Guasto radar, caos voli Nordovest. Come funziona il centro di controllo andato in tilt?
CronacaIntroduzione
Quella di sabato 28 giugno è stata una serata difficile per il traffico aereo nel Nordovest, con aerei a terra, a causa del rallentamento al sistema di trasmissione dati del centro di controllo d'area di Milano. Stop dei decolli e degli atterraggi, da Milano a Torino, da Genova a Bergamo. Poco prima di mezzanotte, l'Enav ha comunicato che il traffico aereo stava progressivamente tornando alla piena normalità e oggi, in mattinata, è arrivata la conferma della totale operatività. Ma cos’è successo? E come funziona la sala radar andata in tilt?
Quello che devi sapere
Avaria sia al collegamento principale che a quello di riserva
Come spiegato da Enav in un comunicato stampa, nella serata di ieri si è verificata "un’avaria al sistema di trasmissione dati radar presso il Centro di Controllo d’Area (ACC) di Milano, responsabile della gestione del traffico aereo sul Nordovest d’Italia. Il problema ha riguardato la connettività che consente l’afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero TIM".
L’avaria ha interessato "sia il collegamento principale sia quello di riserva della rete operativa ENET, che collega in modo ridondato tutti i siti Enav. Le altre componenti della rete – comprese quelle relative a voce, dati di volo, informazioni meteo e NOTAM – hanno continuato a funzionare regolarmente, così come i sistemi di elaborazione e presentazione dell’ACC".
TIM ha risposto dichiarandosi estranea ai fatti. "TIM precisa che la trasmissione dei dati viene garantita da sistemi ridondanti per cui, ove non funzioni un canale, se ne attiva un altro di backup. Il Gruppo conferma di essere stato costantemente operativo per monitorare la situazione e garantire i livelli di affidabilità richiesti dal sistema sia per la componente di propria responsabilità contrattuale sia a supporto di ENAV. Nel rilevare, infine, che il funzionamento del radar dipende da diversi sistemi riferibili a differenti operatori e sulla base delle informazioni in nostro possesso, TIM si considera estranea ai fatti. Confidiamo che le analisi in corso stabiliranno la catena di responsabilità anche nell’ottica che l’accaduto non possa reiterarsi", si legge in un comunicato stampa sulla questione.
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Dalle 20:20 alle 22:20 l'interruzione di nuovi decolli
Ma cosa è successo nella serata del 28 giugno? Enav ha attivato "immediatamente il proprio sistema di emergenza basato su connettività satellitare, gestito da un provider alternativo. Questo sistema, pur offrendo prestazioni ridotte, è stato fondamentale per garantire la gestione sicura dei voli già presenti nello spazio aereo italiano al momento dell’evento".
Enav precisa però che, "nel rispetto degli standard di sicurezza internazionali, il sistema ridotto non consente la gestione continuativa del traffico aereo. Per tale motivo, dalle ore 20:20 alle ore 22:20 è stato applicato un rateo zero", cioè un’interruzione temporanea dei nuovi decolli e degli ingressi nello spazio aereo del Nordovest dell’Italia.
Il progressivo ripristino delle connessioni ha consentito il graduale ritorno alla normale operatività, "con una capacità del traffico riportata al 50% già dalle 22:20. Il completo ripristino del servizio è avvenuto entro le ore 23:45".
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Gli effetti del guasto: ritardi e voli cancellati
Gli aerei in partenza e in arrivo su Milano Malpensa, Linate, Bergamo, Torino e Genova dunque, per circa due ore, non hanno potuto proseguire con i loro piani di volo. E i voli in arrivo negli aeroporti regolati dal centro radar di Milano sono stati dirottati su altri scali. Sono stati 320 i voli coinvolti. Molti passeggeri, già imbarcati ma non ancora decollati, hanno atteso prima sugli aerei, poi sono stati fatti sbarcare e aspettare in aeroporto. E alcuni voli, anche ad allarme rientrato, non sono partiti, perché le crew avevano sforato le ore di volo massime previste dalla normativa europea.
I quattro Centri di controllo italiani
Il Centro di controllo è una sala radar che fornisce i servizi del traffico aereo ai voli controllati nello spazio di propria responsabilità. Lo spazio aereo italiano è gestito dai quattro Centri di controllo d'area gestiti dall'Enav: il rallentamento nella trasmissione dati che ha causato lo stop del sistema si trova in quello di Milano, situato presso l'aeroporto di Linate. Gli altri si trovano nello scalo di Padova (comune di Abano Terme), Roma-Ciampino e Brindisi-Casale.
Le quattro funzioni di una sala radar
La sala radar svolge quattro funzioni principali:
- la prima è il monitoraggio del traffico aereo: tramite il sistema E-Net riceve e trasmette dati sui voli in tempo reale, controllando i movimenti degli aerei in quota e a terra negli aeroporti principali del Nordovest, come Milano Malpensa, Linate, Bergamo Orio al Serio, Torino Caselle e Genova.
- Un'altra funzione riguarda la gestione dei piani di volo che garantisce che gli aerei seguano rotte sicure e ottimizzate, rispettando le normative europee.
- Una terza funzione riguarda la comunicazione, che facilita lo scambio di informazioni cruciali, come bollettini meteo e messaggi tra le cabine di pilotaggio e i centri di controllo, collegando aeroporti, centri radar esteri e altre infrastrutture.
- Infine la sicurezza: la sala radar di Milano assicura la separazione tra gli aerei in volo, prevenendo collisioni e garantendo la sicurezza dello spazio aereo.
L'indagine
Dopo quanto accaduto, partirà "l'indagine per capire le origini dell'avaria e attuare le azioni atte a scongiurare il ripetersi del problema", spiega il presidente dell'Enac, Pierluigi Di Palma, sul guasto. Enac, ha aggiunto, "ha un ruolo di vigilanza su Enav".
Adesso dovrebbe essere depositato in Procura, a Milano, un esposto del Codacons sulla vicenda. Verrà valutato dai pm milanesi e potrebbe portare all'apertura di un'inchiesta.
Il precedente guasto
Ma quella del 28 giugno non è stata la prima volta che il Centro radar che gestisce il traffico aereo del Nordovest è andato Ko causando la paralisi del traffico aereo sul Nord. Il precedente più recente è stato il 20 ottobre dell’anno scorso. In quel caso il guasto fu causato - spiegò l’Enav - da un problema al software di gestione del traffico e il blocco totale della circolazione fu di circa 40 minuti. In quel caso il guasto non paralizzò totalmente la capacità degli aeroporti di gestire i voli, perché entrò in azione il sistema di riserva che poteva gestire circa il 35% del normale traffico aereo. Anche in quel caso, comunque, i ritardi in tutti gli aeroporti principali del Nord furono di ore e le ripercussioni si fecero sentire su tutta la rete aeroportuale.
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