Giustizia, dove è prevista e come funziona la separazione delle carriere negli altri Paesi
CronacaIntroduzione
Il Parlamento italiano ha approvato definitivamente la riforma che introduce la separazione delle carriere dei magistrati. Con il via libera del Senato si sono concluse le quattro letture previste dalla Costituzione per le modifiche della Carta. Lo scontro si sposta ora sulla partita del referendum confermativo: sia la maggioranza che le opposizioni hanno annunciato di volerlo promuovere. Si tratterà di una consultazione in cui non c'è quorum e si svolgerà in primavera. Ma come funzionano le carriere giudiziarie negli altri Paesi?
Quello che devi sapere
L’attuale sistema italiano
Al momento in Italia, i magistrati possono svolgere la funzione giudicante (giudici) e quella requirente (pubblici ministeri). La formazione è unica e identica, poi nella carriera i magistrati possono scegliere di cambiare funzione, al massimo una volta ed entro i primi dieci anni della loro attività. Prima della riforma Cartabia del 2022, i magistrati potevano cambiare funzione fino a un massimo di 4 volte nella propria carriera.
Per approfondire: Riforma della Giustizia e separazione carriere, via libera definitivo del Senato
Cosa cambia con la riforma Nordio
Attualmente l'articolo 104 della Costituzione prevede che "la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere". A questa frase la riforma ne aggiunge un’altra, specificando che essa "è composta dai magistrati della carriera giudicante e della carriera requirente". Da qui, dunque, deriverebbe la separazione delle carriere: ogni magistrato dovrà scegliere all’inizio della propria carriera se assumere il ruolo di giudice o quello di Pm, senza la possibilità di cambiamenti successivi.
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Il doppio Csm
Con la riforma costituzionale, all'attuale Consiglio superiore della magistratura (il Csm, l’organo unico di autogoverno, presieduto dal presidente della Repubblica, che svolge anche funzione disciplinare sull’operato dei magistrati) ne subentrano due: uno "della magistratura giudicante" e uno "della magistratura requirente". Entrambi gli organi "sono presieduti dal Presidente della Repubblica" e "ne fanno parte di diritto" rispettivamente "il primo presidente e il procuratore generale della Corte di cassazione”. I due Csm perderebbero i poteri disciplinari oggi affidati ad una Sezione speciale dell'attuale Consiglio Superiore della Magistratura. Sarà creato un nuovo organo, l’Alta Corte disciplinare, cui spetteranno appunto i procedimenti disciplinari.
Per approfondire: Meloni: "Riforma della giustizia occasione storica per giustizia più giusta ed efficiente"
Come funziona in Francia
Guardando agli altri ordinamenti giudiziari di Paesi europei non di common law, si nota che in Francia, il corpo giudiziario si distingue tra magistrati di siège (giudicante) e di parquet (requirente). Modalità di formazione e reclutamento sono identiche per i due rami della magistratura e sono frequenti i passaggi di ruolo nel corso della carriera. Questi spostamenti però portano a un cambiamento di status e di garanzie riconosciute. Solo i magistrati giudicanti godono dell’inamovibilità e non possono essere trasferiti senza il loro consenso. Invece i pubblici ministeri dipendono dal ministro della Giustizia, che può decidere il trasferimento. Il Conseil supérieur de la magistrature, l’organo di autogoverno della magistratura, si compone di due formazioni separate: una per i magistrati giudicanti e una per i procuratori.
Come funziona in Germania
In Germania la separazione fra giudici e pubblici ministeri è più netta. Giudici e pubblici ministeri hanno funzioni distinte e godono di un diverso status. Come spiega il dossier del Servizio Studi della Camera, i pubblici ministeri sono funzionari dipendenti del governo, sottoposti alle direttive del Procuratore generale e del ministro della Giustizia. Le carriere sono separate, anche se sono “relativamente frequenti i passaggi dall’una all’altra”. La giustizia tedesca è per lo più di competenza dei Länder e le procure dei tribunali regionali sono dirette dalla Procura generale costituita presso l’organo giurisdizionale superiore regionale competente, a sua volta controllato dal ministero della Giustizia del rispettivo Land. I giudici, in generale, sono nominati, promossi e controllati da autorità politiche. In alcuni Länder ad occuparsi delle nomine è una commissione composta anche da parlamentari, rappresentanti dei magistrati e dell’ordine degli avvocati. Altrove sceglie direttamente il ministro della Giustizia. Dopo l’assunzione, il giudice diventa inamovibile e nominato magistrato a vita.
Come funziona in Spagna
In Spagna la carriera di chi svolge la funzione di giudice (carrera judicial) è separata dalla carriera di chi fa il pubblico ministero (carrera fiscal). La direzione e il controllo dei pubblici ministeri spetta al Procuratore generale dello Stato, “nominato dal Re su proposta del governo e sentito il parere del Consiglio generale del Potere giudiziario, scelto tra giuristi spagnoli di riconosciuto prestigio”. Indipendenza e inamovibilità sono però garantiti dalla Costituzione solo ai giudici e ai magistrati.
Dal Belgio ai Paesi Bassi, gli altri casi in Europa
Come spiega La Magistratura, rivista a cura dell’Anm, in un report dell’ex procuratore Armando Spataro, in Austria il Pm è organizzato come autorità amministrativa, è gerarchicamente strutturato e nominato dal ministro della Giustizia, da cui dipende. C’è l’interscambiabilità dei ruoli. In Belgio i Pm sono nominati dal Re e il passaggio da una carriera all’altra può avvenire solo per decisione dell’esecutivo. In Svizzera le carriere sono separate e vi si accede mediante elezione. Non è prevista alcuna forma di passaggio dalla carriera requirente e quella giudicante e viceversa. Nei Paesi Bassi è possibile passare dalla magistratura giudicante all’ufficio del Pm (e viceversa), dopo aver frequentato dei corsi di aggiornamento. Il Pm è sottoposto alle direttive dell’esecutivo per l’esercizio discrezionale dell’azione penale. In Polonia, dopo la riforma del 2016, il ruolo del ministro della Giustizia è stato riunificato con quello del Procuratore generale.
Come funziona in Portogallo
In Portogallo, infine, la Costituzione prevede una netta separazione tra l’ufficio dei giudici ordinari e quello del pubblico ministero. I Pm hanno il loro statuto e godono di piena autonomia.
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