Donna accoltellata a Milano, dall'aggressione all'arresto del 59enne: cosa sappiamo finora

Cronaca

Introduzione

Prima la coltellata, alle 9 del mattino di ieri, in piazza Gae Aulenti a Milano, ai danni di una donna di 43 anni. Poi l'arrivo dei soccorsi, e il trasporto della vittima in ospedale per essere operata. Le testimonianze, la diffusione delle immagini dell'aggressione e le prime ricerche. Infine, il riconoscimento dell'uomo da parte della sorella gemella e il suo rintracciamento in un albergo del capoluogo lombardo. Arrestato per tentato omicidio, l'assalitore - Vincenzo Lanni, 59 anni, nato a Bergamo - ha spiegato il movente: "Ho colpito nel simbolo del potere economico". Ecco cosa sappiamo finora.

Quello che devi sapere

La coltellata

Erano le 9 del mattino di lunedì 3 novembre quando, in piazza Gae Aulenti a Milano, un uomo - poi identificato come il 59enne Vicenzo Lanni - si è avvicinato a una donna di 43 anni, dipendente di Finlombarda, per poi colpirla con una coltellata dal basso verso l'alto. Un colpo improvviso e violento, alla schiena, proprio nel cuore del "distretto smart" di Milano, che manager e professionisti attraversano ogni giorno per recarsi al lavoro. Ferita anche al torace e all'addome, la 43enne è stata portata all'ospedale Niguarda di Milano, dove si trova ricoverata in prognosi riservata e dove ha subìto un intervento di due ore.

 

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I soccorsi e l'arrivo del marito

"L'ho vista ferita a terra, urlava e chiedeva aiuto. È stato terribile", ha detto una collega della 43enne, riversa a terra in una pozza di sangue. Una scena "agghiacciante" l'hanno definita i passanti che, vedendo la 43enne accasciata, hanno dato l'allarme. Avvertito dalle forze dell'ordine, qualche minuto dopo è arrivato in bicicletta anche il marito, che ha avuto giusto il tempo di vederla caricare dai sanitari del 118 nella ambulanza, che si è poi allontanata a sirene spiegate.

 

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Le prime ricerche

I carabinieri della compagnia Duomo hanno transennato la zona e la Scientifica ha iniziato a fotografare la scena del crimine a caccia di indizi. Numerose le testimonianze raccolte dai militari dell'Arma, anche se nessuno - a quanto emerso - pare avesse visto il momento preciso in cui la donna veniva colpita. Raccolte le prime informazioni, sono partite subito le ricerche dell'aggressore da parte dei carabinieri, coordinati dal pm Cristina Ria.

Il riconoscimento della sorella

L'uomo, capelli corti e bianchi, era stato ripreso dalle delle telecamere di sicurezza. Le immagini sono quindi state diffuse dai militari dell'Arma nella speranza di dare un nome all'aggressore, che subito dopo aver colpito la donna si era allontanato lasciando nella schiena della sua vittima l'arma utilizzata, un coltello da cucina da 30 centimetri. Dopo la diffusione delle immagini autorizzata dalla Procura di Milano, è arrivata alla centrale operativa dell'Arma una segnalazione da parte di una donna, che aveva riconosciuto in quelle immagini il fratello gemello.

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L'arresto dell'aggressore

L'aggressore è stato poi individuato in un albergo di Milano. Si tratta di Vincenzo Lanni, 59 anni, nato a Bergamo, arrestato per tentato omicidio dopo una decina di ore di ricerche in base anche alle immagini delle telecamere di sorveglianza di piazza Gae Aulenti. È stato trovato in possesso dei capi di abbigliamento corrispondenti a quelli indossati nel corso dell'aggressione. L'uomo era ospite dell'albergo da qualche giorno, dopo essere stato allontanato da una comunità di recupero del Varesotto.

 

Per approfondire: Chi è Vincenzo Lanni, l'uomo che ha accoltellato una donna a Milano: i precedenti

Il precedente del 2015

Nel 2015 Lanni era già stato arrestato per aver accoltellato in strada due pensionati nella Bergamasca. L'uomo, in cura per problemi psichiatrici, aveva allora spiegato al magistrato di aver tentato di ucciderli come reazione al profondo stato di frustrazione che provava per la sua vita, che giudicava fallimentare. L'ex programmatore era stato dichiarato parzialmente incapace di intendere e di volere e condannato nel 2016 a otto anni di carcere, più altri tre da scontare in una struttura psichiatrica. Secondo quanto appreso, Lanni era stato recentemente allontanato dalla comunità che lo ospitava per motivi che sono in corso di accertamento.

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Il movente

La Procura di Milano ha disposto il fermo di Lanni. Interrogato dalla pm Ria, ha confessato "in maniera lucida". L'uomo sarebbe stato "spinto a premeditare l'aggressione in un luogo simbolo del potere economico - ha detto al pm - ovvero accanto al palazzo dell'Unicredit". Riguardo la donna - spiegano ancora i carabinieri - ha specificato che non la conosceva e che l'ha aggredita per mera scelta casuale, volendo colpire, attraverso lei, "il contesto nel quale si trovava per l'insofferenza per il licenziamento subito 10 anni prima da parte di un'azienda di programmazione informatica per cui lavorava". Inoltre ha spiegato di aver agito per "forte risentimento nei confronti della comunità di recupero che lo scorso giovedì lo aveva allontanato per cattiva condotta”.

Le polemiche politiche

L'aggressione, avvenuta nel giorno della diffusione dell'Indice della Criminalità del Sole 24 Ore, che vede l'area metropolitana di Milano al primo posto per delitti denunciati nonostante un calo nel 2024 del 2%, ha scatenato la polemica politica sulla sicurezza. Parla di "una vicenda che ha turbato tutti noi", il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, mentre dall'opposizione di centrodestra arrivano critiche all'operato della giunta del sindaco Beppe Sala. "Il ministro Piantedosi è di centrodestra, tocca a lui muoversi", è stata la replica del centrosinistra.

 

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