Caso urbanistica Milano, chiesto arresto per assessore Tancredi e imprenditore Catella
CronacaLa Procura del capoluogo lombardo, nell’ambito di uno dei filoni dell'inchiesta sulla gestione dell’urbanistica, ha chiesto 6 arresti, tra cui quello (ai domiciliari) dell’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune e per il fondatore e ceo del gruppo Coima. Le accuse a vario titolo sono corruzione e falso. Indagato anche Stefano Boeri. Perquisizioni in Comune
La Procura di Milano ha chiesto 6 arresti, tra cui quello di Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune, e di Manfredi Catella, fondatore e ceo del gruppo Coima, in uno dei filoni dell'inchiesta sulla gestione dell'urbanistica. I pm hanno proposto per Tancredi e Catella i domiciliari, mentre il carcere per un ex presidente e un membro della commissione paesaggio e 2 costruttori. Le accuse a vario titolo sono corruzione e falso. Oltre a perquisizioni e acquisizioni, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf sta notificando agli indagati la convocazione per gli interrogatori preventivi dal gip.
Pm Milano: “Degenerazioni Tancredi in sintonia con Sala”
Ci sarebbero "eversive degenerazioni in cui opera la Commissione per il paesaggio" con una "strumentalizzazione che ne fa la parte politica, principalmente l'assessore Tancredi, in sintonia con il sindaco Sala ed il direttore generale Christian Malangone (servendosi del faccendiere Marinoni), per portare avanti relazioni private con gruppi della finanza immobiliare attivi a Milano e la soddisfazione dei loro interessi". E ciò avviene "nella cornice di un'azione amministrativa viziata da una corruzione circolare, edulcorata all'esterno". Lo scrivono i pm di Milano nella richiesta di custodia cautelare a carico di Tancredi e altri.
Chiesti domiciliari per imprenditore Catella
Nel nuovo filone dell'inchiesta della Gdf sulla gestione urbanistica la Procura di Milano ha chiesto anche la custodia ai domiciliari per Manfredi Catella, fondatore e ceo del gruppo Coima, in campo in progetti immobiliari importanti che stanno cambiando negli ultimi anni lo skyline della città, come Milano Porta Nuova, il Pirellino, lo Scalo di Porta Romana per le palazzine del Villaggio Olimpico e la Biblioteca degli Alberi, in zona Porta Garibaldi-piazza Gae Aulenti. A Catella gli investigatori hanno notificato l'atto mentre stava per partire in aereo per un viaggio programmato. A suo carico sono state svolte perquisizioni. In una nota Catella ha chiarito: "Abbiamo provveduto tempestivamente a fornire quanto ci è stato sinora richiesto e a svolgere le verifiche interne per confermare la regolarità in merito, che avremo modo di rappresentare con chiarezza nella sede giudiziaria. La trasparenza e la legalità sono fondanti per il nostro gruppo e per tutti noi, e avremo modo di affermarlo con determinazione anche in questa circostanza".
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Indagato anche Stefano Boeri
Risulta indagato anche Stefano Boeri, l'archistar noto in tutto il mondo per il Bosco Verticale. Per lui nessuna richiesta di custodia cautelare. A suo carico sono state eseguite perquisizioni. Tra i progetti al centro del nuovo filone di indagini ci sarebbe anche la riqualificazione del Pirellino. Boeri è imputato in altri due procedimenti a Milano: per turbativa d'asta e false dichiarazioni per il caso della Biblioteca europea di informazione e cultura e per abuso edilizio sul progetto Bosconavigli.
Boeri: sicuro di avere operato in modo corretto
L’architetto Stefano Boeri, a proposito della nuova inchiesta della Procura di Milano sull'urbanistica, ha detto: “Sono convinto che io e il mio studio abbiamo operato in maniera corretta a proposito di un'architettura (la cosiddetta Torre Botanica) che da tempo, come è noto, è stato deciso di non realizzare. Confido che l'autorità giudiziaria accerterà al più presto la mia totale estraneità alle scorrettezze che mi vengono imputate".
Perquisizioni in Comune Milano
Nella nuova indagine, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf sta effettuando anche acquisizioni di documenti, con un ordine di esibizione, negli uffici del Comune, oltre ad una serie di perquisizioni anche a carico di alcuni funzionari. Le perquisizioni, da quanto si è saputo, hanno riguardato anche l'abitazione e l'ufficio dell'assessore Giancarlo Tancredi.
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Procuratore Viola: "Casi incontrollata espansione edilizia"
"Il fenomeno indagato, legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia, ha assunto dimensioni di rilievo notevolissimo". Lo scrive in una nota il procuratore di Milano Marcello Viola riferendosi all'indagine. Per spiegare l'entità del fenomeno Viola ha aggiunto che le indagini "hanno già portato nei mesi scorsi al sequestro preventivo di diversi cantieri" e a "misure cautelari personali".
Cosa sappiamo
Il gip Mattia Fiorentini, in base agli esiti degli interrogatori di garanzia, deciderà se accogliere le richieste della Procura o se rimodularle. Gli interrogatori preventivi sono fissati per il 23 luglio. Il giudice, escluse le esigenze cautelari dell'inquinamento probatorio e del pericolo di fuga, dovrà valutare se accogliere le richieste dei pm o rimodulare semmai le misure cautelari, verificando, in particolare, se sussista a carico degli indagati il pericolo di reiterazione del reato. Da quanto emerso dagli atti dell'indagine, Giuseppe Marinoni, architetto e presidente della Commissione Paesaggio del comune di Milano, con la "copertura e la consapevolezza" dell'assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, avrebbe "perseguito l'obiettivo di attuare un 'Piano di governo del territorio (Pgt) ombra' "e con 'alte parcelle' riceveva incarichi privati dagli operatori della finanza immobiliare e proprietari di aree, coinvolti nei maggiori interventi urbanistico-edilizi" in città. I pm hanno chiesto il carcere per Marinoni, il quale non avrebbe dichiarato il conflitto di interessi.
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La vicenda da cui nasce il nuovo filone
Il filone di indagine che riguarda Tancredi, Catella e anche Andrea Bezziccheri di Bluestone, fa seguito a quello per cui lo scorso marzo è finito agli arresti domiciliari Giovanni Oggioni, architetto ed ex vice presidente della Commissione Paesaggio di Palazzo Marino, ritenuto il presunto "grande manovratore" di un "sistema" di "speculazione edilizia selvaggia" a favore degli interessi dei costruttori. Sempre quattro mesi fa è stata disposta la misura interdittiva della sospensione dalla professione e dai pubblici uffici per un anno per Marco Cerri, architetto progettista ed ex componente sempre della Commissione paesaggio. Secondo i pm, Oggioni - che avrebbe pure partecipato alla stesura degli emendamenti della legge Salva Milano, per bloccare le indagini sull’urbanistica, e si sarebbe mosso per farli arrivare, tramite Cerri, in Parlamento, attivando canali politici - avrebbe favorito pratiche edilizie in cambio di utilità. Per far passare in Commissione alcuni progetti della società Abitare In, avrebbe ottenuto l'assunzione nella società della figlia, anche lei architetto, con contratti tra il 2020 e il 2023 per oltre 124mila euro. Ciò sarebbe avvenuto senza una dichiarazione di conflitto di interesse, cosa che gli è costata l'accusa di falso. In secondo luogo Oggioni, che è stato anche dirigente dello Sportello unico per l'edilizia (Sue), tra febbraio 2022 e novembre 2024 avrebbe avuto un contratto di consulenza da Assimpredil Ance, associazione dei costruttori, per oltre 178mila euro. Per questo avrebbe condizionato l'attività amministrativa di una serie di pratiche edilizie delle imprese associate, undici in totale. Alla luce di questa ricostruzione le due società sono indagate mentre il professionista risponde di corruzione. A cui si aggiungono il depistaggio e altri falsi su vari progetti immobiliari già finiti al centro delle inchieste milanesi sull’urbanistica, perché spesso fatti passare per ristrutturazioni in violazione di legge senza i necessari piani attuativi.