Questo l’ultimo bilancio dopo il cedimento avvenuto nella Vela Celeste nel quartiere di Napoli, registrato intorno alle 22,30 di ieri. La struttura è stata evacuata, ma entro stasera circa 300 persone potranno rioccupare 66 alloggi. Intanto la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio colposo e disastro colposo per fare luce sulle cause del crollo. Meloni: "Addolorata per la tragedia di Scampia, vicina alle famiglie"
E' di due morti e 12 feriti, di cui 7 minori alcuni dei quali in condizioni serie, l’ultimo bilancio del crollo del ballatoio nella Vela Celeste nel quartiere di Scampia a Napoli, registrato intorno alle 22,30 di ieri. Questo quanto riferito dalla Prefettura locale secondo cui circa 800 persone sono state sgomberate dall'edificio, di cui almeno 300 minori. Entro stasera però 66 alloggi, per circa 300 persone, potranno essere rioccupati dai residenti. E' quanto emerso dalla riunione del Centro coordinamento soccorsi convocato in Prefettura a Napoli. Per gli altri 500 sono state individuate soluzioni alternative. La Procura di Napoli, intanto, ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio colposo e disastro colposo.
Vittime e feriti
A perdere la vita sono stati un uomo di 29 anni, deceduto sul colpo, e una donna di 35, morta al momento dell'arrivo in ospedale, tutti appartenenti alla stessa famiglia. Si tratta di Roberto Abbruzzo e Margherita Della Ragione. I sette bimbi feriti sono tutti in codice rosso, ricoverati presso l'ospedale Santobono della città: hanno tra i due e gli otto anni. L'ospedale Cardarelli ospita, invece, alcuni degli altri feriti, tutti in codice rosso ma non in pericolo di vita. Uno di quelli che originariamente erano 13 feriti è, intanto, stato dimesso. L'uomo, 28 anni, era stato ricoverato invece presso l'ospedale San Paolo.
Testimoni: crollo dopo una lite
In base a quanto emerso a cedere è stato un ballatoio del terzo piano, che ha coinvolto poi nella caduta anche i ballatoi del secondo e del primo piano. Secondo alcuni testimoni, il crollo sarebbe avvenuto mentre era in corso un litigio, per futili motivi, tra due nuclei familiari. Non si esclude, ma al momento si tratta solo di un'ipotesi, che il peso concentratosi sul ballatoio possa avere contribuito al cedimento della struttura già fatiscente.
I Vigili del fuoco hanno terminato l'evacuazione con l'autoscala dei piani alti e, insieme agli uomini della polizia, hanno portato a termine i rilievi sul luogo della tragedia. Appena dopo il crollo, diverse persone impaurite si sono riversate per strada.
La Vela Celeste
Ad essere coinvolta, come detto, è stata la Vela Celeste ovvero una delle ultime rimaste in piedi a Scampia dopo l'abbattimento di altre Vele abbattute in precedenza nel quartiere. Proprio ad aprile scorso, tra l’altro, era stato annunciato il piano di rigenerazione urbana dell'amministrazione Manfredi relativo alle Vele di Scampia con i lavori di riqualificazione relativi alla Vela B (la stessa “Vela Celeste”) con uno stanziamento di circa 18 milioni di euro all'interno del Piano periferie.
Attivato dal prefetto il Centro coordinamento soccorsi
Il prefetto Michele Di Bari ha convocato nelle scorse ore una riunione in Prefettura a Napoli per coordinare la macchina dei soccorsi. Dopo aver attivato il Centro coordinamento soccorsi (Css), è stato fatto il punto della situazione per gestire gli interventi di messa in sicurezza della zona e di assistenza alle persone rimaste senza casa. Presente anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, con il quale di Bari è stato impegnato in un sopralluogo sul posto insieme a tutte le componenti del centro coordinamento soccorsi. "Siamo profondamente addolorati per la tragedia di questa notte nella Vele Celeste di Scampia. Ho seguito personalmente le operazioni di soccorso ed insieme al Prefetto mi sono recato nella notte sul luogo del crollo per verificare la situazione e per mostrare vicinanza alla popolazione". Queste le parole del primo cittadino di Napoli. "I nostri servizi sociali stanno fornendo assistenza ai residenti e i tecnici stanno completando i rilievi di sicurezza. Ora è il momento del dolore per chi è rimasto vittima e della speranza per chi è rimasto ferito a cominciare dai bambini, ma proprio per loro voglio anche subito ribadire che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma e l'impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima", ha aggiunto.
Disposti i servizi antisciacallaggio
Il Css resterà attivo per seguire l'andamento della situazione. Il prefetto ha disposto i servizi di vigilanza ed antisciacallaggio da parte delle forze dell'ordine, anche considerando che l'edificio è stato evacuato, mentre il sindaco di Napoli ha organizzato l'assistenza dei servizi sociali sul posto. Il prefetto ed il sindaco hanno anche incontrato, dopo il crollo e durante la notte, alcuni consiglieri della municipalità per fornire agli abitanti della Vela il massimo supporto possibile, specie dopo l’evacuazione della struttura.
Meloni: "Addolorata per la tragedia di Scampia, vicina alle famiglie"
"Addolorata per quanto accaduto ieri notte con il crollo del ballatoio nella Vela Celeste nel quartiere di Scampia a Napoli nel quale sono morte 2 persone e altre 13 sono rimaste ferite, tra cui diversi bambini. In questo momento di dolore il mio cordoglio va alle famiglie delle vittime unitamente a un pensiero di vicinanza ai feriti e ai loro cari. Un ringraziamento ai vigili del fuoco prontamente intervenuti e a quanti stanno collaborando nelle operazioni di soccorso". Così sui social la premier Giorgia Meloni.
Metsola: "Il mio pensiero va alle vittime"
"Il mio pensiero va alle vittime, alle loro famiglie e ai feriti - molti dei quali bambini - del tragico incidente di Scampia. Sono grata ai Vigili del Fuoco e a tutti coloro che sono intervenuti per aiutare. Siate forti. Siamo con voi". Lo ha scritto su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
Musumeci: "Verifiche in corso, grazie ai soccorritori"
"Sono vicino alle famiglie delle vittime del crollo di Scampia, a Napoli. Ai tredici feriti il più sincero augurio di una pronta guarigione", ha detto il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. "La tragedia di ieri sera, in attesa dell'esito delle verifiche tecniche in corso, ripropone comunque il diffuso e insoluto problema della fatiscenza del patrimonio edilizio in parecchie città italiane e - aggiunge - la necessità di accelerare ogni processo di rigenerazione urbana". "Il mio grazie al Prefetto, ai soccorritori ed al personale sanitario per la tempestività e la professionalità con cui sono intervenuti", ha poi aggiunto.
Pisani: "Una tragedia annunciata"
"Sono molto addolorato per le vittime, per le persone decedute, per i feriti e per la gente di Napoli, ancora vittima di omissioni e ritardi da parte di chi doveva vigilare e prevenire questi disastri e tragedie, mentre i politici fanno solo passerelle e i camorristi navigano nell’oro. Le mie denunce non sono servite a nulla. Quest’ennesima tragedia ha dei responsabili con nomi e cognomi che devono essere puniti". Lo ha detto l'avvocato Angelo Pisani, ex presidente della Municipalità. Si è trattato, ha aggiunto, "di una tragedia annunciata per gravi responsabilità politiche e morali del Comune di Napoli che, nonostante le denunce e il palese degrado, vi ha lasciato vivere famiglie con bambini in condizioni disumane e pericolose, senza contare i tanti morti per amianto e inquinamento atmosferico anche per bombardamento vele. Con la complicità di tutte le altre istituzioni silenti e le omissioni di sgomberi forse perché in quei luoghi tanti pseudo amministratori non temono neanche la Corte dei Conti oltre a non avere rispetto per gli esseri umani", ha poi concluso.