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Roma blindata per il corteo pro Palestina: allarme infiltrati, controlli in corso

Cronaca
©Ansa

La Capitale si prepara alla manifestazione in sostegno del popolo di Gaza, alla vigilia del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele. Occhi puntati sui pullman di partecipanti in arrivo da altre città e previsto un dispositivo a cerchi concentrici sempre più stringenti intorno piazzale Ostiense. Il vicepremier Tajani: "Non sia un'esaltazione dell'antisemitismo". Il ministro dell'Interno Piantedosi: "Mobilitazione illegale, ma sarà gestita con equilibrio"

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Capitale blindata in occasione della manifestazione pro Palestina di oggi, sabato 5 ottobre, che dovrebbe cominciare intorno alle ore 14. In vista del corteo, vietato dalla Questura di Roma, sono già scattati i controlli al fine di intercettare eventuali infiltrati violenti che, sfidando il divieto, potrebbero voler raggiungere comunque la zona di Ostiense. La mobilitazione arriva alla vigilia del 7 ottobre, primo anniversario dell'attacco di Hamas a Israele. Prevista una manifestazione anche a Milano.

Il piano sicurezza

Il piano sicurezza è stato messo a punto in un tavolo tecnico in Questura, il primo presieduto dal nuovo questore Roberto Massucci. Tra le misure messe in campo, controlli nelle stazioni e ai caselli autostradali per intercettare i vari pullman di manifestanti in arrivo da altre città e un dispositivo a cerchi concentrici sempre più stringenti attorno all'area di piazzale Ostiense.

Chi scenderà in piazza (e chi no)

Lo stop al corteo ha intanto diviso il mondo palestinese e saldato estrema sinistra con l'estrema destra, che si sono schierate a favore della mobilitazione. L'Unione democratica arabo-palestinese e i Giovani Palestinesi hanno fatto sapere che oggi saranno in piazza, mentre la Comunità palestinese ha concordato una nuova data (ossia sabato 12 ottobre). In queste ore continuano le adesioni alla manifestazione da varie realtà, tra cui i collettivi di studenti. Anche Potere al Popolo sarà in piazza e assicura un "grande corteo" in risposta a un "pericoloso meccanismo repressivo". Sostegno arriva pure da Forza Nuova, che parla di una "manifestazione doppiamente legittima" e di una "campagna di criminalizzazione e censura nei confronti del mondo antisionista".

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Tajani: "Non sia un'esaltazione dell'antisemitismo"

Sulla manifestazione è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Non si può trasformare una legittima manifestazione in un'esaltazione dell'antisemitismo e di un'azione terroristica che ha provocato migliaia di morti. Dobbiamo garantire la sicurezza di tutti i luoghi di culto ebraici e mi auguro che prevalga il buon senso: il diritto di manifestare è un'altra cosa". E poi ha aggiunto: "Il diritto di trasformare manifestazioni di libero pensiero in manifestazioni in cui si indica al pubblico ludibrio una persona come la senatrice Segre, che è un'immagine emblematica della lotta contro il nazifascismo, additarla come pericolosa agente sionista o fare lo stesso con persone che sono di origine ebraica, è inaccettabile". E infine: "Trasformare una manifestazione del diritto del popolo palestinese in una manifestazione di odio razziale contro Israele non significa esprimere libero pensiero".

Piantedosi: "Corteo illegale, ma sarà gestito con equilibrio"

Ieri, venerdì 4 ottobre, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, ricordando che la manifestazione è "illegale", ha assicurato che sarà "gestita con equilibrio dalle nostre forze di polizia, di cui mi fido ciecamente". "Ci sono riunioni in corso in Questura a Roma e si stanno facendo valutazioni per capire gli scenari che si prospettano", ha spiegato al Tg1. "Segnalo il senso di responsabilità di chi ha accolto il provvedimento del questore di Roma dicendo che, autonomamente, avrebbe spostato alla prossima settimana ogni manifestazione", ha aggiunto Piantedosi. "Voglio essere ottimista, ci aspettiamo che ci sia senso di responsabilità e che comunque non ci siano ricadute significative sull'ordine pubblico", ha concluso.

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