Abu Mazen, presidente della Palestina proprio dal 2005.
LA MORTE DI CRAXI
- Tra le vignette più ricordate, ecco quella legata alla morte di Bettino Craxi disegnata da Forattini per il settimanale ''Panorama'' e pubblicata il 19 gennaio 2000. "Ingrata patria non avrai le mie osse" è la didascalia a corredo dell'immagine.
GESU' BAMBINO
- Pubblicata ancora su "La Stampa" il 3 aprile 2002, questa vignetta di Forattini mostra Gesù Bambino nella mangiatoia a Betlemme che alla vista di un carro armato con la stella di Davide esclama: ''Non vorranno mica farmi fuori un'altra volta?!''.
L'ULTIMA PER "LA REPUBBLICA"
- Dopo 25 anni a "La Repubblica", Forattini lascia con questa vignetta: era il 30 dicembre 1999. ''Allora è pronta sta' vignetta?'' domanda una voce fuori campo ad un Massimo D'Alema disegnato senza volto e in divisa militare. ''Ancora bianchetto, diretto'!!'', si legge ancora. La didascalia, a titolo di saluto, dice: ''Il nuovo vignettista di Repubblica''.
FINI E BERLUSCONI
- E' del 2010, invece, una celebre vignetta in cui Forattini ironizza sulla rottura olitica fra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Era stata pubblicata dal vignettista sul suo sito internet.
D'ALEMA E LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO
- Tra le più famose e discusse vignette c'è anche quella, pubblicata su "La Repubblica", datata ottobre 1999, che raffigura Massimo D'Alema mentre usare il bianchetto sulla lista Mitrokhin. D'Alema stesso chiese un risarcimento di tre miliardi di lire per poi tornare sui suoi passi nel 2001 dopo che Forattini chirisce in tribunale di non aver voluto fare alcun riferimento a fatti reali.
LE UNDICI BARE
- C'è anche il calcio nella produzione forattiniana. In una vignetta dedicata agli azzurri del pallone, pubblicata sulla prima pagina del Giornale, il vignettista disegna undici bare azzurre in un campo di calcio e un Prandelli-santo, (dotato di aureola) che recita: "Lazzari alzatevi e camminate". Questa la risposta alle critiche del giocatore Simone Pepe arrabbiatosi al rientro in Italia dalla spedizione in Sudafrica in cui erano disegnate solamente le undici bare.
IL RE SOLE
- Nelle vignette di Forattini è stato protagonista anche Il Re Sole. Giannelli (Corriere della Sera ), ha ritratto il più famoso dei re di Francia con le sembianze di Bertinotti che afferma: "Lo stato sociale sono io" . Per Forattini (ai tempi a La Repubblica) è l'allora presidente del Consiglio, Romano Prodi il quale, in una vignetta, esclama la storica alla celebre frase di Luigi XIV: "Lo stato sono io".