Bayesian, recuperati corpi dei coniugi Bloomer e Morvillo. Ricerche sospese fino a domani

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Mancano all'appello l'imprenditore britannico e proprietario dello yacht Mike Lynch e la figlia 18enne Hanna, dispersi dopo la tragedia della nave affondata due giorni fa nel mezzo di un'improvvisa tempesta, mentre era in rada davanti alla costa di Santa Flavia, a Porticello (Palermo). Ieri, 20 agosto, i sub sono riusciti a entrare nello scafo della nave e hanno ispezionato gli spazi comuni. È ancora mistero sulla dinamica del naufragio

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I sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno recuperato i corpi di quattro delle sei persone che risultavano disperse dopo il naufragio della Bayesian, la nave di 56 metri affondata due giorni fa nel mezzo di un'improvvisa tempesta, mentre era in rada davanti alla costa di Santa Flavia, a Porticello (Palermo). Si tratta di Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International e veterano della finanza internazionale, di sua moglie Judy, dell'avvocato americano Christopher Morvillo (legale di Lynch) e della consorte Neda. All'appello mancano dunque il magnate britannico Mike Lynch e la figlia 18enne Hanna: il corpo di uno di loro è già stato individuato e dovrebbe essere recuperato domani quando riprenderanno le ricerche, sospese nella serata di oggi. Un altro cadavere era stato recuperato lunedì, quello del cuoco dello yacht, Ricardo Tomas. Intanto continuano gli interrogatori dei superstiti, a partire dal comandante. Quindici le persone, tra passeggeri e componenti dell’equipaggio, che sono riuscite a mettersi in salvo e che adesso si trovano al sicuro in un hotel di Santa Flavia. In un video registrato dalle telecamere di una villa a 200 metri dall’incidente si vede il Bayesian inabissarsi "in appena 60 secondi".

La deriva mobile dell'imbarcazione era sollevata

Il Bayesian è ancora adagiato sulla fiancata di dritta, a una profondità di circa 50 metri. Secondo una prima ispezione esterna, lo scafo non presenterebbe falle e l'albero maestro in alluminio, alto 75 metri, sarebbe integro. Tra gli elementi che hanno attirato l'attenzione dei sub c'è anche la grande deriva mobile dell'imbarcazione, parzialmente sollevata perché il veliero si trovava in rada. Il pescaggio in assetto di navigazione del cosiddetto corpo morto, che nel caso del Bayesian è di circa dieci metri, punta infatti ad assicurare stabilità all'imbarcazione.

Le operazioni di ricerca

Già ieri, 20 agosto, i sub sono entrati nello scafo della nave e hanno ispezionato gli spazi comuni. Ma le operazioni sono complesse: hanno a disposizione solo 12 minuti tra l'immersione e la risalita in superficie, a causa del periodo necessario di decompressione. I sommozzatori dei Nuclei Sub Guardia Costiera di Napoli e Messina oggi hanno iniziato a operare con l'ausilio di un ulteriore veicolo subacqueo a controllo remoto Rov (Remotely Operated Vehicle). Il "robot", capace di operare sul fondale marino fino ad una quota di 300 metri e un'autonomia tra le 6 e le 7 ore, è dotato di un'avanzata tecnologia che permette di indagare i fondali e di registrare video e immagini dettagliate.

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Chi sono i superstiti

I 15 superstiti al naufragio, ora ospitati dall'hotel Domina Zagarella di Santa Flavia, sono James Emsilie, 35 anni con la moglie Charlotte Golunski, anche lei di 35 anni, e la piccola Sophia di un anno. Angela Baccares, 57 anni, inglese, moglie dell'imprenditore britannico Mike Lynch che figura invece tra i dispersi insieme alla figlia Hannah di 18 anni, Sasha Murray, 29 anni, irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar; Matthew Griffith, francese di 22 anni; James Calfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, che sarebbe il comandante della nave; Ayla Ronald, 36 anni, di nazionalità inglese così come Matthew Fletcher, 41 anni; Koopmans Tus, 33 anni, olandese; Leo Eppel, nato in Sud Africa di 20 anni e Parker Eaton, inglese di 56 anni. A loro si aggiungono le due hostess di bordo dello yacht Leah Randall, 20 anni, nata in Sud Africa e Katja Chicken, 22 anni, tedesca.

Interrogato per oltre due ore il comandante del Bayesian 

Si è svolto ieri sera l'interrogatorio del neozelandese James Catfield, 51 anni, il comandante del Bayesien. Il colloquio è durato oltre due ore. I pm della Procura di Termini Imerese, che ha aperto una inchiesta sul naufragio, lo hanno ascoltato per ricostruire le fasi drammatiche dell'inabissamento e per acquisire dettagli tecnici utili alle indagini. Anche i media neozelandesi si sono occupati della vicenda: il NzHerald ha intervistato il fratello di Cutfield, che ha confermato che da circa otto anni il comandante è alla guida di barche di lusso. Prima di essere ingaggiato dal magnate della tecnologia britannico Mike Lynch come comandante della Bayesian, aveva lavorato per un miliardario turco. Gli interrogatori proseguono anche oggi, i magistrati stanno sentendo tutti i sopravvissuti all'interno del resort Domina-Zagarella. 

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Tabloid: "'Si indaga su ipotesi portelloni aperti"

Il tabloid londinese Daily Mail, che riporta l'opinione di alcuni esperti, lancia la pista dei "portelloni lasciati aperti", per ora solo ipotetica, per spiegare quanto successo. Si sostine che la possibilità viene al momento esaminata dalle "autorità inquirenti italiane" nell'ambito di indagini a cui - secondo la stessa testata - intendono dare un contributo pure gli specialisti britannici dello UK's Marine Accident Investigation Branch (Maib), agenzia investigativa nazionale chiamata a occuparsi di disastri navali. Gavin Pritchard, ex capo investigatore della Maib, in pensione dal 2022, invita tuttavia alla prudenza, dalle colonne del Telegraph, dicendosi convinto che gli investigatori britannici e italiani vorranno verificare con cura "la posizione di porte, portelloni e finestre" del relitto prima di confermare qualunque ipotesi. "È importante non attribuire allo stato responsabilità" di negligenza a chicchessia, ha ammonito.

L'esperto: "Forse un errore umano"

"Lo yatch Bayesian è molto probabilmente affondato per un errore umano, un atteggiamento poco idoneo ad affrontare l'eventuale arrivo di una perturbazione". È l'opinione di un esperto del settore, un ingegnere della Italian Sea Group, la società proprietaria di Perini Navi, il gruppo viareggino di cantieri che nel 2008 varò il Bayesian. Secondo l'esperto, che da anni lavora nel settore e che parla a titolo personale e preferisce rimanere anonimo, sarebbero diversi gli errori che potrebbero essere stati commessi: dalle mancate chiusure dello scafo ai motori spenti, fino alle persone presenti ancora in cabina. "Tra i protocolli di sicurezza basilari - spiega l'ingegnere - c'è quello di avere sempre una persona di guardia che controlla gli avvisi di burrasca, anche con la barca ferma in rada. Inoltre, anche con la tromba d'aria in arrivo, c'era tutto il tempo per salvarsi, sarebbero bastati quindici minuti per attivare tutte le misure di sicurezza".

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