Sciopero generale 3 ottobre, il Garante: “Illegittimo”. Sindacati: “È confermato”

Cronaca
©Ansa

Introduzione

Sale la tensione intorno allo sciopero generale proclamato da Usb e Cgil per protestare contro quanto accaduto alla Flotilla. E' arrivato lo stop della Commissione di garanzia sugli scioperi, che ha definito "illegittimo" lo sciopero proclamato per domani poiché "in violazione dell'obbligo legale di preavviso". Il ministero delle Infrastrutture e trasporti però fa sapere che "in questa fase delicata, Salvini non ritiene utili prove di forza e anzi si appella a sindacati, lavoratori e organizzazioni affinché scelgano la responsabilità e il rispetto delle regole".



E gli stessi sindacati hanno fatto sapere che la sollevazione è confermata: le sigle presenteranno un ricorso al giudice del lavoro contro la delibera della Commissione e, a prescindere dalla decisione che sarà adottata dal giudice non potranno esserci sanzioni o multe per i lavoratori che hanno aderito alla protesta. In assenza di una precettazione, infatti, l'eventuale sanzione - se comminata - si applica alle organizzazioni sindacali che hanno proclamato il fermo e non può superare i 50mila euro. Fonti del Mit hanno però detto che "chi domani parteciperà a uno sciopero dichiarato illegittimo dalla Commissione, ne pagherà personalmente le conseguenze, come previsto dalla legge". 

Quello che devi sapere

Garante: “Illegittimo sciopero generale senza preavviso”

Nel dettaglio la Commissione di garanzia sugli scioperi, riunitasi oggi, ha valutato illegittimo lo sciopero generale proclamato per domani, 3 ottobre, "in violazione dell'obbligo legale di preavviso, previsto dalla Legge 146/90". Lo si legge in una nota in cui si precisa che nel provvedimento adottato, il Garante ha ritenuto "inconferente il richiamo dei sindacati proclamanti all'art. 2, comma 7, che prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo 'nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell'ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori'". L'Autorità ha quindi inviato un'indicazione immediata alle organizzazioni sindacali, ricordando che "il mancato adeguamento comporta, tra l'altro, l'apertura di un procedimento di valutazione del comportamento".

 

Per approfondire: Sciopero generale 3 ottobre, dai settori a rischio stop agli orari: cosa sapere

Landini: “Sciopero legittimo, impugniamo delibera Garante”

"Il nostro sciopero è pienamente legittimo perché noi l'abbiamo fatto rispettando la legge 146 che prevede che di fronte a violazioni costituzionali, la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori c'è la possibilità di fare lo sciopero senza il preavviso”, ha replicato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini confermando l'agitazione di domani. "Anzi impugniamo la delibera della Commissione e se questa dovesse comportare verso l'organizzazione sindacale delle sanzioni siamo pronti a impugnare anche quelle". "Non si stanno rispettando le nostre norme costituzionali", non sono tutelati "nostri connazionali arrestati in acque libere" da Israele.

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Salvini: “Non utili ora prove di forza”

Poco dopo l'intervento della Commissione il ministero delle Infrastrutture e trasporti in una nota ha fatto sapere che “in questa fase delicata, Salvini non ritiene utili prove di forza e anzi si appella a sindacati, lavoratori e organizzazioni affinché scelgano la responsabilità e il rispetto delle regole". Il ministero ha anche annunciato che "il vicepremier e ministro Matteo Salvini è intenzionato a presentare una informativa sugli scioperi nel settore trasporti nel Consiglio dei Ministri previsto questa sera. In particolare, anche alla luce dell'intervento della Commissione di Garanzia, l'indicazione è proporre una revisione della normativa vigente sugli scioperi e in particolare delle sanzioni previste per chi incrocia le braccia senza rispettare le regole (ad oggi da 2.500 a 50mila euro)". 

Piantedosi: "Evitare il blocco dell'Italia"

"Dobbiamo fare in modo che non ci sia il blocco dell'Italia". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, parlando a Napoli in merito alle manifestazioni in programma domani, in concomitanza con lo sciopero generale. "Abbiamo adottato delle misure organizzative - ha aggiunto - per cui abbiamo pregato, in accordo anche con le organizzazioni sindacali delle forze di polizia, di anteporre alle esigenze di servizio quelle legittime come turni e permessi". Piantedosi riconosce che "questa fase, fino al prossimo fine settimana, si preannuncia molto impegnata. Abbiamo dovuto fare ricorso a tutte le risorse possibili - sottolinea - Questa direi che è l'unica misura straordinaria. Poi abbiamo condiviso gli obiettivi da proteggere a tutti i costi, tra cui i luoghi dai quali passano le grandi arterie di comunicazione. Ci siamo posti l'obiettivo di fare in modo che, al di là del valore simbolico di alcune manifestazioni, - ha concluso - non ci sia il blocco dell'Italia". 

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Fonti Mit: “Chi sciopera ne pagherà le conseguenze”

In serata fonti del Mit hanno fatto sapere che “chi domani parteciperà a uno sciopero dichiarato illegittimo dalla Commissione, ne pagherà personalmente le conseguenze, come previsto dalla legge”. Le stesse fonti hanno detto che “se si precetta non si risolve il problema ma si alimenta il clima già avvelenato in modo irresponsabile. La legge esistente punisce chi partecipa a scioperi illegittimi (con sanzioni comunque leggere). Per il futuro, pensiamo di cambiare la norma per inasprire le multe. Una scelta simile alla richiesta di versare una cauzione per chi organizza manifestazioni (così, chi rompe paga)". Infine "Salvini si appella al buonsenso di tutti auspicando responsabilità". 

Cgil: “Sciopero generale, legittima l'astensione”

In serata poi una nota della Cgil nazionale ha sottolineato che “domani è sciopero generale. Rivendichiamo la piena legittimità dell'iniziativa, respingiamo, pertanto, le motivazioni espresse dalla Commissione di Garanzia, e annunciamo che le contrasteremo in tutte le sedi competenti a tutela dell'Organizzazione e delle lavoratrici e lavoratori”.

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Cub e Sgb confermano lo sciopero generale

Anche le sigle Cub e Sgb confermano lo sciopero generale di domani per il blocco della Flotilla e per Gaza. E denunciano come "grave l'atto della Commissione di Garanzia che interpretando strumentalmente le motivazioni dello sciopero" invita a revocare l'astensione. "Una decisione politica tesa a negare l'evidenza che, come riportato nella nostra convocazione, a norma dell'art. 2 comma 7 della Legge 146/90 non si deve ottemperare ai 'preavvisi minimi' in quanto ci troviamo di fronte ad una grave lesione della Costituzione e della messa in pericolo della vita dei lavoratori imbarcati nella Global Sumud Flottilla”, sottolineano.

Salvini: “Se prevarrà violenza sapremo come reagire”

E ancora, in un video sui social alla vigila dello sciopero, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini ha detto: “Ultimo avviso, visto che ci sono altri 40 scioperi proclamati da qui a fine anno, se domani prevarrà il buonsenso ci comporteremo in una certa maniera. Se domani prevarranno arroganza, violenza e sopraffazione sapremo come reagire".

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Lo sciopero generale

I sindacati Cgil e Usb, come detto, hanno proclamato uno sciopero generale per domani, venerdì 3 ottobre. "L'aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema - ha detto la Cgil - Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano  abbia  abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali". Durante lo sciopero generale, fa sapere il sindacato, "saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore". Nel motivare lo sciopero la Cgil aggiunge che lo stop alla Flotilla è "un colpo inferto all'ordine costituzionale stesso che impedisce un'azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all'incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati". "Israele attacca il diritto internazionale. Ora e il momento di bloccare tutto", ha sottolineato l'Usb.

 

Per approfondire: La time line della Flotilla e dell'abbordaggio dell'IDF

In programma oltre 100 cortei

La Cgil ha fatto sapere che sono oltre 100 i cortei in programma in tutta Italia in occasione dello sciopero generale "in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e a sostegno della popolazione di Gaza". Al corteo di Roma, con concentramento previsto alle ore 8:30 in piazza Vittorio e arrivo in piazza dei Cinquecento, parteciperà il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Il leader della Cgil terrà un punto stampa in testa al corteo intorno alle ore 9:15, poco prima della partenza. 
 

Per approfondire: Flotilla, il momento in cui i militari israeliani salgono a bordo delle barche. VIDEO

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Anche la Fiom per lo sciopero generale

Anche la Fiom partecipa allo sciopero generale indetto dalla Cgil per venerdì 3 ottobre e sarà in piazza in tutte le città "per sostenere la Global Sumud Flotilla e per fermare il genocidio del popolo palestinese", si legge in una nota. "L'aggressione dell'esercito israeliano contro decine di navi civili impegnate in un'azione solidale e umanitaria verso le popolazioni della striscia di Gaza è di una gravità estrema e senza precedenti. Come sempre le metalmeccaniche e i metalmeccanici sono in prima linea nella lotta contro la guerra, per l'umanità, per la dignità, per la solidarietà e il ripristino del diritto internazionale. Chiediamo al Governo italiano di intervenire per difendere l'esercizio dei diritti costituzionali dei propri cittadini impegnati in un'azione umanitaria, sanzionare il Governo Netanyahu, bloccare gli accordi commerciali e militari con Israele e per riconoscere formalmente lo Stato di Palestina".

 

Per approfondire: Flotilla, il video del fermo di Greta Thunberg. Israele: "Lei e i suoi amici sono salvi"

Lo scontro politico sullo sciopero

In mattinata il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, aveva detto:  "Non permetteremo che Cgil ed estremisti di sinistra portino in Italia il caos. Non tollereremo nessuno 'sciopero generale improvviso'". "L'orientamento della Commissione di Garanzia per gli scioperi, infatti, - spiega - ha già stabilito che la motivazione addotta dai sindacati non rientra nei casi che giustificano il mancato preavviso". Salvini, si legge in una nota del Mit, "vuole evitare che una minoranza irresponsabile possa danneggiare milioni di italiani".

 

Per approfondire: Lo speciale di Sky TG24 sulla Global Sumud Flotilla

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Lo scontro tra Meloni e Landini

E sullo sciopero c’è da registrare anche l’attacco della premier Giorgia Meloni, che da Copenaghen ha detto: “Mi sarei aspettata che i sindacati almeno su una questione che reputavano così importante" come Gaza "non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì. Il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme". Parole a cui ha risposto duramente il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: "La presidente del Consiglio dovrebbe portare rispetto a chi paga le tasse e a chi lavora". Dire che con lo sciopero si cerca il 'weekend lungo', "è un'offesa”.Per Landini “sono in discussione i valori della democrazia, il diritto delle persone di vivere in pace. Una persona normale e un sindacato che è fatto di valori non può stare a guardare", ha aggiunto ricordando che "nel 1943 per dire no alla guerra furono i lavoratori e le lavoratrici ad usare strumento dello sciopero" per ristabilire pace e democrazia. 

Tajani: “Sciopero legittimo ma siamo contro violenza”

Dello sciopero ha parlato anche il ministro degli esteri Antonio Tajani, in replica al Senato sulla situazione a Gaza: “Noi non abbiamo mai detto che siamo contro il diritto di sciopero, è un diritto costituzionale e nessuno si può permette di impedire uno sciopero legittimo ma è legittimo anche criticare. Certo le manifestazioni avrei volute vederle per il Sudan, per altre parti del mondo…In ogni caso vorrei che le manifestazioni si concludano in modo pacifico". Il vicepremier ha aggiunto che “lo sciopero è una manifestazione pacifica...però però anche ieri i cori 'tutti odiano la polizia' e anche stamattina la polizia aggredita a Bologna.. non saranno i lavoratori tranquilli ma se i violenti se la prendono con i poliziotti io sto sempre dalla parte delle forze dell'ordine. E dall'opposizione né qui né al Senato ho sentito parole di critica contro i violenti".

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Il corteo nazionale a Roma

Intanto, alla luce delle proteste sono finiti nelle ultime ore sotto la lente gli ambienti più 'caldi', a partire dai movimenti studenteschi e antagonisti. Scandagliati anche i canali social dove i vari gruppi stanno chiamando a raccolta per le nuove dimostrazioni, in vista del corteo nazionale di sabato che sfilerà per le vie del centro della Capitale: da Porta San Paolo a San Giovanni. Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha convocato nei giorni scorsi al Viminale prefetti e questori di Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna per fare il punto sulla situazione. Le indicazioni sono quelle di innalzare lo sforzo infoinvestigativo per prevenire disordini, dialogare al massimo con gli organizzatori per isolare i violenti, presidiare gli obiettivi sensibili, a cominciare da quelli israeliani ed ebraici. Per mettere a punto il dispositivo da impiegare sabato a Roma c'è stata già una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in prefettura e venerdì è in programma un tavolo tecnico in Questura.

 

Per approfondire: Le reazioni internazionali all'abbordaggio israeliano della Global Flotilla

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