Oltre 40 mezzi al corteo della Capitale: sul primo carro, insieme alla madrina Annalisa, anche la segretaria del Pd secondo cui "durante questo G7 sono sparite alcune parole. La parola aborto, identità di genere, orientamento sessuale". Una risposta a distanza a quanto detto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni qualche ora prima nella conferenza stampa di chiusura del summit: "Credo che la polemica sull’aborto sia stata costruita in maniera totalmente artefatta, non è esistita nelle nostre discussioni"
Migliaia in piazza e per le strade di Roma per il Pride della Capitale, con oltre 40 mezzi che hanno sfilato lungo il percorso partito da piazza della Repubblica e il corteo aperto dallo striscione con su scritto "30 anni di orgoglio". Presenti anche il sindaco, Roberto Gualtieri, e la segretaria del Pd Elly Schlein che è salita a bordo del primo carro insieme al deputato dem Alessandro Zan e ha dichiarato: "Noi continueremo a difendere i diritti delle persone Lgbtqia+ nonostante il governo abbia perso un'altra occasione durante questo G7 dove magicamente sono sparite alcune parole. La parola aborto, identità di genere, orientamento sessuale. Possono cancellare qualche parola ma non possono cancellare i nostri corpi e la nostra lotta per la libertà e l'eguaglianza di tutte le persone". Un’affermazione che sembra una risposta a distanza a quanto detto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni qualche ora prima nella conferenza stampa di chiusura del G7: " Solitamente accade che nei documenti ufficiali le cose acquisite non vengano ripetute pari pari. Nella dichiarazione di Hiroshima il riferimento" all'aborto "era chiaro. Credo che la polemica sia stata costruita in maniera totalmente artefatta, la polemica non è esistita nelle nostre discussioni perché su questo non c'era motivo di litigare".
Il corteo
Al corteo della Capitale sono state sventolate bandiere Rainbow e del circolo Mario Mieli, mentre la madrina di questa edizione, Annalisa, si è esibita sul primo carro cantando Mon Amour e Bellissima. Il sindaco Gualtieri, in testa al corteo, ha indossato la fascia arcobaleno al posto di quello istituzionale, poi è tornato al tricolore per continuare il tragitto verso il Colosseo. Il sindaco ha ricordato come la manifestazione sia "una festa ma anche una lotta" per "superare tutte le discriminazioni legislative, sociali, culturali". In merito al vagone della metropolitana con i colori arcobaleno, Gualtieri ha sottolineato come sia "bellissimo. C'è in tante città europee, le polemiche non hanno senso. Rispettiamo chi protesta ma andiamo avanti con le nostre scelte".
Schlein: "Continueremo a lottare, l'amore non si discrimina"
"Noi come Pd continueremo a lottare per i matrimoni egualitari, per una legge contro l'odio e l'omobilesbotransfobia e per i diritti di tutti e tutte i figli delle coppie omogenitoriali - ha detto ancora Schlein al Pride - Andremo avanti perché è una vergogna che dopo un anno e mezzo di questo governo Meloni, l'Italia sia scivolata alla 36esima posizione su 48 in Europa, più in basso dell'Ungheria, sui diritti Lgbtqia+. Continueremo a lottare, l'amore non si discrimina".
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Meloni: "Nel governo nessun passo indietro su aborto e diritti Lgbt"
Parole, quelle della segretaria dem, arrivate poche ore dopo quelle di Meloni che in chiusura del G7, in merito al dibattito sull’aborto, ha detto: "Solitamente accade che nei documenti finali non venga ripetuto quanto già acquisito, rendendoli inutilmente ripetitivi", ha spiegato la premier riferendosi al richiamo di quanto concordato nel G7 di Hiroshima sul tema dell’interruzione di gravidanza. "Capisco perché queste polemiche nascano ma non c'è stata nessuna polemica" all'interno del G7 in Puglia sul tema, ha aggiunto Meloni, ribadendo la sua posizione sulla legge 194: "Non sarà modificata ma solo applicata perché non c'è bisogno di modifiche". Poi ha concluso: "Nel governo in questi due anni non ci sono stati passi indietro rispetto a questioni come il diritto all'aborto o sui diritti Lgbt, la realtà è diversa da un racconto che vedo animato da diversi presunti osservatori, le cui aspettative sono state deluse".
Conte: "M5S c'è e ci sarà: contro le spinte reazionarie, per i diritti"
Sul tema dei diritti - in occasione del Pride di Roma - è intervenuto sui suoi social anche il leader del M5S, Giuseppe Conte: "Non so che problemi abbiano alcuni con la libertà e i diritti degli individui. Si prova spesso a ridimensionarli, a frenarli, a fare passi indietro, mentre dovremmo essere uniti per far avanzare i diritti di tutte e tutti a passo deciso, per difendere e garantire la comunità Lgbtqia+, che ogni giorno subisce violenze, discriminazione e insulti per il proprio modo di essere e perché difende il proprio diritto di amare. Il M5S c'è e ci sarà: contro le spinte reazionarie, per i diritti. #RomaPride".