Le reazioni internazionali all'abbordaggio israeliano della Global Flotilla

"Abbiamo già detto qui che condanniamo qualsiasi attacco contro la Flotilla, qualsiasi attacco con droni o qualsiasi sequestro, e li sosteniamo: hanno fondamentalmente lo stesso obiettivo che abbiamo noi. Vogliamo fornire al più presto aiuti sufficienti a Gaza per fermare la sofferenza delle persone che vi si trovano". Lo ha detto la portavoce della Commissione Ue Eva Hrncirova, nel briefing con la stampa, senza però mai rispondere esplicitamente alle domande dei giornalisti che chiedevano se sia una "condanna" anche del blocco di ieri effettuato dagli israeliani sulle navi della Flotilla. "Comprendiamo perfettamente che queste persone vogliono sensibilizzare su un tema molto importante, sulle problematiche relative alla consegna degli aiuti umanitari a Gaza, e hanno il diritto di farlo, perche' nella nostra Unione questo e' qualcosa basato sui nostri valori. E' un pilastro fondamentale dei nostri valori promuovere questo tipo di attivismo". "Riconosciamo le difficoltà nel fornire aiuti umanitari a Gaza e siamo in contatto regolare con Israele e con gli Stati membri riguardo agli aiuti umanitari a Gaza, e chiediamo costantemente un accesso rapido e senza ostacoli degli aiuti nella Striscia di Gaza". 

Le reazioni di Podemos in Spagna

La segretaria generale del partito di sinistra Unidas Podemos, Ione Belarra, ha chiesto al governo spagnolo di denunciare Israele davanti alla Corte Penale internazionale  (Cpi) per il "sequestro illegale" degli attivisti spagnoli imbarcati sulla Global Sumur Flotilla intercettata dalle forze israeliane in acque internazionali.   Sequestro che Belarra, in dichiarazioni ai cronisti al Congresso spagnolo, ha definito un "crimine di guerra" e "terrorismo di Stato".   La leader della forza di sinistra ha inoltre chiesto alla Procura nazionale spagnola di agire d'ufficio e di indagare sull'arresto di cittadini spagnoli da parte dell'esercito israeliano. E ha fatto appello ai cittadini spagnoli a mobilitarsi per fare pressioni sul governo guidato da Pedro Sanchez perché adotti "misure forti" contro il primo ministro israeliano Benjiamin Netanyahu. Belarra ha inoltre criticato "la politica dei titoli" giornalistici "che non servono a nulla", fatta a suo dire dall'esecutivo iberico, segnalando che "in tanti si domandano perché abbia inviato la nave militare 'Furor' se non ha scortato gli attivisti" della Flotilla "fino alle coste di Gaza", lasciando che fossero abbordati in acque internazionale dall'esercito israeliano. Una decisione, a suo parere, servita solo a "fare il gioco sporco dei genicidi". La deputata ha chiesto al governo di "lavorare instancabilmente" per ottenere il rilascio di tutti gli arrivisti che facevano parte della spedizione umanitaria.