L'Enav: "Il problema ha riguardato la connettività che consente l'afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero Tim. L'avaria ha interessato sia il collegamento principale sia quello di riserva della rete operativa Enet, che collega in modo ridondato tutti i siti Enav". Tim: "Noi estranei, confidiamo che le analisi in corso stabiliranno la catena di responsabilità"
Si cerca di capire cosa ha causato l'avaria al sistema radar che ha messo in crisi il sistema di trasporto aereo nella serata del 28 giugno, bloccando circa 320 aerei negli scali del Nordovest dell'Italia - Liguria, Lombardia e Piemonte - con ripercussioni anche in altre regioni. L'Enav precisa: "Il problema ha riguardato la connettività che consente l'afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero Tim. L'avaria ha interessato sia il collegamento principale sia quello di riserva della rete operativa Enet, che collega in modo ridondato tutti i siti Enav". Tim, dal canto suo, si dice estranea ai fatti: "La trasmissione dei dati viene garantita da sistemi ridondanti per cui, ove non funzioni un canale, se ne attiva un altro di backup. Confidiamo che le analisi in corso stabiliranno la catena di responsabilità anche nell'ottica che l'accaduto non possa reiterarsi". Adesso dovrebbe essere depositato presso la Procura di Milano un esposto del Codacons, che potrebbe portare all'apertura di un'inchiesta. Le opposizioni chiedono che il ministro dei Trasporti Matteo Salvini riferisca nelle Aule parlamentari.
Enac: "Problema di decadimento della trasmissione dati"
Sulle possibili cause, il presidente dell'Enac Pierluigi Di Palma ha parlato di "un problema di decadimento della trasmissione dati addebitabile a soggetti che lavorano a supporto di Enav in un sistema molto complesso". Il rateo zero, cioè il blocco di decolli ed atterraggi, ha sottolineato il presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile, "è stato adottato nella serata di sabato quando il sistema era in sicurezza. In un paio d'ore tutto è ripartito al meglio, la notte ha aiutato ad evitare eccessivi disservizi. Qualche problema, ad esempio, c'è stato per i passeggeri di un volo da Pantelleria che sono dovuti andare a Trapani in traghetto".
I disagi
A Milano, la società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa, ha fatto scattare il "piano contingency': sono state allestite oltre duecento brandine per i passeggeri in attesa di poter partire, è stata organizzata la distribuzione di acqua e chiesto a ristoranti e bar dei terminal di restare aperti oltre l'orario di chiusura (che normalmente è fra le 22 e mezzanotte). Una decina i voli cancellati nei due aeroporti, una trentina quelli impattati ad Orio al Serio (Bergamo). A Torino Caselle 8 i voli cancellati ed altri 4 dirottati. Notte in aeroporto a Pisa per decine di passeggeri rimasti a terra. Al 'Galilei' il terminal è rimasto aperto tutta la notte. Toscana Aeroporti, la società di gestione, ha allestito 86 brandine mentre l'Aeronautica militare ha messo a disposizione le sue piazzole per ospitare i tanti aerei dirottati. L'operatività degli scali di Pisa e Firenze è tornata regolare e ora si vola senza difficoltà in entrambi gli aeroporti toscani. A Genova un volo è stato cancellato, ritardi per altri tre.
Opposizioni contro Salvini: "Riferisca in Parlamento"
Intanto, Pd, MoVimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra chiedono chiarimenti sul caos negli aeroporti di sabato sera e rinnovano l'appello affinché si apra "un dibattito" alla Camera e al Senato, chiedendo al ministro Salvini di riferire. Fatti "gravissimi", dicono dalle opposizioni che, con i dem, hanno già presentato delle interrogazioni urgenti. Per la maggioranza a parlare è il presidente della commissione Trasporti della Camera e deputato di FdI, Salvatore Deidda, che esprime il proprio "rammarico per quanto accaduto e per i disagi" subiti dai cittadini ma ricorda come siano "le compagnie ad avere l'obbligo di fornire assistenza ai passeggeri". Le critiche delle opposizioni mettono nel mirino però proprio i tempi di reazioni di Salvini, accusato di "fare propaganda" e non occuparsi del settore di sua competenza: infrastrutture e trasporti appunto. Italia Viva chiede che alle Camere riferiscano anche Enav e Tim, coinvolta nei problemi di connettività: "Il rimpallo di responsabilità sul guasto ai radar del nord Italia è inaccettabile", dice la capogruppo del partito al Senato, Raffaella Paita.