Inchiesta Urbanistica Milano, chi sono le persone coinvolte

Cronaca
©Ansa

Introduzione

L'inchiesta della Procura di Milano sulla gestione dell’urbanistica in città è deflagrata mercoledì 16 luglio, dopo tre anni di indagini. Al momento sono 74 le persone iscritte nel registro degli indagati. Sono 6 gli arresti chiesti dai pm nell'ambito della vicenda che riguarderebbe un presunto "sistema" di "speculazione edilizia selvaggia", rimasto "indisturbato" per anni. Ecco chi sono i nomi emersi finora.

Quello che devi sapere

Le richieste di arresto

Secondo le accuse dei pm si delinea “un vorticoso circuito di corruzioni tuttora in corso, che colpisce le istituzioni e ha disgregato ogni controllo pubblico sull’uso del territorio, svilito a merce da saccheggiare”. In un quadro di “avidità, spregiudicatezza, asservimento sistemico, modalità eversive di comportamenti”, fondato su “una rete occulta di rappresentanti delle istituzioni, professionisti e/o faccendieri, operatori privati dei settori immobiliare, finanziario e del credito”. La Procura del capoluogo lombardo ha chiesto 6 misure cautelari (alcune in carcere e altre ai domiciliari).

 

Per approfondire: Caso urbanistica Milano, chiesto arresto per assessore Tancredi e imprenditore Catella

Giancarlo Tancredi

Per Giancarlo Tancredi, fino al 2021 dirigente comunale che già "si era trovato a decidere su interventi cruciali" sul fronte immobiliare e poi attuale assessore alla Rigenerazione urbana, i pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, hanno chiesto i domiciliari perché avrebbe dimostrato un "asservimento sistemico" a "società e gruppi finanziari". Le accuse nei suoi confronti sono di concorso in corruzione, falso e induzione indebita. È considerato uno dei registi delle trasformazioni urbanistiche della città: ha seguito da vicino le operazioni CityLife e Porta Romana. Secondo gli inquirenti, avrebbe favorito alcuni iter autorizzativi per progetti immobiliari legati a operatori privati ben identificati nell’inchiesta. Il suo ruolo di interfaccia tra amministrazione e mondo imprenditoriale lo pone al centro del presunto “sistema”.

 

Per approfondire: Caso urbanistica Milano, chi è l'assessore Giancarlo Tancredi: per lui chiesti domiciliari

Giancarlo Tancredi
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Manfredi Catella

Chiesti i domiciliari anche per un big del nuovo panorama dei costruttori, Manfredi Catella, fondatore e Ceo di Coima. Imprenditore tra i protagonisti delle recenti trasformazioni urbanistiche milanesi, è il numero uno della società di investimento e sviluppo immobiliare. La sua società ha firmato il progetto di Porta Nuova, con la Biblioteca degli Alberi, oltre al recupero dello Scalo di Porta Romana, oggi sede del futuro Villaggio Olimpico. Secondo la Procura, a Catella sarebbe contestato un sistema di rapporti privilegiati con esponenti pubblici per ottenere corsie preferenziali nei progetti. Per lui è stata richiesta la custodia cautelare dei domiciliari. Il provvedimento gli è stato notificato mentre era in partenza per un viaggio programmato. "La trasparenza e la legalità sono fondanti per il nostro gruppo e per tutti noi, e avremo modo di affermarlo con determinazione", ha replicato ieri l'imprenditore.

 

Per approfondire: Inchiesta Urbanistica Milano, chi è Manfredi Catella

Manfredi Catella

Giuseppe Marinoni

Richiesta di carcere per Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione paesaggio fino ad aprile e definito dagli inquirenti “spregiudicato faccendiere" e “lobbista, incline alla corruzione, che gode di relazioni privilegiate negli uffici politici e dell’amministrazione”. L’architetto aveva il compito di valutare la qualità estetica e paesaggistica degli interventi edilizi, offrendo pareri tecnici sulle compatibilità urbanistiche. Secondo l’inchiesta, avrebbe svolto il proprio ruolo in modo non imparziale, favorendo alcuni progetti in cambio di contropartite. Marinoni ha firmato pareri su diversi progetti oggi sotto esame.

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Alessandro Scandurra

I pm hanno chiesto la misura cautelare in carcere anche per Alessandro Scandurra, anche lui ex componente della Commissione paesaggio. Nome noto nell’architettura milanese, affianca un profilo tecnico all’attività istituzionale che lo ha visto spesso in ruoli chiave nella valutazione di progetti complessi. Secondo la Procura, anche lui avrebbe agevolato alcuni passaggi autorizzativi in contesti sospetti.

Andrea Bezziccheri

Richiesta di carcere anche per l'immobiliarista Andrea Bezziccheri fondatore di Bluestone. Nome in ascesa nel settore immobiliare milanese, ha firmato progetti come le Park Tower di via Crescenzago e il complesso “Hidden Garden” in piazza Aspromonte. Già indagato in altri fascicoli aperti dalla stessa Procura, in questo filone dell’inchiesta gli inquirenti ipotizzano una fitta rete di relazioni che avrebbe consentito l’avanzamento di alcuni progetti nonostante dubbi su destinazioni d’uso e piani attuativi. Ieri a Bezziccheri sono stati sequestrati circa 120mila euro in contanti nelle perquisizioni della Gdf.

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Federico Pella

La Procura ha avanzato la richiesta del carcere anche per Federico Pella, manager e socio della società di ingegneria J+S. Architetto, ha partecipato a varii progetti di rigenerazione urbana, come la riqualificazione delle ex Scuderie de Montel a San Siro, trasformate nel progetto “Terme de Montel”, vincitore del bando internazionale Reinventing Cities. Il suo coinvolgimento nell’indagine riguarda presunti rapporti privilegiati nella gestione dei procedimenti, in particolare per pratiche edilizie promosse da imprese legate ad ambienti consortili.

Perché gli arresti non sono stati già eseguiti?

Come spiega Il Corriere della Sera, la riforma Nordio introdotta l’anno scorso richiede un “interrogatorio preventivo” di fronte al gip prima dell’emissione di una ordinanza cautelare. In questo caso l’interrogatorio è previsto mercoledì prossimo, il 23 luglio. Le 6 persone in questione potranno quindi spiegare al gip Mattia Fiorentini (che deciderà sugli arresti o meno) in cosa a loro avviso sia sbagliata la ricostruzione della Procura.

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Gli indagati

In totale gli indagati nell’inchiesta sono 74. Al momento la lista completa non è ancora emersa, tranne che per alcuni nomi di spicco. I reati contestati dai pubblici ministeri Petruzzella, Filippini e Clerici, coordinati dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, vanno dalla corruzione al falso, dall'abuso edilizio alla lottizzazione abusiva fino all'induzione indebita. 

Giuseppe Sala

Il sindaco di Milano è uno degli indagati. Da quanto emerso su diversi quotidiani, i reati ipotizzati a suo carico sono quelli di false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone relativamente alla nomina del presidente della Commissione per il paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni, e di induzione indebita a dare o a promettere utilità intorno al progetto del “Pirellino” dell'architetto Stefano Boeri e dell'imprenditore Manfredi Catella. Il primo cittadino ha respinto le accuse e condanna l’aver scoperto di essere indagato dai giornali e non dalla Procura.

 

Per approfondire: Inchiesta sull'urbanistica a Milano, indagato anche il sindaco Sala

Giuseppe Sala
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Stefano Boeri

Tra gli indagati c’è anche Stefano Boeri, archistar noto in tutto il mondo per il Bosco Verticale. A suo carico sono state eseguite perquisizioni. Le accuse riguardano un'opera mai realizzata e parte del più ampio progetto del “Pirellino”. Boeri avrebbe fatto pressioni su Tancredi e su Sala per ottenere un parere favorevole dalla commissione paesaggio. Secondo i pm, da un messaggio WhatsApp emerge che "i toni di Boeri nei confronti del sindaco Sala - scrivono i pubblici ministeri - erano molto risoluti e di comando”. Boeri è già imputato in altri due procedimenti a Milano: per turbativa d'asta e false dichiarazioni per il caso della Biblioteca europea di informazione e cultura e per abuso edilizio sul progetto Bosconavigli. Ieri ha detto: "Sono convinto che io e il mio studio abbiamo operato in maniera corretta. Confido che l'autorità giudiziaria accerterà al più presto la mia totale estraneità alle scorrettezze che mi vengono imputate".

 

Per approfondire: Caso urbanistica Milano, cosa sta succedendo e i progetti al centro dell’inchiesta

Stefano Boeri
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