Garlasco, Pm: "Analisi su impronte scarpe e dita a casa Poggi". Legale Sempio: "Sta male"

Cronaca
Ansa/Ipa

La settimana scorsa un avviso di garanzia è stato notificato ad Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. L'uomo era già stato indagato, ma le accuse nei suoi confronti erano state archiviate. Alberto Stasi - condannato a 16 anni per l'omicidio - ha "fiducia nella verità e nella giustizia soprattutto per Chiara", ha spiegato uno dei suoi legali. Gian Luigi Tizzoni, storico avvocato della famiglia Poggi: "È il settimo tentativo di far cadere un giudicato ed è davvero raro"

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Svolta nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. A 18 anni dai fatti, c’è un nuovo indagato: è Andrea Sempio, amico del fratello della giovane uccisa. L'uomo - a cui settimana scorsa è stato notificato un avviso di garanzia - era già stato indagato, ma le accuse nei suoi confronti erano state archiviate. Per l'omicidio nel 2015 è stato condannato l'allora fidanzato della vittima, Alberto Stasi che sta scontando una pena a 16 anni di reclusione. Lo stesso Stasi ha "fiducia che sia fatta piena luce, fiducia nella verità e nella giustizia soprattutto per Chiara", ha spiegato oggi uno dei suoi legali, l'avvocata Giada Bocellari. Sui nuovi sviluppi del caso è intervenuto anche Gian Luigi Tizzoni, storico avvocato della famiglia Poggi: "È il settimo tentativo di far cadere un giudicato ed è davvero raro, straordinario. Attendiamo gli esiti di questa ulteriore inchiesta". Dal provvedimento con cui la Cassazione ha dato il via libera alla nuova inchiesta, si evince intanto che c'è la necessità di verificare la "compatibilità della grandezza delle impronte repertate sul luogo del delitto con la taglia delle scarpe" di Andrea Sempio e di comparare le impronte digitali repertate nella villetta di Garlasco, tra cui quelle rintracciate sul dispenser nel bagno dove l'assassino si sarebbe lavato le mani.

La posizione di Sempio

Come emerso ieri, 11 marzo, settimana scorsa un avviso di garanzia è stato notificato ad Andrea Sempio, amico del fratello della giovane uccisa. "Il mio assistito è allibito e sconvolto", ha detto l'avvocato Massimo Lovati descrivendo lo stato d'animo di Sempio. Sempio, all'epoca dei fatti 19enne, era già stato al centro di indagini, tra il 2016 e il 2017, sollecitate da parte dei legali di Stasi sulla base del dna ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Le accuse nei suoi confronti erano però state archiviate. Nell'archiviazione datata 28 marzo 2017, il gip di Pavia, Fabio Lambertucci, scriveva che Andrea Sempio non aveva nulla a che vedere con l'omicidio. Tre mesi dopo il deposito alla Procura Generale di Milano di un esposto firmato da Elisabetta Ligabò, la mamma di Alberto Stasi, in cui si ipotizzava la presenza del dna di Sempio sotto le unghie della vittima, il giudice di Pavia impose l’alt a nuove ipotesi: "Se è non condivisibile ma umanamente comprensibile l'intento di fare di tutto per difendersi da una gravissima accusa, anche dopo l'esaurimento dei possibili gradi di giudizio ordinario, nel caso di specie ci si deve tuttavia arrestare di fronte all'inconsistenza degli sforzi profusi dalla difesa di Stasi". Il gip di Pavia scrisse che "è radicalmente priva di attendibilità la consulenza tecnica sul materiale genetico offerto dalla difesa Stasi". 

Nuove indagini

Ora il recente avviso di garanzia nei confronti di Sempio è arrivato grazie a una nuova indagine sul dna sviluppata con metodi e tecniche di ultima generazione. Una consulenza disposta nei mesi scorsi dalla Procura di Pavia avrebbe confermato che sotto le unghie di Chiara Poggi, in più punti, erano presenti tracce di Dna riconducibile ad Andrea Sempio, come riferiscono fonti vicine alle indagini. A dare il via ai nuovi accertamenti è stata l'avvocato Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi, che ha affidato a un laboratorio di genetica di fama internazionale, con sede all'estero, il compito di analizzare nuovamente i reperti biologici, i quali hanno dato esito positivo. Esito che avrebbe trovato riscontro anche nella consulenza della procura. Nell'avviso di garanzia l'accusa contestata a Sempio è omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Alberto Stasi. Domani per Sempio, nella sede della scientifica dei carabinieri di Milano, sono previsiti l'esame salivare e il tampone. Nello specifico, i nuovi atti d'indagine a cui ambisce la Procura di Pavia sono quello di prelevare il dna di Andrea Sempio e - alla luce delle nuove tecnologie nel campo della genetica - compararlo con la traccia maschile trovata sulle unghie di Chiara Poggi. Non solo: si punta anche a una consulenza tecnica per rivalutare la dimensione delle impronte lasciate dalla scarpa insanguinata nella villetta di Garlasco e a prendere le impronte digitali di Sempio per confrontarle con quelle trovate sul dispenser del sapone nel bagno dove l'assassino si sarebbe lavato le mani. E ancora, si punta sull'interrogare l'indagato e ascoltare alcuni amici dei fratelli Poggi.

Legale: "Sempio sta male, domani lo accompagnerò all'esame"

Andrea Sempio "sta male, sto male anche io con lui perché non capiamo cosa stia succedendo" ha riferito il suo legale Massimo Lovati, che non ha ancora avuto modo di incontrare il suo assistito. "Lo vedrò domani", ha detto, spiegando che alle 10 è stato fissato l'esame del Dna nella sede della scientifica dei carabinieri a Milano. "Non può fare nulla, deve sottoporsi. Io lo accompagnerò". Il prossimo passo del difensore, poi, sarà quello di incontrare la pm di Pavia Valentina De Stefano "per cercare di capirci qualcosa di più". Sempio, impiegato in un negozio di telefonia, si è messo in ferie dopo aver saputo di essere indagato: "Deve vendere telefoni al pubblico - spiega il legale -, non se la sentiva di incontrare delle persone. È a casa dal lavoro, rischia anche il posto perché, lavorando a contatto col pubblico, è esposto. A furia di gettargli fango addosso, può perdere il lavoro". "È pronto a essere interrogato dal pm - aggiunge Lovati - La prova delle scarpe? E' gia' stata fatta, non capiamo a cosa serva rifarla".

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Consulenza difesa Stasi: "Traccia di Dna leggibilissima"

La consulenza della difesa di Alberto Stasi, firmata dai genetisti Lutz Roewer e Ugo Ricci, chiarisce, come spiegato da fonti difensive, che il tracciato del materiale genetico maschile repertato nelle unghie di Chiara Poggi è "leggibilissimo". Dalla consulenza successiva disposta dai pm di Pavia, si legge nel provvedimento di Cassazione di riapertura indagini, è emerso che uno dei "cinque aplotipi repertati, e precisamente quello relativo" ad Andrea Sempio "risultava compatibile con quelli ottenuti dai margini ungueali della vittima".

Legali Stasi: "Attendiamo sviluppi su Sempio poi agiremo"

I legali di Stasi, a fronte di questi sviluppi, hanno precisato che, "arrivati a questo punto, essendo ormai vicini al fine pena, abbiamo intenzione di attendere gli sviluppi dell’indagine e soprattutto di vedere prima gli atti della Procura di Pavia, che sono ad oggi coperti da segreto istruttorio. Poi naturalmente agiremo". 

Papà di Chiara Poggi: "Ferita che all'improvviso si riapre"

Intanto, intervistato da Repubblica, Giuseppe Poggi, il padre di Chiara, ha dichiarato: "Dopo 18 anni sia io che mia moglie che nostro figlio pensavamo che fosse finita". "Siamo rimasti di sasso, nessuno ci aveva detto niente", aggiunge Poggi. Per il papà di Chiara, "non è il momento di azzardare dei ragionamenti. Non vogliamo farlo, siamo sempre stati prudenti e misurati, fin dal primo giorno. Abbiamo atteso per anni che la verità giudiziaria sulla morte di nostra figlia venisse a galla e fosse scritta. In modo definitivo. In questa fase ogni nostra dichiarazione sulle novità emerse potrebbe essere strumentalizzata". Poi spiega: "Ritrovarsi di nuovo immersi in questa storia non ci fa bene. È come una ferita mai completamente cicatrizzata che all'improvviso si riapre. Brucia".

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