Femminicidio Pamela Genini, oggi camera ardente a Villa D'Almè: funerali il 24 ottobre
CronacaLa 29enne è stata uccisa con almeno 30 coltellate dal compagno Gianluca Soncin. La camera ardente aprirà questo pomeriggio e rimarrà aperta per due giorni nel paese della Bergamasca. Le esequie saranno celebrate nella chiesa parrocchiale di Strozza
Da questo pomeriggio e per i prossimi due giorni sarà aperta la camera ardente di Pamela Genini, la 29enne uccisa a Milano dal compagno Gianluca Soncin. L’ultimo saluto alla ragazza avverrà a Villa D'Almè in provincia di Bergamo, in attesa dei funerali che, inizialmente previsti per giovedì, sono invece stati posticipati alle 10,30 di venerdì 24 ottobre. Le esequie saranno celebrate nella chiesa parrocchiale di Strozza, in provincia di Bergamo. Al termine della Messa il feretro sarà tumulato nel cimitero del paese bergamasco dove Pamela era cresciuta.
La famiglia chiede silenzio e rispetto
Intanto, da ieri mattina, la famiglia della giovane uccisa si è chiusa nel silenzio. Sul citofono proprio della casa di Strozza dove vive la madre di Pamela, Una Smirnova, è apparso un cartello scritto a mano con un appello alla discrezione e al silenzio: "Non rilasciamo più interviste. Abbiamo già detto tutto. Lasciateci nel nostro lutto, chiediamo rispetto, di lasciarci soli".
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Cosa è successo
Pamela Genini è stata uccisa la sera di martedì 14 ottobre nel quartiere Gorla di Milano. Ad assassinarla, con più di 30 coltellate, è stato il suo compagno, Gianluca Soncin, 52 anni, originario di Biella. La violenza si è consumata sul terrazzino di un appartamento al terzo piano di via Iglesias. Soncin, quella sera, è entrato in casa della vittima con un doppione delle chiavi fatto di nascosto: l’uomo non accettava di essere lasciato e si è avventato con un coltello su Pamela Genini. All’arrivo della polizia, chiamata dai vicini che hanno assistito alla violenza e da un ex fidanzato della donna con il quale era al telefono al momento dell’aggressione, per Pamela non c’era più niente da fare.
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Proseguono le indagini
Intanto oggi inquirenti e investigatori stanno sentendo le testimonianze dei vicini di casa di Pamela che la sera del 14 ottobre hanno assistito quasi in diretta alla sua aggressione. Come l'uomo che vive nell'appartamento di fianco a quello dove è avvenuto il delitto, che ha già raccontato nell'immediatezza di aver sentito verso le 21.45 dei "trambusti riconducibili ad una lite" e poi "delle richieste di aiuto" da parte della ragazza nel momento in cui è uscita sul pianerottolo nel tentativo di salvarsi, "vedevo dallo spioncino della mia porta. Notavo anche che dietro di lei vi era un uomo il quale la trascinava in casa tirandola dai capelli. A questo punto, dopo qualche istante di silenzio, le grida sono riprese dal terrazzo. Vista la situazione decidevo di intervenire, uscendo dalla mia abitazione cercando supporto nei condomini". Oppure una coinquilina che ha visto la scena in cui l'uomo aggrediva "l'ultima volta" Pamela, colpendola "all'altezza del collo" prima che cadesse "al suolo". Nel pomeriggio verrà sentito Francesco, l'ex fidanzato della 29enne poi diventato suo amico e che era al telefono con lei quasi in contemporanea con l'accoltellamento. Proseguono intanto anche le indagini tecniche che riguardano l'analisi delle telecamere della zona per individuare se sia stato ripreso Soncin nel momento in cui entrava nello stabile di via Iglesias per fare irruzione nell'abitazione della vittima della quale aveva il doppione delle chiavi.